mancanza sensibilità ginocchio

Buongiorno , scrivo la presente perché non so più cosa fare per un problema che ho alla gamba destra . Vi riassumo la situazione : in data 04.07.2012 mi sono sottoposto ad un’artroscopia al ginocchio sinistro per la pulizia della cartilagine ; l’operazione è avvenuta in anestesia locale con l’utilizzo di una fascia ischemica sulla coscia per impedire l’afflusso del sangue al ginocchio . Sin dal giorno successivo ho iniziato a camminare (come suggerito dal medico che mi ha operato ) ma ho subito notato una mancanza di sensibilità nella parte alta del ginocchio che si estendeva fino a metà coscia . Il mio medico ha “banalizzato” la questione parlando di postumi dell’anestesia e mi ha tranquillizzato circa la riuscita dell’intervento al ginocchio prescrivendomi , per puro scrupolo , un eco doppler agli arti inferiori che ha avuto esito negativo .
Sono quindi passate diverse settimane , il ginocchio ha ripreso pian piano la normale funzionalità e tutti gli ortopedici che mi hanno visitato ( sono stato anche dal “luminare di Villa Stuart a Roma ) hanno affermato che il ginocchio è tornato come prima ma la situazione relativa alla mancanza di sensibilità è rimasta invariata con una sensazione di pesantezza e di “fasciatura” della zona incriminata . Mi sono sottoposto ad una visita neurologica ed il dottore , dopo aver effettuato una visita completa , escludendo altre cause , ha ipotizzato che , durante l’intervento , siano stati toccati dei “rami patellari” sotto cutanei che mi hanno provocato questa situazione . Mi ha anche detto che , a suo avviso , la situazione si sarebbe risolta molto lentamente dopo alcuni mesi .
Ad oggi ( quindi dopo 6 mesi ) la situazione è forse anche peggiorata , la zona si è estesa fino all’interno coscia ( quindi parte da ginocchio ed arriva fino all’inguine seguendo una linea retta nella zona interno coscia ) continuo ad avere i medesimi sintomi ma con frequenti “bruciori” e “scosse elettriche” , specie se effettuo una pressione nella zona incriminata . Ho anche effettuato una ellettromiografia che ha evidenziato una modesta sofferenza nella parte destra ( quindi all’altra gamba ) provocata però da una protusione S1-L5 che mi porto dietro da qualche anno .
A questo punto non so più cosa fare , se tornare da un neurologo e raccontargli la situazione oppure se devo aspettare ancora .
Vi prego di darmi qualche consiglio
Grazie
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Dr. Otello Poli Neurologo, Algologo, Esperto in medicina del sonno 7.1k 199 45
Cara utente,
l'opinione del collega neurologo che la ha visitata mi sembra plausibile. O i "rami patellari" direttamente durante artroscopia o una compressione fascia della ischemizzante sul nervo femorale (sulla sua componente sensitiva). Se la questione non è, quantomeno migliorata in 6 mesi, ed anzi mi pare di leggere come Lei parli di un peggioramento per estensione dell'area di alterata sensibilità e la comparsa di un disturbo che sembrerebbe essere un "dolore neuropatico da deafferentazione" credo che abbia tutti i diritti ad avere una "seconda opinione" ed eventualmente essere sottoposta ad esame strumentale neurofisiopatologico che "getti un raggio di luce" sul problema. Una visita neurologica, una evenutale neurografia di superficie ed una eventuale terapia da decidere dopo entrambi i primi due step mi sembrano essere la strada più corretta.
Cordialmente.

Dr. Otello Poli, MD
Neurologo-Algologo-Esperto in Medicina del Sonno
email: otellopoli@gmail.com

[#2]
dopo
Attivo dal 2008 al 2015
Ex utente
Buongiorno Dr. Poli , sono tornato dal medico al quale ho spiegato la situazione . Analizzando la problematica anche con l'ausilio della cartella clinica dell'intervento si è ipotizzata la presenza di un neurinoma dovuto ai postumi dell'anestesia locale effettuata con "blocco femorale otturatorio ecoguidato " . Il dottore mi ha ribadito che devo avere pazienza in quanto non si intravedono fattori gravi e mi ha prescritto due mesi a base di Normast 300 ( 1 cpr al giorno ) , Benexol ( 1cpr la mattina ) e Nicetile ( 1 cpr la sera ) .

Inoltre mi ha prescritto una RMN alla coscia per ulteriore tranquillità .

Volevo avere anche un suo parere

Grazie
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Dr. Otello Poli Neurologo, Algologo, Esperto in medicina del sonno 7.1k 199 45
Sinceramente mi sembra una ipotesi, niente più, tra l'altro non particolarmente frequente. Comunque bene la RM con mdc nella regione di interesse ovvero dove è stata praticata la anestesia con blocco dei nervi femorale ed otturatorio così se di è formato un neurinoma l'esame non mancherà di evidenziarlo. Poi? Il dosaggio del Normast mi sembra un po' basso (comunque il collega che la conosce di persona avrà i suoi buoni motivi, non c'è alcun dubbio) mentre il Nicetile lo assumerei o al mattino o al primo pomeriggio (la sera potrebbe causare disturbi del sonno).
Se "...non si intravedono fattori gravi..." (a parte il dolore che sente soltanto lei, ma che evidentemente non è di intensità tale da arrecarle particolari disagi) abbia la pazienza a cui è stato invitato.
Cordialmente.
[#4]
dopo
Attivo dal 2008 al 2015
Ex utente
Buonasera Dottore , mi scusi se abuso ancora della sua cortesia , oggi mi sono sottoposto alla RM alla gamba ed è emerso il seguente responso : l’esame eseguito in comparativa con la gamba destra mette in evidenza una riduzione del normale trofismo del muscolo gracile di sinistra ed evidente iperintensità di segnale nelle sequenze con soppressione del grasso ed una maggiore componente adiposa frammista alle fibre muscolari . Il reperto nel complesso è riferibile ad una iniziale condizione denervativa del muscolo gracile . Non si apprezzano alterazioni delle altre strutture muscolari .
Mi aiuta a capirci qualcosa con qualche suggerimento ???
Grazie
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Dr. Otello Poli Neurologo, Algologo, Esperto in medicina del sonno 7.1k 199 45
Gentile utente,
la RM muscolare degli arti inferiori? Idea poco usuale ma a quanto pare efficace. Dal referto questa evidenzia una riduzione del trofismo (volume, struttura interna) del muscolo gracile sinistro. Muscolo della regione mediale della coscia che origina nei pressi della sinfisi pubica (parte mediana del bacino) e termina sulla superficie distale-mediale della tibia. Il suo tendine di inserzione distale concorre a formare la così detta zampa d'oca, struttura capsulo-tendinea situata a livello del ginocchio.
Il muscolo è innervato (indovini un po'?) dal nervo otturatorio (radici L2-L4). La condizione degenerativa iniziale del muscolo "può" essere, ma non necessariamente in quanto "potrebbe essere un fatto primariamente muscolare", riferibile ad una sofferenza del nervo otturatorio.
Credo a questo punto sia giunto il momento della elettromioneurografia:
-elettromiografia con studio del muscolo gracile e quindi delle radici L2-L3-L4;
-elettroneurografia con studio del nervo otturatorio.
Cordialmente.
[#6]
dopo
Attivo dal 2008 al 2015
Ex utente
La ringrazio , allora forse l'ipotesi che il tutto sia legato all'anestesia locale effettuata con "blocco femorale otturatorio ecoguidato " non è così campata in aria .

Non so se è consentito dal sito ma credo che la contattatterò privatamente per approfondire il problema in quanto ho tanto fastidio ed inizio ad essere preoccupato .

Grazie
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Dr. Otello Poli Neurologo, Algologo, Esperto in medicina del sonno 7.1k 199 45
Gentile utente,
un contatto privatamente è consentito dalle linee guida del sito quando questo viene richiesto dal paziente.

Dr. Otello Poli

www.otellopoli.com