Soffro di insonnia terminale da più di un mese e vorrei sapere come è più opportuno procedere

Buongiorno, sono uno studente di Medicina e soffro di insonnia terminale da ormai più di un mese, fatto che mi ha impedito di poter affrontare le ultime sessioni di esami.
In sostanza mi addormento con un tempo di latenza molto molto breve salvo poi svegliarmi dopo poche ore (in media 4, negli ultimi giorni meno di 3).
A questo punto la situazione si evolve in due modi possibili: o non dormo più fino alla mattina/ mi riaddormento dopo molto tempo oppure mi riaddormento in un tempo relativamente breve cui fa seguito una serie di risvegli e riprese di sonno in cicli della durata di un'ora/un'ora e mezza.
Talvolta capita di avvertire un ritmo cardiaco accelerato al risveglio con sensazioni di calore e sudorazione.
Solo in una delle ultime 35/40 notti non mi sono svegliato precocemente.
Anche nelle notti in cui raggiungo globalmente un buon numero di ore di sonno avverto sempre che è stato poco riposante, faccio estrema fatica ad alzarmi dal letto temporeggiando fino alle 8.30/9 quando fino al mese scorso mi alzavo in media alle 7 per fare attività fisica (che ora mi vedo costretto a fare all'ora di pranzo).
Durante il giorno di solito avverto una sonnolenza lieve, difficoltà di concentrazione e memoria ed una stanchezza generalizzata.
Da un punto di vista "anamnestico" non ho riscontrato alcun cambiamento sostanziale nella mia vita in prossimità dell'inizio dell'evento, probabilmente ero in un momento particolarmente stressante complice la preparazione di un esame ma non diverso da quello che ho fatto negli ultimi anni, sospendendo la preparazione poi non è avvenuto alcun miglioramento sostanziale.
Sottolineo che mi è già capitato di sperimentare difficoltà a riaddormentarmi ma si è sempre trattato di episodi isolati con frequenza del tutto trascurabile.
È possibile che negli ultimi anni io abbia provato un globale calo delle motivazioni associate alla carriera universitaria, acuite sicuramente dalla pandemia e dall'obbligo di dover studiare praticamente solo nella mia camera, limitando enormemente la frequenza di spazi sociali come la facoltà e l ospedale, riconosco inoltre di aver sempre avuto una "tendenza" all' anedonia, al non provare soddisfazione dai risultati raggiunti che progressivamente sembra aumentare e di stare probabilmente sperimentando un calo di iniziativa in numerose situazioni della vita, quello che mi domando è se questo quadro "depressivo" possa spiegare un esordio così acuto e brusco della condizione o se invece non stia dando per scontata l'eziologia psichiatrica tralasciando una possibile causa organica.
Per completezza non assumo nessun farmaco, non soffro di alcuna patologia cronica e mi sono rivolto già al mio medico di medicina generale che mi ha consigliato l'assunzione di un integratore con l'idea di vedere se il disturbo sarebbe migliorato con il tempo.
Dovrei rivolgermi direttamente ad uno psichiatra oppure dovrei prima richiedere una consulenza presso un centro del sonno?
Mi scuso per la lunghezza del messaggio.
[#1]
Dr. Paolo Carbonetti Psichiatra, Psicoterapeuta 3.8k 220
Ciao futuro collega.
Il risveglio precoce è molto spesso un sintomo di depressione. Tieni conto che le forme depressive, anche quelle lievi, alterano profondamente il pattern ipnico anche attraverso una riduzione della latenza REM (che tra l'altro, a livello sperimentale, è un parametro utile per la diagnosi differenziale rispetto ad altre patologie). Se vuoi intervenire farmacologicamente evita le benzodiazepine ed opta per un antidepressivo blando da prendere la sera.
Auguri.

Dr. Paolo Carbonetti
Specialista in Psichiatra
Specialista in Psichiatria Forense
Viterbo-Terni-

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie infinite per la sua risposta. Ho preso appuntamento presso il centro del sonno del policlinico dove studio e sicuramente mi indirezzeranno, come da lei sostenuto, verso un consulto psichiatrico. Quando parla di antidepressivo blando a quali molecole fa riferimento?
[#3]
Dr. Paolo Carbonetti Psichiatra, Psicoterapeuta 3.8k 220
Agli ssri ma anche alla sulpiride/amisulpride.

Dr. Paolo Carbonetti
Specialista in Psichiatra
Specialista in Psichiatria Forense
Viterbo-Terni-

[#4]
dopo
Utente
Utente
Immaginavo, grazie di nuovo Dottore.
Insonnia

L'insonnia è un disturbo del sonno che comporta difficoltà ad addormentarsi o rimanere addormentati: tipologie, cause, conseguenze, cure e rimedi naturali.

Leggi tutto