Ritorno a terapia antidepressiva abbandonata: controindicazioni

Buongiorno,
sono in cura da circa 6 mesi per depressione reattiva dovuta alla malattia terminale di mia madre, è malato gravemente anche mio padre e sono solo a seguire la cosa.
C’è anche un passato di storia familiare molto burrascoso.

Sono seguito da uno specialista.

Ho preso per 4 mesi Zoloft 50 mg con ottimi risultati in termini di umore, e soprattutto mi ha fatto riprendere in mano le mie attività e i miei percorsi che avevo abbandonato.
Tuttavia mi faceva sudare molto, ho avuto alcuni episodi di orticaria ed ero molto attivo.
Ho spinto molto sullo specialista per chiedere un cambio e mi ha prescritto escitalopram 10 mg, che assumo da quasi 2 mesi.

Purtroppo, pur avendo migliorato molto il sonno, ci sono stati dei passi indietro evidenti in termini di motivazione; la sensazione è di essere molto sedato, rimbambito anche se di buono c’è che sono sempre molto calmo, anche se mi sembra una calma artificiale.
Esagerando, mi sembra di essere un po’ fatto e sono meno reattivo sul lavoro e nella mia vita sociale. Tendo a essere "solitario", caratteristica che non fa parte del mio carattere. Non ci sono miglioramenti per quanto riguarda gli effetti collaterali, anzi mi è comparso un forte rossore in viso (simile a quando prendi il sole con gli occhiali da sole, con un contorno occhi molto evidente).
Lo specialista ha registrato questa involuzione, mi sta tenendo monitorato, ma mi ha già detto che non è possibile tornare allo Zoloft prima dei 6 mesi perché non si può mai riprendere una molecola che si è abbandonata, senza lasciar passare prima almeno 6 mesi, altrimenti questa non avrebbe effetto.


Vi chiedo cortesemente se vi torna questo postulato, o se, forse più semplicemente, l’intento è di non fare troppi cambi per non affaticare troppo il cervello con continui cambi.


Grazie, un saluto.