Kawasaki?!

Buongiorno, vorrei sottoporvi un quesito per avere ulteriori pareri.
Sono mamma di un bimbo di 8 anni (20 kg. di peso per 120 cm di altezza) un po' preoccupata.
Il giorno 3 luglio al mio piccolo viene un febbrone da cavallo con punte che raggiungono anche i 40,2 - 40,3 di temperatura auricolare.
Somministro immediatamente tachipirina in sciroppo ma la febbre non cala mai oltre i 38 gradi auricolari. Il 4 luglio lo porto dal pediatra che mi prescrive antibiotico CEDAX 1 volta al die la sera per una faringite-tracheite.
Dopo tre dosi di Cedax la febbre non cala. il 6 luglio lo porto da un altro pediatra che mi diagnostica una forte infezione alle vie respiratorie alte sempre (non placche alle tonsille) con particolare interessamento delle vie nasali, non è soddisfatto della risposta al CEDAX è un po' preoccupato e mi anticipa che se non si risolve a breve dovrà trattarlo con delle punture mi consiglia di fare lavaggi con rinowash perchè il piccolo fatica a respirare e di cambiare antibiotico, mi prescrive AUGMENTIN sciroppo 3 volte al die con inizio dalla sera stessa.
Dopo 3 dosi di AUGMENTIN la febbre non scende e il 7 luglio il bimbo piange in continuazione che non riesce a respirare, la febbre è alta, gli occhi rossi e si è riempito di puntini con particolare interessamento degli arti ma soprattutto sul palmo delle mani e sotto la pianta dei piedi. A questo punto lo porto in ospedale e viene ricoverato con sospetta sindrome di Kawasaki.
Sono un po' prolissa e mi scuso ma sinceramente ancora oggi non sappiamo in realtà quale sia la diagnosi!
I sintomi erano i seguenti:
congiuntivite (occhi rossi) non purulenta; febbre alta nonostante tachipirina e antibiotico da 5 giorni; esantema diffuso in particolare (come dicevo prima) sul palmo delle mani e sotto le piante dei piedi; lingua a fragola; difficoltà respiratoria; labbra gonfie e rosse e sembrava avessero delle piccole vescicchette.
Vengono eseguiti i seguenti esami:
Leucociti/mmc 10.200; Eritrociti/mmc 4.500.000; Emoglobina c/dl 13,0; Ematocrito 36,2%; volume globale medio 80,4; contnuto medio di Hb 28,9; concentr media di Hb 35,9; piastrime/mmc 240.000 (l'11 luglio erano di 298.000); pcr 24; got 26; sgpt 10; Ldh 508;
Esame urine: urobilinogeno ++; bilirubina +;
Emocultura: negativa; Urinocultura: negativa; tampone faringeo: negativo; monotest: negativo; prick test: negativi; striscio: N= 80%; L= 12%; M= 2%; Linfomonociti 6%; visita ORL: adenoidi non ostruenti, otoscopia nei limiti di norma, orofaringe detersa;
Ora i valori sono rientrati nella normalità ma un dubbio mi attanaglia, hanno escluso la mononucleosi perchè l'ha già fatta, hanno escluso la scarlattina perchè avrebbe risposto subito all'antibiotico, l'otorino ha escluso un'adenoidite non hanno trovato adenovirus, non hanno trovato streptococco ma non si sentono di confermare la kawasaki, in ospedale è stato trattato con Rochefin in vena 100 ml + Ig (non ricordo la lettera dietro la Ig, mi pare una D o una M ma non sono sicura).
Cosa ne pensate? Che consigli mi potete dare, posso fare ulteriori accertamenti per verificare che qualsiasi cosa sia stata si sia definitivamente risolta (anche una eventuale kawasaki?).

Grazie mille.
[#1]
Dr. Luigi Marino Oculista, Medico legale 17k 575 314
GENTILE SIGNORA,
Questa malattia fu descritta nel 1967 da un pediatra giapponese, Tomisaku Kawasaki.
Identificò un gruppo di bambini con febbre, eritema cutaneo, congiuntivite, gonfiore alle mani e piedi e ghiandole linfatiche del collo ingrossate ,complicanze cardiache, aneurismi .
La malattia di Kawasaki è una grave vasculite sistemica, non tutti i bambini con la malattia sviluppano aneurismi.
La maggior parte presentano una sintomatologia acuta ma senza complicazioni.
La malattia di Kawasaki è una malattia rara .
La maggior parte dei pazienti ha meno di 5 anni.
È molto più comune nei bambini giapponesi, ma vi sono casi in tutto il mondo.
Le cause della malattia non sono del tutto chiare, anche se si sospetta un’origine di tipo infettivo.
Ipersensibilità o un disturbo del sistema immunitario scaturito da un’infezione , possono iniziare un processo d’irritazione che porta all’infiammazione e al danno dei vasi sanguigni, in certi individui geneticamente predisposti.
La sibdrome di Kawasaki non è ereditaria. Non è contagiosa.
Comincia con una febbre senza cause specifiche che dura almeno cinque giorni. Il bambino è molto nervoso. La febbre può essere accompagnata o seguita da iniezione congiuntivale .
Il bambino mostra diversi arrossamenti cutanei, simili alle irritazioni del morbillo o della scarlattina, orticaria, pustole. L’irritazione può includere il tronco, le estremità e a volte anche l’area intorno al pannolino.
L’infiammazione alla bocca si presenta come labbra rosse e screpolate, lingua arrossata comunemente chiamata a “fragola” e arrossamento della faringe.
Anche le mani e i piedi possono essere coinvolti con gonfiamenti e rossore sui palmi . Comunque la caratteristica più comune di questa malattia è lo sviluppo di aneurismi delle coronarie.
La gravità della malattia varia da caso a caso. Non tutti i pazienti hanno l’intera gamma dei sintomi e la maggioranza non sviluppa interessamento cardiaco. Gli aneurismi colpiscono solo 2 su 100 bambini con la malattia.
Certi bambini molto piccoli hanno forme incomplete della malattia, facendo la diagnosi più difficile.
Una diagnosi confermata si può fare se una febbre alta senza cause specifiche dura per 5 o più giorni con 4 delle 5 seguenti caratteristiche:
congiuntivite bilaterale,
ingrossamento delle ghiandole linfatiche,
arrossamenti cutanei,
interessamento della bocca e delle labbra e
alterazione alle estremità degli arti

I risultati di laboratorio non sono specifici per questa malattia, ma rivelano gli indici d’infiammazione.
VES alta
aumento dei globuli bianchi
diminuzione dei globuli rossi
controllare anche le piastrine
I pazienti devono fare questi esami del sangue regolarmente fino a quando i livelli si normalizzano.
L’elettrocardiogramma e l’ecocardiogramma dovrebbero essere fatti subito.
L’ecocardiogramma è in grado di rilevare aneurismi.
La maggioranza dei bambini con la malattia di Kawasaki può essere curata.
Un bambino con diagnosi o sospetto di malattia di Kawasaki deve essere ammesso in ospedale per accertamenti e monitoraggio di un possibile interessamento cardiaco.
Il trattamento avviene con l’aspirina e le immunoglobuline .
Entrambi i trattamenti diminuiscono l’infiammazione sistemica, affievolendo i sintomi più acuti. Dosi alte di immunoglobuline sono parte fondamentale della terapia, dato che sono in grado di prevenire l’incidenza di aneurismi delle coronarie nella maggior parte dei pazienti. Anche i corticosteroidi sono indicati, ma usati meno frequentemente.
Il pediatra,un oculista, un cardiologo e un reumatologo pediatra dovrebbero seguire insieme questi bambini.
La malattia di Kawasaki ha tre fasi:
1) lo stadio acuto che include le prime due settimane quando la febbre i gli altri sintomi sono presenti,
2) lo stadio subacuto dalla seconda alla quarta settimana, fase in cui la conta delle piastrine inizia a salire e gli aneurismi possono manifestarsi.
3) lo stadio di recupero, dal primo al terzo mese, quando i valori delle analisi tornano normali e alcune delle anomalie dei vasi sanguigni
la prognosi è eccellente .Si raccomanda di non vaccinare i bambini per almeno tre o sei mesi, perché la malattia e il trattamento con le immunoglobuline hanno un effetto sul sistema immunitario che dura almeno sei mesi.
I bambini che non hanno complicazioni cardiache non hanno nessun tipo di restrizione nel praticare attività sportive o nella vita quotidiana.
Per Piacere si rivolga con fiducia ai colleghi pediatri della Clinica Universitaria di varese...
ci tenga informati
a presto
PROF LUIGI MARINO
PRIMARIO OCULISTA
ISTITUTO AUXOLOGICO ITALIAMO MILANO

LUIGI MARINO CHIRURGO OCULISTA
CASA di CURA “ LA MADONNINA “ via Quadronno n. 29 MILANO centralino tel 02 583951 / CUP 02 50030013

[#2]
dopo
Attivo dal 2004 al 2013
Ex utente
Le sono molto grata di avermi risposto.

Seguirò il Suo consiglio.

[#3]
Dr. Luigi Laino Dermatologo 22k 464 367
Concordo con il Collega sul proseguire con estrema fiducia i consigli e le terapie del caso, poichè il sospetto dei Colleghi è sicuramente lecito.

Sappia che ad oggi, la malattia che identificò il caro Prof. Kawasaki (che ho avuto la fortuna di conoscere personalmente e di ascoltare più volte in merito a questa patologia che investe molto spesso il ruolo del Dermatologo) è ben curata con le terapie specifiche.

Pertanto fiducia e ci tenga informati se vorrà.
Carissimi Saluti.

Dott. Luigi LAINO
Dermatologo e Venereologo, ROMA

Dr.Luigi Laino Dermovenereologo, Tricologo
Direttore Istituto Dermatologico Latuapelle
www.latuapelle.it

[#4]
dopo
Attivo dal 2004 al 2013
Ex utente
Volevo ringraziarvi per i consigli che mi avete dato, purtroppo non ho potuto scrivere prima per informarvi come mi avete chiesto.
Dopo ulteriori controlli e terapie, una recente eco-cardio ha stabilito che a livello di arterie e coronarie non vi sono danni, il piccolo è stato curato bene e tempestivamente.
Dopo il ricovero è stato monitorato dal punto di vista cardiaco e per fortuna è andato tutto bene.
Grazie mille.



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