Sospensione paroxetina apnea notturna

Salve, ho un quesito da porre ma vorrei prima dare una breve spiegazione.
SPERO DI RICEVERE UNA RISPOSTA CHIARA E RINGRAZIO IN ANTICIPO.

Per 2 anni circa a causa di ansia generalizzata, forte ipocondria e attacchi di panico ho preso 20mg di paroxetina, seguita da psicologo e psichiatra GRATUITI della città in cui vivo.

Con la paroxetina sono stata benissimo, Successivamente, visto che sono stata benissimo, se non che ho preso 27kg, sono rinata e non avevo più problemi lo psichiatra ha deciso di farmi sospendere il farmaco.
L'abbiamo sospeso in circa un mese e una settimana.
Ora sono 5 giorni che non prendo paroxetina, ho scosse elettriche alla testa, nausea tutto il giorno, e sogni brutti, il tutto sopportabile...
Il grande problema è che però non riesco a dormire, dormo circa 2 ore a notte, e spesso sogno ad occhi aperti.
Vedo la mia stanza, vedo tutto, ma non respiro, vado in apnea improvvisamente e poi sussulto.
Questo mi ha portato ora ad avere tutto il giorno il pensiero e la paura di andare a dormire, e che arrivi la sera.
Questo sintomo di sogno ad occhi aperti e apnea può essere dato dalla sospensione?
Si può risolvere?

La mia più grande paura è quella di tornare a prendere il farmaco, in quanto vorrei essere capace di vivere bene da sola.

In questo periodo avrei bisogno di continuare a vedere lo psicologo per parlare principalmente, ma nella mia città l'anno tolto ed è rimasto solo lo psichiatra, che però avendo molti pazienti non riesce a dedicare tempo per parlare ma si occupa solo di farmaci...
Gli psicofarmaci vanno presi a vita?
Il problema di sogni ad occhi aperti con apnea è risolvibile?
Vi ringrazio in anticipo per le risposte.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.2k 1k 63
Dipende tutto da come è stato sospeso il farmaco.

Se poi abbia bisogno di una terapia continuativa si deciderà in seguito.

Oltretutto per due anni tra terapia psicologia e terapia farmacologica e non ha strumenti cognitivi per capire quale sia la sua condizione e comprendere quale sia la strada da intraprendere senza avere sintomi che si ripresentano ad ogni nuova variabile.

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Utente
Utente
Salve, innanzitutto la ringrazio per la risposta.
Su ciò che ha detto ha totalmente ragione e non posso assolutamente contraddirla, purtroppo anch'io penso che le tecniche adottate dallo psicologo che mi seguiva non siano state adatte. Ecco perché ne cerco ancora un altro gratuito nelle vicinanze.
Chiedevo solo come può fare una persona a distinguere se ha un'ansia dovuta alla sospensione, e quindi transitoria, o un'ansia che è data ancora dal sintomo iniziale e quindi non curata...
Come è possibile comprenderlo?
[#3]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.2k 1k 63
Qualunque sia il motivo si tratta comunque di ricaduta.

Non è una questione per contraddirmi, il dato di fatto è che lei non alcuno strumento specifico sia per gestire la sua situazione sia per la gestione dei sintomi.

Ciò dipende sia dall'inefficacia della sua terapia psicologica che da quella della terapia farmacologica che probabilmente non è stata monitorata periodicamente.

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Utente
Utente
Vi ringrazio per la risposta.
Ma secondo lei è possibile guarire solo ed esclusivamente con lo psicologo? Io non voglio riprendere psicofarmaci.
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