Prostatite cronica e difficoltà cognitive

Buongiorno a tutti, ho 23 anni e dal 2021 soffro di prostatite cronica, che si è ripresentata a fasi alterne negli anni, con una sintomatologia sempre peggiore, fino all’ultimo breakout della malattia lo scorso novembre: problemi di disfunzione erettile, eiaculazione precoce, assenza di libido; questi sintomi si sono aggiunti ai sintomi che già conoscevo: epididimite, tenesmo rettale e qualche problema ad iniziare la minzione.

Aldilà di queste problematiche per le quali sono in cura con un urologo, volevo un consulto di tipo psichiatrico perchè i problemi principali li sto avendo dal punto di vista psichico.
Sembra che i problemi di prostatite impattino sulle prestazioni del mio cervello: per farla breve, dal 2021 ho iniziato ad avere una sintomatologia altamente compatibile con ADHD: difficoltà di concentrazione, mancanza di interesse, procrastinazione, difficoltà di organizzazione, mancanza di creatività, difficoltà ad empatizzare e stringere nuove amicizie e in generale una difficoltà sempre maggiore a svolgere qualsiasi compito che richiede un focus mentale.
Questi problemi sono testimoniati anche dai voti all'università.
La sintomatologia poi è peggiorata sempre di più fino a precipitare lo scorso dicembre con il nuovo break out della prostatite, che tra l'altro ha contribuito in maniera importante alla fine di una relazione che avevo in corso, attualmente faccio sempre più fatica a svolgere anche le più semplici delle operazioni: non riesco a leggere un libro, non riesco a stare concentrato nemmeno per seguire una partita di tennis, dimentico costantemente ciò che devo fare, dimentico oggetti ovunque, non c'è nulla che mi provoca interesse o passione, non riesco a seguire la dieta che dovrei seguire per curare la prostatite ma piuttosto seguo un regime alimentare disordinato e non sano, faccio fatica ad alzarmi la mattina anche se vado a dormire presto, ho la mente che sembra costantemente annebbiata, mi blocca costantemente.
Tutto questo mi ha portato in uno stato depressivo dal quale fatico ad uscire.

Inizialmente pensavo fosse legato alla fine della relazione sentimentale (che è durata solo 2 mesi, non era una storia lunga), però dopo qualche seduta da una psicologa, mi sono reso conto che non era quella la vera causa dei miei problemi, che nè io nè la mia psicologa riuscivamo ad identificare.
Così mi ha mandato da una sua collega psicoterapeuta con la quale ho fatto qualche seduta di ipnosi, senza nessun tipo di miglioramento.

A me sembra che l’origine del mio stato depressivo sia proprio tutta la sintomatologia di cui ho parlato prima.

Quale potrebbe essere la causa di tutto ciò?
è plausibile una forma di ADHD?
dovrei fare dei test?
A quale specialista dovrei rivolgermi?
Potrebbe esserci una correlazione tra dei problemi alla prostata/testicoli e questo tipo di problematiche?
In questo momento non penso nemmeno al problema fisico alla prostata, perchè i problemi che stanno impattando e rovinando di più la mia vita sono quelli psichici
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Quel che descrive potrebbe corrispondere ad una ipocondria, spesso concomita anche con uno stato di flessione umorale, di varia entità. Ma la polarizzazione sul controllo delle sue funzioni e la tendenza a sfociare nelle autodiagnosi è abbastanza caratteristica.
Si è fatto visitare dallo psichiatra ? Ovviamente non per andargli a chiedere un test per l'adhd, ma per farsi visitare.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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