Fobia sociale. ansia da lavoro

Gentili Dr, vorrei esporvi il mio problema.
Nel privato sono una persona forte e sicura di se, nei gruppi di amici sono sempre stata la leader, quella più brillante, simpatica, colta a cui tutti chiedono consiglio e sono stata un punto di riferimento per molti.
Questo unicamente con persone che conosco o reputo del mio ambiente, con gente estranea sono totalmente l'opposto.
Mi spiego meglio, se reputo una persona al di fuori della mia cerchia o diversa da me per affinità o interessi allora divento schiva e impacciata e parlo per circostanza non riuscendo ad esternare quello che penso.
Il problema è che questo mi succede anche sul lavoro, non sono mai riuscita a trovare un feeling e quindi un punto d'incontro con i colleghi, con cui ho un rapporto di facciata.
Questo impedimento nel relazionarmi si riflette poi anche sul modo in cui lavoro, appaio agli altri insicura, impacciata, forse anche un pelo sfigata per dirla tutta.
Ci metto tantissimo tempo ad ambientarmi ad un contesto lavorativo, sia nello svolgere le mansioni richieste che abituarmi alle persone che ne sono parte.
Odio prendere ordini e anche se faccio buon viso a cattivo gioco, dentro di me ribollo dalla rabbia perché odio quelli che vogliono imporsi al di sopra di me e prendere il comando della situazione.
Purtroppo questo aspetto mi penalizza creandomi un vero disagio psicofisico perché subisco molto l'ambiente e di conseguenza il lavoro.
Ogni giorno al pensiero di doverci andare ho vere e proprie crisi d'ansia e sto male fino a che non mi reco sul posto.
Un'altra cosa che ho riscontrato in tutti i lavori che ho fatto è che ci metto molto più tempo rispetto agli altri ad ingranare, quello che a loro sembra risultare naturale per me è invece fonte di grande stress.
Infatti spesso e volentieri non supero il periodo di prova per via dei miei tempi di adattamento decisamente lunghi.
Sono riuscita a tenermi un solo lavoro per 3 anni perché i datori avevano un approccio molto distaccato e superato il periodo iniziale hanno iniziato a fidarsi di me lasciandomi libera di svolgere le mansioni come meglio credevo e ricevevo sempre tanti complimenti, sia dai clienti che da loro stessi.
Faccio errori veramente idioti e spesso non capisco quello che mi viene richiesto perché nel mentre che mi vengono dette le cose la mia testa è come se le resettasse poco dopo, non credo sia normale.
Vorrei essere brillante invece mi rendo conto di essere mediocre.
Ho paura che non riuscirò mai a tenermi un posto di lavoro e per me continuare a cambiare mansione è fonte di grandissimo stress visto il tempo che ci metto ad adattarmi ogni volta a persone e contesto.
Penso spesso al suicidio e mi dico sempre che vorrei avere il coraggio di quelli che riescono a mettere in atto questo atto così estremo, cosa che a me manca perché dopotutto sono anche codarda.
Sono stanca di vivere la mia vita in questo modo, sono completamente sfiduciata e in apprensione per quello che sarà il mio futuro.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Può rivolgersi ad uno specialista per comprendere questi aspetti che la riguardano ed eventualmente sarà stabilito un trattamento se si dovessero ravvisare delle condizioni patologiche.

https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/

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dopo
Utente
Utente
Dottor Ruggiero, la ringrazio per la sua risposta. Stavo pensando di intraprendere un percorso terapeutico ma attualmente non ho né tempo né risorse economiche.
Mi sono rivolta a questo sito per chiedere un piccolo aiuto, per quanto possibile, da parte vostra. Mi potrebbe fare un'analisi di quanto ho esposto? Vorrei solo capire di che problema si tratta in modo tale da prenderne atto e cercare di lavorarci su.
Con tutti i limiti di un consulto online ovviamente, vorrei solo sapere che opinione si è fatto del mio caso.
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Utente
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Mi sono convinta di avere una sorta di deficit mentale perché non è possibile che io riscontri così tante difficoltà laddove gli altri riescono senza sforzo. Mi considero una persona poco pratica, con scarso spirito di adattamento e di problem solving. L'antitesi di quello che ricercano nel mondo del lavoro praticamente.
Se non ho gli strumenti giusti non vedo come possa riuscire a far fronte alle situazioni, penso che determinate abilità siano innate.
Chi mi conosce al di fuori del lavoro non sospetta minimamente che io possa avere questo tipo di problemi. È come se avessi una doppia personalità nella mia vita privata e quella pubblica.
Inoltre le difficoltà a relazionarmi con le persone nascono dalla mancanza di affinità perché mi rendo conto che le persone di solito parlano del più e del meno e di cose futili di cui io non sono minimamente interessata e non saprei nemmeno come inserirmi nel discorso perché non conosco le tematiche trattate. Esempio programmi tv, musica, personaggi famosi, insomma "cultura generale" attuale. Oppure di loro situazioni personali che io reputo di scarsa importanza e quindi tratto la tematica in maniera distaccata.
Non che mi reputi più intelligente degli altri, però ho interessi e gusti totalmente paralleli. Questa mia diversità fa di me una persona disadattata nel mondo odierno perché trovo veramente pochi spiragli attuali in cui io possa inserirmi.
Sento di avere del potenziale ma mi sento castrata in questa società che non rispecchia le mie esigenze.
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