G.mi dottor iun interpretazione di questo referto se possibile

RM encefalo:Tecnica Spin Echo, Gradient-Echo, IR.
Sequenze in T1, T2, T2*, FLAIR.
Sequenza in DWI e
mappa ADC.
Piani sagittale, assiale e coronale.

Sono presenti alcune aree focali, iperintense in T2 sparse, nel numero di poche unità, nella
sostanza bianca sottocorticale sovratentoriale biemisferica; puntiformi, di dimensioni inferiori ai
5 mm; nessuna iperintensa in DWI, espressione di millimetriche aree gliotiche perivascolari a
verosimile eziopatogenesi ischemica, senza specifico significato clinico.

Non sono presenti lesioni focali nei nuclei grigi centrali, nel tronco cerebrale e nel cervelletto.

Non si identificano lesioni microemorragiche, nè lacune ischemiche in aree strategiche
Cavità ventricolo-cisternali nella norma.

Scavo sellare di volume normale; ghiandola ipofisaria contenuta nello scavo.

Nulla di rilevante nelle regioni orbitarie e nella giunzione cranio cervicale.

Piccola pseudocisti da ritenzione mucosa nel seno mascellare destro
[#1]
Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.2k 2.3k 20
Gentile Utente,

le puntiformi alterazioni sono un reperto che si riscontra frequentemente e spesso non ha significato clinico specifico come sottolinea anche il neuroradiologo nel referto. Faccia vedere le immagini dell’esame ad un neurologo per avere una valutazione diretta del caso ma mi sentirei di tranquillizzarLa.
Perché ha effettuato la RM?

Cordiali saluti

Dr. Antonio Ferraloro

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie professore
Variazioni di sensibilità tattile mani piedi bruciori muscolari e soprattutto sensazione di camminare su una barca con stordimento... Tutto questo mi spaventa assai e l ansia naturalmente al massimo che ne pensa? Allego RM lombare e cervicale
RACHIDE CERVICALE
Referto:
TECNICA:
Esame eseguito con sequenze TSE T1-T2, T2-STIR ed SE T2 multiplanari su
macchina 0,4 T.
REPERTI:
Nelle condizioni d'esecuzione dell'esame (decubito supino) è rettilineizzata la
fisiologica lordosi cervicale.
I muri somatici posteriori sono allineati.
Sono presenti segni di cervico-unco-artrosi.
I dischi intersomatici del tratto cervicale sono ipointensi in T2 in relazione a fenomeni
degenerativi di natura disidratativa.
In C3-C4 è presente complesso disco-osteofitario posteriore ad ampio raggio che
riduce la rappresentazione degli spazi perimidollari anteriori.
In C5-C6 è presente complesso disco-osteofitario posteriore ad ampio raggio che
riduce la rappresentazione degli spazi perimidollari anteriori e si estende ad
interessare entrambi i forami di coniugazione determinando lieve-moderata riduzione
del diametro foraminale.
In C6-C7 è presente complesso disco-osteofitario posteriore ad ampio raggio che
riduce la rappresentazione degli spazi perimidollari anteriori e si estende ad
interessare entrambi i forami di coniugazione dove a sinistra determina moderata
riduzione del diametro foraminale e lieve a destra.
Compatibilmente con le suddette alterazioni degenerative discali il diametro sagittale
del canale vertebrale appare conservato
Non grossolane alterazioni di segnale a carico del midollo cervicale e dorsale
valutabile sino a D3.
RACHIDE LOMBOSACRALE
Referto:
Studio RM del rachide lombosacrale, effettuato con macchina a media intensità di
campo magnetico (0,4 Tesla), su piani di scansione sagittali e assiali obliqui, con
sequenze pesate in Spin-Echo T1 e T2.
Notizie cliniche: IL PZ RIFERISCE CIRCA 2 MESI FA UN COLPO DELLA STREGA
IN SEGUITO A UN MOVIMENTO CON UN PESO. ATTUALMENTE È PRESENTE
UN'ALTERATA SENSIBILITÀ DELLA PARTE ANTERIORE DELLA COSCIA, AL
GINOCCHIO E AI PIEDI BILATERALMENTE.
Normale segnale del cono midollare e della cauda, con canale rachideo
di regolari dimensioni.
In L5-S1 si evidenzia uno scivolamento anteriore di L5 sul piano sacrale
per circa 7 mm, con associata piccola pseudoprotrusione discale
posteriore ad ampio raggio che impronta il sacco durale e impegna
marginalmente i forami di coniugazione. L'anterolistesi è verosimilmente
sostenuta da una lisi istmica bilaterale.
Nello stesso livello è visibile un minimo versamento interfaccettale
bilaterale.
Non si rilevano segni di patologia discale nei restanti livelli esaminati.
Non si apprezzano lesioni focali ossee.
[#3]
Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.2k 2.3k 20
Teoricamente i reperti riscontrati alla colonna vertebrale possono essere compatibili con la sintomatologia riferita, necessita però una valutazione clinica.

Cordialmente

Dr. Antonio Ferraloro

[#4]
dopo
Utente
Utente
Professore grazie innanzitutto.... Ma questo stordimento è compatibile con la cervicalgia? E soprattutto se si..., perché si può verificare?
[#5]
Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.2k 2.3k 20
Se c’è una compressione sui vasi sanguigni è possibile che lo stordimento sia causato da alterazioni del rachide cervicale, altrimenti queste ultime non ne sono la causa.

Dr. Antonio Ferraloro

[#6]
dopo
Utente
Utente
Professore l ecodoppler carotidi è perfetto..... Il cardiologo nega. È sufficiente?
Oppure potrebbe essere questa dizzines cervicogenica costante che lo provoca?
E poi l ultima domanda. La spondilolistesi L5 S1 può dare bruciori al quadricipite femorale appena sopra il ginocchio?
[#7]
Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.2k 2.3k 20
Se è stata esclusa una compressione sui vasi sanguigni non è questa la causa.
Il muscolo quadricipite femorale è innervato dal nervo femorale che origina da L2-L4 e non da L5-S1.

Dr. Antonio Ferraloro

[#8]
dopo
Utente
Utente
Non so più cosa pensare professore sono disperato. Comcio a credere che sia tutto di natura somatica. Mi indichi una strada x favore anche sulla Base referti
[#9]
Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.2k 2.3k 20
Ha fatto la visita neurologica? Le immagini dell'esame sono state visionate dal collega?

Dr. Antonio Ferraloro

[#10]
dopo
Utente
Utente
Ho fatto la visita si... Il neurologo non ha visto le immagini ma ha subito detto dal referto che il tutto era assolutamente negativo e imputa i problemi al rachide e all ansia... Io non saprei. Lei cosa consiglia?
[#11]
Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.2k 2.3k 20
Può fare una visita fisiatrica per i problemi alla colonna vertebrale.

Dr. Antonio Ferraloro