Parestesie e torpore diffusi

Salve,
dalla sera del primo febbraio avverto una diminuità sensibilità e dei formicolii a tutto il corpo, faccia, spalle braccia gambe, piedi e testa e genitali. Non sento più bene le braccia, la testa e il volto.
Mi sento tutto intorpidito e formicolante, avverto anche un certo calore con presenza di vari brividi.
Sono stato in pronto soccorso che solo in base a delle analisi del sangue ha definito la mia situazione una sindrome ansiosa dimettendomi in poco tempo, speravo in maggiori approfondimenti diagnostici.
Oggi il mio medico curante mi ha detto che può trattarsi di diverse cose come un'infezione virale o un'ansia somatizzata, mi ha prescritto una visita neurologica e di risentire lo psichiatra che mi ha in cura ormai da un anno, assumo 25mg di agomelatina al giorno.
Il mio medico curante dice che può essere anche causato dal farmaco che sto assumendo.
Domani vedrò lo psichiatra, che dovevo vedere a priori per una rivalutazione, e gli parlerò del problema sorto.
Sono davvero molto preoccupato, il non avvertire bene il mio corpo e il sentire questo intorpidimento diffuso mi porta in una condizione a dir poco di ansia estrema.
Sono terrorizzato dall'idea di avere malattie neurologiche più serie come la sclerosi multipla o di avere la meningite.
A novembre 2013 sono finito in pronto soccorso per tachicardia e vertigini, mi mandarono da una neurologa che mi fece una visita riscontrando solo dei riflessi accentuati e consigliandomi una risonanza magnetica per valutare più approfonditamente la situazione, il mio medico curante rifiutò di farmi l'impegnativa per la risonanza ritenendola un eccesso di zelo.
Non so cosa fare, in pronto soccorso non ho avuto l'assistenza che speravo, il mio medico ha fatto quello che ha potuto fare indirizzandomi da un neurologo e prescrivendomi del magnesio e del potassio (magnosol).
Mi ha detto di non allarmarmi dato che a suo avviso può essere anche una condizione passeggera, ma per me non è così facile non allarmarmi, vivendo anche da mesi una situazione difficile e vari problemi da affrontare questa proprio non ci voleva.
Cosa mi consigliate di fare? Di ritornare in pronto soccorso? O di attendere la valutazione neurologica che potrebbe arrivare anche fra varie settimane?
Ho un po' di problemi nel fare la risonanza essendo claustrofobico, però con un po' di controllo posso risolvere senza nessun problema. L'eventuale mezzo di contrasto mi mette davvero in agitazione per non parlare dell'eventualità di una rachicentesi.
Consigliatemi perché non so cosa fare e cosa pensare. Grazie.
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Dr. Otello Poli Neurologo, Algologo, Esperto in medicina del sonno 7.1k 199 45
Il fatto che sia seguito da un collega psichiatra correla che quanto meno un disturbo d'ansia con aspetti somatoformi verosimilmente lo abbia. Pertanto risenta il collega.
Circa i disturbi fisici mi sembra corretta la prescrizione di visita neurologica "a breve".
Per una eventuale RM ci sono soluzioni: ad esempio una benzodiazepina al bisogno poco prima di fare l'esame.
Per il resto perchè pensa ad una rachicentesi?

Cordialmente.

Dr. Otello Poli, MD
Neurologo-Algologo-Esperto in Medicina del Sonno
email: otellopoli@gmail.com

[#2]
dopo
Utente
Utente
Il mio psichiatra mi ha invitato a fare una risonanza al più presto ed una visita neurologica in quanto sospetta patologia demielinizzante, mi ha prescritto lui stesso una rm senza contrasto da far vedere a lui e al neurologo da cui andrò.
Lo psichiatra esclude effetti collaterali da agomelatina.
Nel frattempo le parestesie continuano su tutto il corpo, ho poca sensibilità alle mani. Ho molta paura.
La risonanza la farò mercoledì, ho paura di peggiorare nei prossimi giorni. Al ps della mia città non hanno ritenuto opportuno ricoverarmi, al ps di una città vicina alla mia mi hanno proposto un ricovero senza assicurarmi un'eventuale risonanza, ho rifiutato il ricovero.
Il mio medico curante mi consiglia di procedere senza ricovero.
Penso ad una rachicentesi perché sono molto preoccupato di avere la sclerosi multipla, credo che siano i sintomi di esordio di una sclerosi multipla.
Il medico curante ha detto che sarebbe disposto a darmi del cortisone che farebbe passare i miei sintomi, ma prima vuole sentire il neurologo. Il cortisone può aiutarmi?
Ho molta paura e non so cosa fare mi sento bloccato in questa insensibilità e ho paura anche di peggiorare nei prossimi giorni.
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Dr. Otello Poli Neurologo, Algologo, Esperto in medicina del sonno 7.1k 199 45
Il corticosteroide potrebbe aiutare nel senso di una transitoria remissione parziale dei sintomi, forse!
Eviterei di assumerlo prima di aver effettuato la RM che, se il sospetto del suo psichiatra è quello di una malattia demielinizzante deve essere esteso all'intero sistema nervoso centrale ovvero encefalo e midollo cervico-dorsale poichè foci di demielinizzazione possono localizzarsi sia a livello encefalico che midollare.
La rachicentesi avrebbe un senso solamente dopo una visita neurologica che evidenziasse segni focali (oggettivi) e non solo sintomi (riferiti) ed una RM che evidenziasse lesioni demielinizzanti.

A risentirci dopo la RM (rammenti: encefalo + midollo spinale).
Vedremo come stanno le cose.
Cordialmente.
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dopo
Utente
Utente
ho fatto aggiungere "RMN encefalo e midollo cervico-dorsale" nella richiesta.
Perché il corticosteroide potrebbe "forse" aiutarmi?
Di cosa potrebbe trattarsi?
Il mio medico curante dice che secondo lui è un problema di tipo virale, però vuole approfindire con dei controlli. Cosa significa? Potrebbe essere questo?
Mi invita a farmi ricoverare, anche se sto molto male sono molto restio, dato che mercoledì prossimo ho la risonanza.
Dite che il mio è un caso d'urgenza? Dovrei farmi ricoverare?
Soffro di una certa claustrofobia, quanto tempo dura la risonanza magnetica encefalo e midollo cervico-dorsale?
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Dr. Otello Poli Neurologo, Algologo, Esperto in medicina del sonno 7.1k 199 45
Il "forse" è semplicemente perchè non tutti reagiscono alla medesima maniera al medesimo farmaco.
Circa quello che le ha detto il suo medico curante: beh, le domande dovrebbe porle a lui.
Circa le arti divinatorie non sono bravo, sono solamente un medico: NB, non vuole essere una "battuta di cattivo gusto" ma come pensa che in un consulto a distanza possa dirle quello che ha? quello neanche i medici che la hanno visitato hanno potuto dirle?
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dopo
Utente
Utente
Mi scusi, sono molto preoccupato e preso dalla preoccupazione finisco nel fare richieste assurde.
Non mi hanno ricoverato non ritenendo la mia condizione un urgenza.
Il mio medico mi ha prescritto cortisone, urbasol.
Sono molto scettico e contrario a prenderlo.
È vero che potrebbe aggravare un'eventuale depressione l'assunzione di cortisone?
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Dr. Otello Poli Neurologo, Algologo, Esperto in medicina del sonno 7.1k 199 45
I corticosteroidei assunti ad elevati dosaggi per lungo tempo possono ma non necessariamente debbono essere causa di un pre-esistente disturbo depressivo.
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dopo
Utente
Utente
oggi parlando col mio psichiatra che mi ha dato il via libera a prendere il cortisone prescritto dal mio medico curante, mi ha detto di non preoccuparmi che potrebbe trattarsi di una semplice forma virale.
Ho la sensazione che il mio psichiatra non mi stia aiutando più di tanto, anzi mi sta aumentando una pre esistente certa ipocondria. Mi ha parlato della possibilità di una sindrome di guillain barre che potrebbe escludere solo il neurologo. Ma da come ho capito facendo successive ricerche per questa sindrome è necessario il ricovero.
Mi rendo conto che non posso tormentarla troppo con queste considerazioni, ma ho paura di non essere trattato adeguatamente e con l'urgenza che, forse, merito. Non so se la mia condizione è realmente grave oppure se sono io ad esagerare troppo, preso dalla preoccupazione non so molto controllarmi.
Il mio medico curante mi invita a considerare la transitorietà di questi disturbi.
Mi sono dimenticato di dirle che 3 giorni prima della compara di questi sintomi ho fatto un'estrazione dentale senza antibiotico e senza copertura antibiotica ne prima ne dopo l'estrazione in quanto non ritenuta necessaria dal dentista.
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Dr. Otello Poli Neurologo, Algologo, Esperto in medicina del sonno 7.1k 199 45
Il problema di fondo mi sembra essere la sua ansia e la sua paura. Non voglio dire che siano immotivate giacchè, tra l'altro, non è ho titolo non avendola mai visitata. Quel che le vorrei trasmettere è il messaggio seguente: del proprio medico di riferimento è necessario aver fiducia giacchè gli si affida la propria salute. Se il collega o i colleghi che la seguono non ravvisano motivi di urgenza dovrebbe affidarsi al loro giudizio. Qualora non sia più convinto di condividere il loro parere, come a momenti sembrerebbe essere, credo che la cosa migliore per sè stesso che possa fare è trovare nuove figure professinali di riferimento. Nel rapporto paziente&medico la fiducia e di più la empatia sono elementi fondamentali.
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dopo
Utente
Utente
Sicuramente la mia ansia e la mia paura sono rilevanti nel disagio che sto vivendo.
Il mio psichiatra ravvisa un'urgenza, il mio medico curante no.
Vede, è molto complesso trovarsi di fronte a pareri così discordanti e a prospetti di malattia così catastrofici.
Trovare nuove figure professionali di riferimento comporta una spesa che non posso sostenere adesso.
Non è che io non condivida il loro parere, io semplicemente non so e non ne capisco nulla, temo solo per la mia vita e spero in una precoce guarigione.
Non riesco più a dormire ormai da quando ho questi sintomi ed è quasi una settimana, inizia ad essere davvero estenuante e di riempirmi di ansiolitici non ne ho troppa voglia.
Oggi il mio psichiatra mi ha accennato di questa sindrome, che mi ha definitivamente fatto arrivare alla conclusione che non credo sia la figura adatta a relazionarsi con me in questo momento di grande difficoltà. Ma se avesse ragione?
Vede, nella mia posizione di assoluta ignoranza, tutto fa paura e sono i sintomi che comandano la mia vita preannunciandomi il peggio. Quando il corpo non risponde e diventa un estraneo, non è così semplice mi creda. Spero di guarire e di non avere la guillame barret.
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Dr. Otello Poli Neurologo, Algologo, Esperto in medicina del sonno 7.1k 199 45
Comprendo e condivido il suo stato d'animo e le difficoltà logistiche. Accetti quel po' di empatia che le può giungere via mail.
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dopo
Utente
Utente
grazie, le farò sapere i risultati della risonanza, la farò mercoledì 12.
La aggiornero direttamente qui scrivendo di nuovo in questo consulto.
Per valutare la presenza di sindromi virali nel sistema nervoso in atto quali analisi dovrei fare? Così le richiedo al mio medico.
Grazie.