Neuropatia senza causa

Da più di due anni convivo con un dolore alla coscia sinistra che interessa anche inguine, testicolo sinistro, gluteo, fianco e più raramente lo stinco. Il dolore è di difficile descrizione (indolenzimento, sensazione di calore, intorpidimento), non è sempre uguale. Non mi limita, nel senso che non ho problemi a camminare o a fare sforzi. Lo definirei di tipo sensoriale. Dopo aver fatto più risonanze magnetiche (dalla testa alla rachide, con o senza contrasto), raggi al bacino, ecografia scrotale (con visita urologica, visto che il dolore testicolare è una costante) e vescicale, visite posturali, analisi del sangue, ecodopler alle gambe, ecc, e non aver trovato niente, il neurologo che mi ha in cura non ha trovato una causa. Dopo aver assunto Lyrica (fino a 150mg x 3), adesso assumo Gabapentin (400x2) senza miglioramento.
Sono a chiedere se fosse il caso di indagare in altro modo. Il neurologo ha escluso altre possibilità (malattie autoimmuni) prospettandosi una terapia con oppiacei. Alterno periodi peggiori a periodi migliori senza logica. Ho l’impressione di stare mediamente meglio in estate. Grazie a chi vorrà rispondermi.
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Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.5k 354 161
Egregio Utente,
quando viene riferita una condizione dolorosa assimilabile alla sciatica di cui tuttavia non si riesce a dimostrarne la causa, come una radicolopatia lombo-sacrale, si può ipotizzare che possa trattarsi della sindrome del piriforme, in cui lo sciatico è intrappolato sotto questo muscolo. E' ovviamente solo un'ipotesi che deve essere suffragata da un riscontro clinico.
Cordialmente

Dott. Mauro Colangelo, Neurochirurgo/Neurologo
maurocolang@gmail.com
www.colangeloneurologo.it

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Utente
Utente
Grazie dottore.
Aggiungo, se può essere utile, di aver effettuato elettromiografia che ha rilevato una assonopatia del nervo otturatorio sx.
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Utente
Utente
Inoltre, puntualizzo che FANS e cortisonici non sortiscono nessun effetto. Forse per questo motivo il medico ha escluso la sindrome del piriforme
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Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.5k 354 161
Voglio solo puntualizzare che la diagnosi della sindrome del piriforme è una diagnosi eminentemente clinica, cui si perviene effettuando determinate manovre semeiotiche. Comunque è una ipotesi da prendere in considerazione.
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Utente
Utente
D’accordo, ne terrò conto. Dovrei tornare dal neurologo a breve visto che col Gabapentin non sto ottenendo risultati, e gli farò presente la possibilità che si tratti della sindrome del piriforme.
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Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.5k 354 161
Mi riferisca dell'evoluzione del suo caso, cui sono interessato
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Utente
Utente
D’accordo, dottore. Senz’altro.
Ne approfitto per farle una domanda magari banale, ma che inevitabilmente mi gira in testa: alla luce della mia sintomatologia, dei tanti esami e visite fatte, e della lunga durata dei sintomi, posso - diciamo così -stare tranquillo? Cioè, il tutto è effettivamente riconducibile ad una problematica non grave, o farei bene a approfondire in altro senso perché potrebbe trattarsi di qualcosa di più insidioso/allarmante? Grazie.
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Utente
Utente
Salve dottore, vorrei riferirle un aspetto che ho notato nei giorni scorsi. Ho acquistato un paio di nuovi pantaloni: è un modello più morbido e ampio rispetto ai modelli che uso di solito. Ho notato che indossandoli sono stato mediamente meglio. Oggi, dopo tre giorni, ne ho indossato un paio più attillato e mi sono tornati i fastidì all’inguine è il bruciore alla coscia. Premetto che ho fatto due ecografie con visita e l’urologo non ha riscontrato varicocele o altra patologia testicolare. Lo ritiene significativo o può essere solo un caso?
Grazie
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Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.5k 354 161
Questo elemento che ha aggiunto potrebbe essere un indizio a favore dell'ipotesi che ho prospettato di sindrome del piriforme.
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Utente
Utente
Il neurologo che mi segue mi ha aumentato il dosaggio del Gabapentin (da 2x400 al dì a 2x400 più 1 da 300). Non ritiene possa trattarsi del piriforme per una serie di ragioni (l’ho sentito velocemente per telefono, ma mi pare di aver capito tra le altre cose che lo avesse escluso il mese scorso dato che non rispondo ad analgesici e non ho problemi sotto sforzo). Sono molto dubbioso circa l’aumento del Gabapentin.
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Utente
Utente
Salve, a distanza di mesi i miei sintomi non regrediscono. Ad oggi assumo palexia 50 2 volte al giorno, più Normast MPS una volta al giorno. Dovrei proseguire il palexia per un’ altra settimana. Oggi ho inoltre avuto le analisi del sangue, dalle quali segnalo Transaminasi GPT 76 e CPK 233.
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Utente
Utente
Dopo ennesima visita neurologica, il medico mi ha chiesto di ripetere le analisi altre due volte a distanza di un mese le une dalle altre. Ha ridotto il Palexia 50 da 2 a 1 compressa. A settembre vorrebbe escludere alcune patologie (anche gravi, tipo malattia di Pompe, anche se a suo dire non ci sono i sintomi per immaginare tale sindrome, oltre a non esserci nessuna familiarità) e vorrebbe provare ad agire sulla serotonina con antidepressivi. Secondo lui, potrebbe più facilmente trattarsi di qualcosa di molto banale ma non diagnosticabile (ad esempio uno sperone osseo che tocca il nervo), e dunque l’unica cosa si può fare è agire sul dolore (moderato, ma abbastanza costante anche se l’ultimo periodo è stato mediamente migliore). Mi farebbe piacere se qualche professionista volesse esprimersi ulteriormente su tale
Condizione e sull’approccio del collega, tenuto ovviamente conto della difficoltà di farlo a distanza. Gliene sarei grato.