Ansia,attacchi di panico

Nel 2007 ero militare in una caserma.i ritmi di lavoro erano abbastanza frenetici,in caserma dormivo pochissimo.facevo turni di 2 giorni e poi tronavo a casa x 2 giorni....tutto questo per un anno.A novembre del 2007 ho iniziato ad acusare i primi fastidi,capogiri,senso di confusione e pesanvo che fosse tutto dovuto alla stanchezza.Un giorno in caserma mi sono sentita proprio male(adesso posso dire di aver avuto un attacco di panico),e mi hanno portato a fare tutte le analisi di sangue,i quali valori erano regolari.da quel giorno è iniziata la mia paura di sentirmi sempre male,ho continuato ad avere capogiri e senso di confusione.all'epoca usavo come contraccettivo il cerotto"evra"(non so se questo ha potuto influire).Tornata a casa ho fatto una visita neurologica,visita dall'otorino per vedere se soffrivo di vertigini,e visita da un ortopedico.sono stata curata per una contrattura alla cervicale.ma i miei sintomi continuavano ad essere presenti.Nel frattempo continuando a stare male ho iniziato ad isolarmi da tutto e da tutti,non rispondevo più neanche al telefono perchè mi sentivo male,non uscivo più,e non mangiavo più.Sono andata da uno psichiatra che mi ha diagnosticato ansia e depressione,e mi ha dato una cura farmacologica accompagnata da psicoterapia.tutto sembrava andar meglio,tanto che la psicologa mi aveva detto che ero guarita.Invece,non era così.ero diventata dipendente dallo "xanax",lo prendevo ogni qualvolta mi sentivo male e continuavo ad avere attacchi di panico.e siamo arrivati al 2008.in estate parto con il mio ragazzo,e la vacanza è stata a dir poco tragica.stavo malissimo,non appena mangiavo vomitavo e continuavo a prendere sempre xanax.al ritorno del viaggio,non mi alzavo più dal letto,per questo mia mamma sotto consiglio di una psicologa,mi ha fatto ricoverare in una casa di cura.lì mi hanno completamente cambiato la terapia,e non appena dimessa stavo meglio.Fino a oggi,alterno periodi di ali e bassi,tutto ciò ke devo fare e preceduto dalla paura di stare male,dall'ansia che mi porta poi a non fare nulla.ormai sono quasi 5 anni che sono in questa condizione,non lavoro,prendo farmaci che più volte mi sono stati cambiati(attualmente: Entact,Lorazepam 2.5mg,Mirtazapina 30 mg),continuo ad essere seguita dal mio psichiatra,accusando però lo stesso malessere.Non riesco a liberarmi da queste paura,e dall'ansia,da quella sensazione di confusione che mi prende quando sono agitata.il medico mi ha detto che "involontariamente"questa è una situazione che mi "conviene" ,ma non sono d'accordo perchè non posso volere il mio stare male.attualmente non faccio psicoterapia,ma in passato mi hanno detto che il tutto può essere causato da un rapporto inesistente con mio padre,motivo per cui ho sempre bisogno di mia madre e del mio ragazzo,ogni qualvolta litigo con lui mi sento cascare il mondo addosso.lo psichiatra,infatti,mi ha detto che sono troppo dipendente da queste 2 persone.Mi chiedo,dopo 5 anni, potrò mai uscire da questa situazione?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

La diagnosi non è chiara perché "ansia e depressione" sono due sintomi, o due aspetti, ma non definiscono una sola diagnosi. Le terapie sono durate poco, perché se già nel 2008 aveva smesso e ripreso significa che sono durate mesi. Sia per un episodio depressivo che per un altro tipo di disturbo è consigliabile una fase di mantenimento dopo la remissione dei sintomi.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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dopo
Utente
Utente
Nel 2008 non avevo smesso.In realtà dal 2008 non ho mai smesso di prendere farmaci,ho sempre cambiato terapia,continuando ad avere "alti e bassi".sono stata ricoverata per "ansia depressiva",ma mi è stato detto che ho anche un disturbo legato alla dipendenza con le persone.
Ma quello che mi chiedo,dopo 5 anni di svariate terapie,perchè mi trovo sempre allo stesso punto?cosa posso fare per uscire definitivamente da questa situazione?la psicoterapia potrebbe essermi utile?
Ad oggi non faccio nulla senza prima pensare alla paura che un'eventuale situazione mi crea.
grazie
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

"ansia depressiva" e dipendenza dalle persone (affettiva ?) non sono diagnosi che individuano delle malattie precise, piuttosto descrizione di situazioni o dei sintomi che aveva al momento dell'osservazione.

Il fatto che continui a cambiare cure perché non funzionano in maniera stabile può indicare che abbia un disturbo che non è di natura ansioso-depressiva, e che quindi non risponde come "dovrebbe" agli antidepressivi, ma con un su e giù, oppure all'impiego di dosi che non sono sufficienti, questo non saprei perché andrebbe visto farmaco per farmaco.

Senza diagnosi ci si regola male, perché finisce che la cura cambia rincorrendo i sintomi, ma non è così che funzionano le cure psichiatriche.
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