Fobia vulva

Cari dottori, soffro di un severo disturbo ossessivo compulsivo, il quale mi porta a controllarmi continuamente la zona vulvare, alla ricerca spasmodica di anomalie, con la conseguenza di irritare tutta la zona.
La mia fobia è il cancro vulvare, quindi, qualsiasi rossore lo identifico con quella patologia.
Ora ho una specie di pallina sottopelle tra le grandi e le piccole labbra che mi sta terrorizzando.
Quello che vi chiedo è, ad una donna di 39 anni, che non fuma, senza hpv, senza lichen, solo con qualche rossore e candida da stress, le possibilità di sviluppare una cancro vulvare sono davvero remote, giusto?
Vi sarei grata se voleste rassicurarmi un po', la mia vita, con questa ossessione, è diventata un inferno.
Mi sto curando da una psichiatra, sto prendendo degli psicofarmaci.
Vi ringrazio molto se vorrete rispondermi.
Sentire da uno specialista che le mie paure sono piuttosto infondate mi aiuterebbe molto.
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Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
Gentile Utente,
in attesa dell'eventuale risposta da parte di un ginecologo, mi consenta di offrirle il mio punto di vista di psicoterapeuta.

La ricerca di rassicurazione è una componente del disturbo di cui soffre e, come avrà già avuto modo di sperimentare in altre occasioni, il beneficio che ne deriva è piuttosto effimero. D'altro canto, avere la conferma che genericamente il rischio di tumore è remoto, non le dice alcunché sulla sua specifica situazione e poco o nulla può fare contro i pensieri e i dubbi irrazionali che stanno alla base del disturbo.

Ritengo che abbia fatto molto bene a rivolgersi ad uno psichiatra e ad intraprendere una terapia farmacologica ma, se non lo ha ancora fatto, le suggerisco di affiancare a ciò un percorso psicoterapeutico che l'aiuti ad affrontare al meglio il disagio attuale.

Le allego un articolo di approfondimento sul pensiero ossessivo, che spero possa esserle utile: https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/2508-brutti-pensieri-e-strane-manie-il-disturbo-ossessivo-compulsivo.html

Cordialità.

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i

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dopo
Utente
Utente
Gentile Dottoressa, è un disturbo terribile che mi sta distruggendo la vita. La psichiatra dice di iniziare un percorso psicoterapico tra un mesetto, quando i farmaci inizieranno ad avere effetto. Ora è passata solo una settimana e le ossessioni si sono acutizzate. Mi controllo per ore. Non riesco a svolgere le più normali azioni quotidiane, anche lavarmi è un problema. Non vedo via d'uscita...
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Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
Lo immagino che sia difficile essere così tanto condizionata da questo disturbo nella sua vita quotidiana.
Condivido l'idea della sua psichiatra che il vero e proprio "lavoro" psicoterapeutico si potrà iniziare più efficacemente quando i farmaci avranno depotenziato le sue ossessioni, ma ciò non vuol dire che non possa già iniziare ora a rivolgersi ad una psicologa psicoterapeuta (immagino che, dato il contenuto delle sue ossessioni, sia per Lei più agevole parlarne con una donna...) per una serie di motivazioni, tra cui:
- avere un sostegno in questo difficile momento,
- contenere o mitigare l'ansia che la pervade,
- ricevere un utile intervento di psicoeducazione,
- iniziare a costruire una preziosa alleanza terapeutica,
- migliorare l'aderenza al trattamento farmacologico.

Saluti.

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
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Dr. Nicola Blasi Ginecologo 43.3k 1.4k 190
Da esperto di patologia vulvare esprimo il mio parere : potrebbe risultare utile una valutazione vulvologica (vulvoscopia e valutazione obiettiva) per escludere qualsiasi patologia vulvare o precancerosi , e questo potrebbe eliminare o ridurre una spina ansiogena .
SALUTO
NB

dott.Nicola Blasi
specialista in Ginecologia e Ostetricia. Patologia Cervico-vaginale e vulvare.

BARI

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dopo
Utente
Utente
Gentile Dottore, la ringrazio per la risposta. Sabato mattina, in preda al panico, mi sono recata ad un pronto soccorso ginecologico. Mi hanno visitato non trovando nessuna anomalia. Il mio DOC, però, è più forte di qualsiasi rassicurazione e, già dal giorno successivo, ho ricominciato a guardarmi pensando che, siccome avevo applicato un gel idratante, il medico magari non si è reso conto che la zona era arrossata. Quello che le chiedo è, se avessi qualcosa di grave, nessuna crema idratante potrebbe mascherarlo, immagino. Guardandomi continuamente, la pelle si secca e si formano delle piccole fessurazioni e rossore. Quando poi metto il gel idratante tutto torna normale. La prego, mi rassicuri un po'.
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