Cefalea, tensione cervicale e sbandamenti

Gentili Dott.ri,
da circa un paio d'anni ormai sto riscontrando tutta una serie di sintomi che man mano si sono sempre più esacerbati fino a tal punto da diventare veramente fastidiosi per lo svolgimento delle normali attività quotidiane.

Non ho mai realmente sofferto di alcun tipo di cefalea se non in occasioni sporadiche, mentre negli ultimi tempi gli episodi sono man mano aumentati fino a diventare quotidiani. Tutto è cominciato con l'indolenzimento/irrigidimento dei muscoli delle spalle, della nuca e del capo. Questo l'ho sempre attribuito alla professione che svolgo e alle molte ore passate seduto davanti al computer. Svolgo anche moderata attività fisica (mountain bike) ma questo non ha mai realmente giovato alla condizione. Per un po' di tempo si presentava solo la tensione muscolare, mentre man mano poi la situazione è evoluta in cefalea sempre di carattere pulsante, a volte bilaterale, a volte unilaterale (nuca/tempie/zona dietro le orecchie, a volte zigomi), sempre associato alla tensione muscolare, anche nei punti appena elencati. Infine, negli ultimi 3 mesi in aggiunta si verifica un senso continuo di stordimento più o meno ingravescente e non sempre collegato alla cefalea (a volte la cefalea è presente, a volte no). Non so se definirle vertigini, ma per intenderci avverto gli stessi disturbi visivi di quando si ha la febbre e sembrano di maggiore intensità ad ogni pulsazione. Indicatore importante, è che dopo aver dormito e di conseguenza dopo il rilassamento dei muscoli del collo, i sintomi cessano, per ritornare un paio d'ore dopo il risveglio non appena mi siedo alla scrivania o effettuo movimento col capo chinato in avanti. L'ultima visita neurologica (ma di controllo, non accusavo ancora i sintomi) risale a 3 anni fa ed è risultata negativa. Il medico di famiglia ha ipotizzato una cefalea tensiva ma non riesco a capire se sia primaria o secondaria (alla tensione muscolare).

Ulteriori informazioni:
Soffro di rinite vasomotoria e lieve allergia agli acari, che sto curando con successo con cicli di budesonide spray. Ho notato che la rinite tende ad essere più fastidiosa nei giorni in cui avverto la cefalea.
Ho sofferto inoltre di iperacidità curata con successo con lunghi cicli di esomeprazolo e ormai sospeso da tempo poiché non più necessario.

Su cosa mi dovrei orientare come prima scelta? Dovrei indagare principalmente sulla tensione muscolare o andare direttamente sulla cefalea ed effettuare quindi una visita neurologica? Potrebbe essere utile una eventuale visita gnatologica?

Ringrazio anticipatamente
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Utente,

considerata la varietà dei sintomi riferiti non è facile consigliare a quale specialista inizialmente rivolgersi.
Considerata la cefalea farei in primis la visita neurologica per vedere cosa ne pensa il neurologo, poi in base alla visita lo specialista Le indicherà come procedere, cioè se prescrivere una terapia, richiedere esami diagnostici o inviarla ad altro specialista (fisiatra? gnatologo?).

Cordiali saluti

Dr. Antonio Ferraloro

[#2]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio Dottore, provvederò secondo il suo suggerimento.
[#3]
dopo
Utente
Utente
Buonasera,
come da indicazioni ho effettuato la visita neurologica e mi è stata riscontrata una cefalea tensiva e contrattura dei muscoli del capo, del collo e della mascella, pertanto mi è stata prescritta una cura di 3 settimane con tizanidina (2mg), una volta al dì la sera prima di dormire. Già dopo 3 giorni il mal di testa si è ridotto notevolmente e anche gli sbandamenti (il neurologo non li ha definiti sbandamenti ma sensazione soggettiva di instabilità) si sono attenuati. Noto soltanto che questo miorilassante mi provoca alcuni fastidi a livello gastrico, sensazione di lieve reflusso/fastidio in gola e un po' di crampi allo stomaco. Mi chiedevo se fosse possibile una cosa del genere e se posso fare qualcosa in proposito. Potrebbero essere solo degli effetti transitori di inizio cura o forse le due cose non sono collegate?

Un cordiale saluto
[#4]
Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
I disturbi che riferisce possono essere attribuiti al farmaco, se dovessero persistere si rivolga al Suo medico curante che certamente troverà una soluzione al problema.

Cordialmente
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