Primo episodio di crisi epilettica

gentili Dottori,
Sono una ragazza di 22 anni. Un mese fa circa mi sono ritrovata al pronto soccorso per un episodio di crisi epilettica tonico clonica con morsus e perdita di saliva, seguito da stato confusionale e amnesia di due ore (non mi era mai successo e non ricordo nulla dell’episodio e fino a due ore dopo aver ripreso coscienza). Mi hanno fatto eseguire una consulenza neurologica e la neurologa mi ha prescritto un EEG da fare la mattina seguente e RM magnetica con e senza MDC. EEG nella norma, due settimane dopo arriva il referto della risonanza magnetica: “presente anomalia di sviluppo corticale in sede temporale mesiale a sinistra, caratterizzata da atrofia ippocampale e del giro para ippocampale superiore è associata ad ampliamento degli spazi liquorali ed accentuazione del corno temporale del ventricolo laterale e omolaterale. Presente anche il iperintensità della sequenza di FLAIR, come da minima gliosi associata. Referto attribuibile a sclerosi mesiale sinistra.
La neurologa ha detto che dovrò essere presa in carico dal centro epilessia. Inoltre da 3 anni circa ho degli episodi che io chiamo attacchi di panico dalla durata di 1 minuto circa: sento una stretta allo stomaco che risale lungo il canale, non mi ritrovo più nella realtà e non so più che sono, se la gente mi parla io sono come persa nel vuoto. Questi episodi sono molto frequenti (quasi ogni giorno e non hanno un motivo). Mi è stato riferito che questi episodi sono delle crisi epilettiche focali. La mia domanda è: qual è la conseguenza di questa lesione cerebrale che si è evidenziata alla RM? Sono presenti segni di malattie neuro degenerative? Dovrò fare una terapia cronica?
La ringrazio in anticipo.
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Utente,

la sclerosi ippocampale è una causa non rara di epilessia.
Non sono del tutto noti i meccanismi che la generano.
Spesso alla base ci sono convulsioni infantili, soprattutto febbrili, non sempre però.
Gli episodi che ben descrive e che Lei chiama "attacchi di panico" sono tipiche forme epilettiche di origine temporale, mentre l'ultima crisi sembra essere una generalizzazione di quelle focali.
La conseguenza è ovviamente lo scatenarsi di queste crisi, dato che c'è uno sbilanciamento dei circuiti inibitori e circuiti eccitatori, a favore di questi ultimi, per cui viene a crearsi uno stato di ipereccitabilità focale, cioè in quella zona.
Non si parla comunque di malattie neurodegenerative.
Assolutamente condivisibile il consiglio di rivolgersi ad un centro specializzato per lo studio e la cura delle epilessie.
La terapia sarà cronica, nella stragrande maggioranza dei casi.

Cordiali saluti

Dr. Antonio Ferraloro