è necessario fare l'eeg di controllo

Buongiorno, ho 41 anni scrivo brevemente la mia storia.

1 crisi epilettica generalizzata 2001, avevo 18 anni, familiarità di madre per epilessia, cura con gardenale, passo poi a tolep, infine passo a topamax, per qualche anno, sospendo x assenza di crisi 2005, nel 2006 crisi generalizzata.

crisi classica con morsus labiale tremore generalizzato, e mi addormento alla fine.

riprendo topamax 50 + 25 mg mattina e sera dal 2006 la mia terapia e stata questa mai piu lasciata.

zero crisi, tracciati eeg normali
siamo al 2022 il neurologo insiste x diminuire e sospendere il farmaco xche non ho crisi sto bene e gia assumo troppi farmaci
cardioaspirina per pregressa trombosi ed embolia, lucen 40 e diversi prodotti per il reflusso gastroesofageo
mi hanno diagnosticato dei piccoli calcoli a un rene per cui l neurologo al momento ha consigliato di scendere a 50 e 50 subito
e verificare con eeg di controllo
io ho un po paura, la mia è una paura psicologica di avere una crisi.

nel frattempo ho scalato 25 mg la mattina e dopo 3 mesi siamo a settembre 2022 ho fatto un tracciato eeg in privazione sonno.

l esito è il seguente
attivita di fondo a 10 c/s bilaterale simmetrica reagente
presenza di attivita elettrica lente nella banda tehta diffusa organizzata a gruppi.

iperpenea a sli senza effetto conclusione tracciato nei limiti
la neurologa mi ha consigliato di scalare di altri 25 ma io sono restia x frequenti mal di testa stress lavorativo e mancanza di sonno.

La neurologa mi ha visitato a distanza di piu di un anno febbraio 2024 e sostiene che se non scalo non ho bisogno piu di fare tracciati e mi ha programmato un controllo per meta 2025.
finora ho sempre effettuato ogni anno eeg e analisi essendo sotto terapia.
Questa cosa di non fare piu i tracciati mi mette ansia.
È normale?
O devo consultare altro medico?
Non vorrei che non facendo l’esame non vengano rilevate anomalie
Grazie
[#1]
Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.3k 2.3k 20
Gentile Utente,

in caso di epilessia sono le crisi a "dettare" le decisioni dello specialista e non i tracciati, questi possono servire per monitorare eventuali riduzioni del dosaggio.
Infatti conoscere un peggioramento del tracciato non cambia la terapia ed il relativo dosaggio se non si manifestano crisi per cui concordo con quanto detto dalla collega.
Se la terapia resta la stessa e Lei non ha crisi non occorre effettuare l’esame che, invece, va fatto nell’eventualità di una nuova crisi.

Cordiali saluti

Dr. Antonio Ferraloro

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