Per chiedere se sapete indirizzarmi su qualche nome di dottori che effettuano interventi di

Buongiorno,
scrivo per chiedere se sapete indirizzarmi su qualche nome di dottori che effettuano interventi di cataratta su soggetti con miopia elevata (20 diottrie) e con problemi di retina.

Io sono di Milano, ma sono disposta anche a muovermi se proprio necessario...

Un grazie di cuore.
Marina
[#1]
Dr. Luigi Marino Oculista, Medico legale 17k 575 314
carissima SIGNORA,
mi pare averle già risposto via mail...
parecchi bravi oculisti a milano effettuano questo tipo di intervento...
la lombardia ha diversi centri di eccellenza per oculistica
le allego un breve appunto

La lensectomia a scopo refrattivo è una procedura con la quale l'oculista asporta il cristallino per sostituirlo con una lente artificiale. In questo modo viene corretta la miopia di grado elevato.
L'oculista esegue una piccola incisione nella cornea, introduce la sonda di un facomulsificatore che frammenta il cristallino infine inserisce una lentina .
Il potere della lente viene calcolato prima dell’intervento con la biometria.

le allego anche un mio mininforma

Nel 1967 Charlie Kelman rivoluzionò la chirurgia della cataratta;
passando da una chirurgia a cielo aperto (EXTRACAPSULARE) a una chirurgia a cielo chiuso (FACOEMULSIFICAZIONE) con riduzione netta dell’incisione corneale utilizzata, prima era di 10mm e con Kelman passò a 3,2 mm.
Con l’introduzione delle lenti pieghevoli la tecnica di facoemulsificazione ha realmente trovato la sua piena e completa applicazione.
La grande rivoluzione si è verificata con l’introduzione delle lenti pieghevoli e,quindi ,della conservazione di una piccola incisione,con la possibilità eliminare poi l’uso del punto di sutura;vantaggio di grande importanza per velocizzare il recupero funzionale del paziente .
I piccoli tagli hanno poi consentito l’esecuzione della chirurgia della cataratta in anestesia topica, solo con qualche goccia di collirio anestetico , cosa che ha ridotto lo notevolmente stress psicologico e fisico del paziente.
L’ulteriore progresso nelle macchine faco e nella tecnica di impianto delle IOL pieghevoli con iniettore ha poi portato l’incisione da 3,2 a 2,8 e questo sembrava il limite oltre il quale non fosse possibile scendere.
Fino a quando non è comparsa la faco bimanuale con microincisione attraverso 2,1 o meno.
E con questa tecnica è iniziata una nuova rivoluzione, considerando le dimensioni delle incisioni.
La Facoemulsificazione con queste microincisioni puo’ essere coassiale C-MICS o bimanuale B-MICS
I sostenitori della bimanuale sostengono che questa tecnica è meno invasiva della faco tradizionale perché permette la rimozione della cataratta attraverso un incisione di 1,5mm o meno .
La facoemulsificazione ha poi dimostrato ai suoi sostenitori la sua grande superiorità nei confronti della tecnica della EXTRACAPSULARE e così prevedonoa gli oculisti che credono nella MICS.
La MICS, Micro Incision Cataract Surgery,chiamata anche bimanualphaco,cold phaco,microphaco,phaconit, è per definizione di .J.Alio’ dal 2001 una tecnica di faco eseguita attraverso un incisione inferiore a 2 mm.
Però il primo FACO che è stato utilizzato per una tecnica bimanuale era Optikoned ed il primo chirurgo era italiano ed è stato il nostro Giuseppe Panzardi (OCULISTA FIORENTINO di MEDICITALIA).
Poi molti altri chirurghi si sono avvicinati a questa tecnica e ne hanno reclamato la paternità:fra questi H.Fine,R,Packard,J.Alio’ed altri.
Gli oculisti che eseguono la MICS sostengono che la camera anteriore rimane più stabile durante la esecuzione della ressi che quindi può essere eseguita in maniera più facilitata.
L’Effective Phaco Time EPT è ridotto con la MICS
Anche la durata dell’intervento (Surgical time) è ridotta .
Nella facoemulsificazione standard, il raffreddamento della punta ad ultrasuoni è fornito dal liquido che passa tra lo sleeve e attraverso la punta ad ultrasuoni ed, infatti, quando per una ragione qualunque,questa viene occlusa (da un frammento di nucleo, da viscoelastico o dalla combinazione dei due) può verificarsi una ustione nell’incisione.
Ma questo accade veramente di rado perché ormai quasi tutte le macchine faco hanno degli efficienti sistemi per ridurre fortemente il riscaldamento della punta.
Secondo gli oculisti che utilizzano e credono nella MICS, la faco bimanuale è più vicina alla procedura ideale ma soprattutto perché evita variazioni pressorie e volumetriche intraoperatorie.
Numerosi studi hanno dimostrato che la quantità di astigmatismo indotto è direttamente proporzionale alla lunghezza dell’incisione e così pure la sua stabilità nel tempo.
Nella MICS è dimostrato che questa tecnica induce meno astigmatismo e ciò è molto importante considerando che sempre di più la chirurgia della cataratta è anche una chirurgia rifrattiva.
I sostenitori della MICS dicono che la bimanuale consente meglio di raggiungere il secondo scopo dell’intervento (il primo è quello terapeutico) cioè il risultato rifrattivo; in uno studio di Kurz il VISUS NATURALE (BCVA) migliora più rapidamente con la bimanuale in confronto alla microcoassiale.
La C-MICS microfaco coassiale è una tecnica nuova il chirurgo aumenta l’efficienza e diminuisce la repulsione dei frammenti ed il chopper.
La B-MICS è una tecnica diversa che necessita di strumenti differenti è il futuro ,sarà la tecnica in uso più frequente, anche se ora pochi chirurghi oculisti la praticano.
IN PAROLE POVERE SIA C-MICS CHE B-MICS RAPPRESENTANO IL FUTURO DELLA CHIRURGIA DELLA CATARATTA ED UN VANTAGGIO ENORME PER IL PAZIENTE


LUIGI MARINO CHIRURGO OCULISTA
CASA di CURA “ LA MADONNINA “ via Quadronno n. 29 MILANO centralino tel 02 583951 / CUP 02 50030013

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