Malocclusione grave

Gent.mi Dottori, buonasera a tutti.
Il mio problema inizia con un acufene all'orecchio sinistro insorto circa 9 mesi fa. Solo due mesi fa, finalmente, mi decido a recarmi da un Otorinolaringoiatra, il quale, esamitati orecchie e naso, conclude che sono a posto, e rivolge dunque la sua attenzione ai denti, invitandomi a fare una panoramica.
Questa evidenzia "1.8 e 2.8 inclusi, in angolazione mesio-distale e in opposizone. Non focolai apicali nè residui radicolari nelle due arcate".
A questo punto mi inviava a recarmi da un dentista, sostenendo che l'acufene potrebbe derivare da questa situazione.
Mi reco dal dentista e lui mi dice che tale situazione, seppur non bella dal punto di vista odontoiatrico, a suo dire, non potrebbe comunque essere la responsabile dell'acufene. Ipotizza dunque una grave ("devastante" per la precisione) malocclusione, rimandandomi comunque alla prossima settimana per una visita più approfondita (non era una vera e propria visita, mi aveva trovato un "buco" tra altri due clienti, spinto dalla mia insistenza, dunque aveva potuto esaminare la situazione solo per pochi minuti).
Il mio acufene è un sibilo acutissimo e continuo, che sembra aumentare quando guardo verso il basso o erigo per bene il collo all'indietro.
Finora, non è tale da impedirmi il sonno o da ostacolare troppo le mie normali attività quotidiane.
Non ho per adesso dolori mandibolari o in altri punti del viso, forse un leggerissimo click a sinistra appena avvertibile all'apertura, e non sempre.
Ora, sperando che la visita definitiva possa ridimensionare l'aggettivo abbinato a questa malocclusione, desideravo chiederVi che tipo di percorso terapeutico possa io aspettarmi in presenza di una malocclusione che dovesse essere confermata come "devastante", considerando che ad oggi non ho altro sintomo diverso da questo acufene. E quali potenziali sviluppi in caso di mancato trattamento? Ed ancora, una malocclusione "devastante" può rimanere perlopiù asintomatica (se si esclude l'acufene).
Grazie a tutti i Sigg. Dottori per le loro risposte.
Buona serata.
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Dr. Diego Ruffoni Dentista 10.4k 362 2
Gentilissimo utente, se la malocclusione è scheletrica il trattamento sarà chirurgico, se fosse dentale, sarà sufficiente luna cura ortodontica. Non vi è nessuna certezza che ci si sia correlazione con l'acufene.

Dr. Diego Ruffoni
http://www.dott-diego-ruffoni.it/

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Utente
Utente
Buonasera Dott. Ruffoni, grazie per la Sua risposta.
MI perdoni, ma cosa si intende per "scheletrica" e "dentale"?
Potrei avere una malocclusione molto grave e non accusare alcun apparente sintomo, posto che anche l'acufene, secondo quanto Lei mi dice, non è detto sia correlato ad essa?
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Dr. Diego Ruffoni Dentista 10.4k 362 2
La gravità di una patologia non è sempre correlata ai sintomi. Nella diagnosi di malocclusione, si definisce sempre se è di tipo dentale o scheletrico o dentoscheletrica, dopo accertamenti diagnostici. È ben differente avere solo dei denti storti, rispetto a delle basi ossee non congrue.
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Utente
Utente
Grazie Dottore per la Sua chiarezza e celerità. Buona serata.
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Dr. Diego Ruffoni Dentista 10.4k 362 2
Un collega esperto di gnatologia mi fa notare che il suo problema potrebbe non essere solo di malocclusione, ma anche gnatologico, visto il click e quindi mi invita a riportarle quanto segue:



Gentile utente il dolore da disordine temporomandibolare spesso non si corregge con la correzione (tantomeno chirurgica) del problema, perché sono oramai presenti modifiche cerebrali (il dolore è nel cervello). Questo si è visto con la diagnostica per immagini oramai molto evoluta. Se la cosa la incuriosisce cerchi "Chronic myofascial temporomandibular pain is associated with neural abnormalities in the trigeminal and limbic systems" potrà vedere in fondo le immagini delle modifiche cerebrali che si vedono alla risonanza.
Se cerca (sempre in inglese) temporomandibular disease AND pain management vedrà che "la chirurgia non è la prima scelta". Si affidi ad un bravo gnatologo.
Dott. Daniele Tonlorenzi referente scientifico di branca.
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Utente
Utente
Buonasera Dott. Ruffoni. La ringrazio per la precisazione, e ringrazio anche il Suo Collega.
Le segnalo, però, che allo stato attuale io non accuso alcun dolore, ne durante la masticazione, nè "a riposo".
Il click è appena avvertibile ed occasionale.
Certo, immagino che potrebbe trattarsi di un inizio di problema, tendente ad un inevitabile peggioramento.
In ogni caso, Lei ritiene che il mio acufene potrebbe essere, con maggiore probababilità, riconducibile ad un problema temporo-mandibolare, rispetto ad uno di malocclusione?
Grazie ancora.
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Dr. Diego Ruffoni Dentista 10.4k 362 2
A distanza non è possibile stabilirlo. Mi spiace.
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Utente
Utente
Capisco, Dottore.
La ringrazio ancora infinitamente.
Buona serata.
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