Asimmetria craniofacciale

Gentili Dottori,
sono un ragazzo di 29 anni con un grave problema che mi affligge ormai da anni.Sono in cura psichiatrica perche' non accetto l' asimmetria del mio viso, in special modo del cranio e reagisco con attacchi di panico e ansia e fobia sociale. Ma la cosa peggiore è che mi viene una paralisi psicogena per cui alla vista del problema in uno specchio o nel monitor del pc o vedendo la mia immagine riflessa nell' orologio o nel cellulare mi si bloccano gli occhi e il collo e non riesco piu a muoverli.Sono un giovane ingegnere ho fatto tanti sacrifici perche stavo perseguendo una brillante carriera che si è interrotta a causa di questo problema.Sono stato trattato dallo psichiatra con pesanti antipsicotici che mi hanno reso un vegetale e fatto perdere il lavoro(ne ho perso anche un altro non peri farmaci ma per la paralisi psicogena che mi veniva senza farmaci) ma al diminuire dei farmaci la dismorfofobia ritornava piu forte di prima rendendo la mia vita invalidante.Ho un problema all articolazione temporomandibolare e sono stato da vari chirurghi maxillofacciali e l' ultimo sembrerebbe volermi risolvere il problema con un intervento ai mascellari risolvendo cosi anche la dismorfia al terzo inferiore e medio del viso ed al mento inesistente di profilo. Ma siccome il problema chemi affligge riguarda piu il cranio in quanto è come se risultassi girato leggermente di profilo sia per quanto riguarda il cranio sia gli zigomi che i mascellari avendo gli occhi e il naso diritto mentre se provassi a mettere il cranio (la regione delle tempie in visione facciale)glizigomi e i mascellari diritti avrei gli occhi storti e il naso storto.Siccome con gli psichiatri e psicologi non sono riuscito a risolvere questa dismorfofobia voglio affidarmi alla chirurgia ma non vorrei che operandomi dal maxillo facciale peggiorassi la situazione del cranio cioè vorrei trovare prima una diagnosi del problema (se ho cranio e mascella storti o occhi e naso storti)e andare da uno specialista di cranioplastica che lavorasse di concerto col maxillo facciale.O se mi venisse sconsigliata la cranioplastica fare dei riempimenti da un chirurgo plastico per uniformare il cranio.Vi prego di darmi indicazioni per indirizzarmi da chi andare,sono di Napoli ma andrei in qualunque parte d' italia per risolvere la mia asimmetria.So che l essere umano non è perfettamente simmetrico ma io vorrei almeno attenuarla.Non vivo piu non lavoro piu non ho piu rapporti sociali e di relazione. Ho un naso grosso ma non mi interessa rifarlo il mio problema e il cranio zigomi e mascellari.Vi ringrazio tantissimo
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Dr. Marco Mannino Neurochirurgo 604 21 5
Caro signore,
il caso che descrive è molto complesso e senza una visita diretta di concerto con il chirurgo maxillo-facciale è difficile esprimere un parere. Mi chiedo piuttosto questo: ma facendo l'intervento sarebbe davvero felice? Ci pensi bene e consideri che la modifica del suo aspetto fisico rappresenta, comunque, un punto di non ritorno.
Per quanto riguarda lo specialista, chieda direttamente al chirurgo maxillo-facciale, ma dubito che troverà qualcuno che in assenza di un problema clinico (ma solo estetico) sia disposto a metterle le mani addosso.
Cordialmente

Dr. Marco Mannino
Neurochirurgo
http://www.studiomannino.com

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dr Mannino le rispondo dicendole che se risolvessi il problema chirurgicamente la smetterei di prendere antipsicotici e antidepressivi e sarei molto piu sereno. Il problema non è solo estetico e la correggo mi consenta di dirle che è anche clinico perche se prendo antipsicotici che mi fanno dormire almeno 18-20 ore al giorno per non pensare all ossessione che ho dell asimmetria dopo che ho fatto tanti sacrifici per diventare ingegnere in giovane eta' bhe per la psichiatria è un grosso problema clinico e non solo estetico quindi credo che qualcuno di umanamente disponibile a mettermi le mani addosso lo trovero',
Cordialmente,
Ing Massimiliano Pinto
[#3]
Dr. Marco Mannino Neurochirurgo 604 21 5
Caro Massimiliano,
fare un intervento chirurgico non è mai esente da rischi, e non è una questione di umanità il voler operare o non operare un paziente. O almeno...personalmente per me lo diventa quando si pongono delle questioni etiche come ad esempio il dover operare una persona di 90 anni con una emorragia cerebrale senza avere un supporto scientifico che il mio intervento possa migliorare la sua qualità di vita, per intenderci. Mi pongo sempre il problema se sia giusto o sbagliato fare o non fare un determinato intervento in una determinata condizione. Ma per un neurochirurgo, la cui motivazione è nella maggior parte dei casi salvare una vita (come l'esempio che Le ho fatto) diventa difficile prendere in considerazione una questione "estetica", sebbene questa sia responsabile di una pesante problematica come Lei giustamente sostiene. Ed è un pò come quando prima di un intervento estetico si ha un colloquio motivazionale con il chirurgo (l'avrà visto in tante trasmissioni televisive..). E se dopo l'intervento non si piacesse o dovesse scoprire che il disagio deriva da un'altra causa?
Comprendo il grave stato psicologico in cui vive, ma credo che questa sia una questione troppo complessa per essere trattata sul sito Medicitalia, la cui finalità è ben altra.
Cordialmente
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