Cipralex chiarimento

Buongiorno dottore,
ho una domanda da farle vediamo se riesce a rispondermi ! Allora la mia diagnosi e' di depressione maggiore con attacchi di panico ,sto prendendo da un mese mezzo il citalopram ! il primo mese ho assunto 20 mg pero senza effetto ( gli attacchi di panico sono finiti ma la depressione no ) cosi e' da venti giorni che con il mio specialista abbiamo deciso di provare ad aumentarlo fino a 30 mg ! Purtroppo l'effetto antidepressivo non si e' fatto sentire anzi l'umore sembra peggiorato quindi contattando il mio psichiatra mi ha suggerito di aggiungere la mattina 50 mg di sertralina ( attualmente il citalopram lo prendo alla sera )
Ho chiesto al mio specialista se era opportuno magari provare a prendere cipralex essendo l' enantiomero di citalopram che in teoria dovrebbe avere un effetto terapeutico maggiore . La sua risposta e' stata che il cipralex e' uguale al citalopram solo che la casa farmaceutica ha tolto la parte sedativa quindi cmq l 'effetto e' uguale !
Io ho studiato farmacia ma mi risulta che l'effetto terapeutico sia pero' maggiore in proporzione al dosaggio !
Volevo sapere cosa ne pensa lei di questa considerazione , se efettivamente citalopram e' uguale a escitalopram come potere terapeutico pero' con un effetto meno sedativo !
Grazie
[#1]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

L'effetto terapeutico è lo stesso, in che senso maggiore ? Il dosaggio è infatti la metà nell's-citalopram rispetto al racemo s/r.
Il vantaggio stava nell'ipotesi che alcuni effetti negativi potessero essere eliminati purificando il citalopram.

Che l'umore peggiori dopo l'aumento dose così come all'inizio è possibile.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#2]
dopo
Attivo dal 2012 al 2013
Ex utente
Intendo che 15mg di escitalopram in teoria dovrebbe avere un maggiore effetto terapeutico rispetto a 30 mg di citalopram ! Questo le risulta?
[#3]
dopo
Attivo dal 2012 al 2013
Ex utente
In ambito clinico il tempo necessario perché compaia l'effetto antidepressivo di escitalopram è di circa 2-4 settimane. In vivo, l'azione antidepressiva (reversione del comportamento anedonico nel modello animale) dell'escitalopram è risultata più rapida rispetto a quella di citalopram (1 settimana vs 2 settimane) (Sanchez et al., 2003). E' stato anche osservato che l'enantiomero R non solo non possiede attività farmacologica, ma tende ad attenuare gli effetti dell'enantiomero attivo. La co-somministrazione di R-citalopram attenua l'incremento dei livelli di serotonina nello spazio intersinaptico e previene completamente l'effetto antidepressivo dell'escitalopram in modelli animali.

Il trasportatore di serotonina, proteina che permette il reuptake del neurotrasmettitore nelle terminazioni nervose e target dell'azione degli SSRI, presenta due siti di legame: un sito primario responsabile dell'azione farmacodinamica e un sito di modulazione allosterica. L'escitalopram si lega sia al sito primario, da cui dipende l'effetto di inibizione del trasporto della serotonina, sia al sito allosterico che modifica la conformazione della proteina di trasporto stabilizzando il legame fra il sito primario e il farmaco (blocco completo del trasportatore). L'enantiomero R invece non si lega al sito primario ma si lega a quello allosterico; questo legame disturba il legame fra sito primario e enantiomero S e di fatto interferisce con l'attività inibitoria dell'escitalopram (blocco incompleto dell'attività del trasporatore).

La somministrazione di escitalopram (10 mg/die) è risultata superiore al placebo nel ridurre il punteggio di valutazione della depressione dopo 4 settimane di terapia e superiore a citalopram 20 mg/die (Montgomery et al., 2001).

In pazienti con depressione moderata-severa trattati per 8 settimane con escitalopram (10-20 mg/die) e citalopram (20-40 mg/die), l'enantiomero S è risultato più efficace di citalopram nel migliorare già dalla prima settimana l'item “tensione interna” della scala MADRS, item relativo all'ansia associata a depressione (Gorman et al., 2002). Inoltre, dopo 8 settimane la quota di pazienti in remissione (MADRS </= 12) era superiore al 50% vs 33% circa ottenuta con citalopram (Lepola et al., 2003)

A me risulta questo ! In teoria l' escitalopram a parita di dosaggio doppio con citalopram dovrebbe avere un effetto terapeutico maggiore e non solo un minore effetto sedativo ! Per quello chiedevo spiegazioni su come mai a me e' stato detto che entrambi hanno lo stesso effetto terapeutico (con la relativa dose doppia di citalopram in confronto ad escitalopram ) ma con un effetto meno sedativo di cipralex !Chiedo se possibile delucidazioni in quanto io non sono medico
[#4]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

Può darsi, ma questi studi si riferiscono al miglioramento della depressione moderata severa, non misurano la stabilità dell'effetto (si limitano a 8 settimane).
Il fatto che l'azione non sia attenuata dall'altro enantiomero non significa necessariamente che sia più efficace, solo che l'effetto diretto è maggiore, ma proprio perché l'R non è inerte può darsi che svolga altre funzioni, o che renda l'azione dell'S più stabile anche se meno rapida.

Comunque, il paragone qui viene fatto tra chi risponde a uno e chi all'altro, Lei invece è in una situazione in cui vorrebbe sapere se passando da citalopram a s-citalopram può avere miglioramenti più di quanto non sarebbe atteso passando ad un qualsiasi altro ssri, e su questo invece non si può dire granché.

[#5]
dopo
Attivo dal 2012 al 2013
Ex utente
io non sono medico , ma lei si' quindi avra' delle esperienze cliniche concrete nell'utilizzo di escitalopram ! Credo che possa darmi delucidazioni se effettivamente nei suoi casi clinici escitalopram si e' mostrato piu' efficace di citalopram tenendo conto sempre del dosaggio doppio di quest'ultimo !
La farmacocinetica descritta sembra diversa ma il mio psichiatra indica effetto terapeutico uguale con minone sedazione da parte di cipralex !
Dalla sue esperienze le risulta?
[#6]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Gentile utente

La dissertazione su escitalopram e citalopram è poco utile ai fini del suo miglioramento clinico.

La scelta di trattamento è spesso regolata dall'esperienza con la molecola e dagli effetti che si vogliono raggiungere o evitare.

Concretamente, il suo psichiatra ha deciso l'aggiunta di sertralina e non il cambiamento del farmaco probabilmente per mantenere un certo profilo sedativo piuttosto che altro.

É probabile che la scelta sia appunto dettata da motivazioni cliniche.
Nella mia esperienza personale, ho maggiore preferenza per l'escitalopram proprio per il tipo di molecola che si propone.

https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/

[#7]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

La mia esperienza conta quanto quella di chiunque altro. Prima mi chiedeva di evidenze statistiche, ora "salta" su un piano di parere personale che può essere basato su qualsiasi fattore di confondimento.

Ripartiamo dall'inizio del consulto:

"Ho chiesto al mio specialista se era opportuno magari provare a prendere cipralex "

Se si fida del suo medico, lo lasci scegliere e non gli suggerisca soluzioni. Il fatto che abbia nozioni di farmacologia non cambia niente, semplicemente rischia di interferire "a vuoto" su alcuni punti poco importanti con il normale rapporto medico-paziente.
[#8]
dopo
Attivo dal 2012 al 2013
Ex utente
Be' sono un paziente non suggerisco soluzioni ma ne confronto anche perche' non ho intenzione di farmi fare esperimenti farmacologici, essendo un paziente credo che un psichiatra debba ascoltare anche i miei pareri e sentire come sto' non soltanto dare farmaci cosi' a caso per vedere che effetto fa' !
Il passaggio citalopram e escitalopram e' piu semplice che non l aggiunta di sertralina per poi vedere se ce una risposta terapeutica aumentandola e riducendo citalopram fino a toglierlo con tutti gli effetti collaterali che ne presenta ! Capira' il mio interesse a mantenere la migliore risposta terapeutica senza dovere fare esperimenti a vuoto , anche perche' mi sembra che andiate un po' a caso con la prescrizione farmacologica !
Fortunatamente nel colloquio con il mio psichiatra alla fine ha deciso di farmi prendere cipralex essendo anche una persona intelligente e devo dire che inizio a vedere dei netti miglioramenti , per fortuna non ho usato sertralina , avrei fatto un periodo di inferno !
Ma voi gli antidepressivi li avete mai presi ? scusate la domanda provocatoria ma non date mai importanza alla parte degli effetti collaterali e date per assoluto l'efficacia di tutto quello che prescrivete!

nb. la sertralina me l'avrebbe data perche' e' piu attivante di citalopram non sedativo
[#9]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

Perché mai suppone che il medico a cui si affida faccia esperimenti su di Lei ? Mi sembra una sfiducia di partenza immotivata. Il paziente riferisce i sintomi, non suggerisce terapie, non dà il suo parere su quale terapia scegliere, neanche se è un esperto psicofarmacologo. Lei riferisce come sta, il medico decide sul suo, se i ruoli si confondono ne risente la cura, e quindi Lei.

Mi sembra che, a parte le domande che aveva posto, sia scivolato in polemiche inutili non si sa con chi: gli psichiatri non esistono, sono persone con una loro individualità, quindi quando dice "voi" non mi sento chiamato in causa.

Non capisco perché debba essere convinto che i medici che Lei sceglie poi non debbano fare il suo interesse, e soprattutto è fuorviante l'idea che un medico sia "intelligente" perché accetta una proposta fatta da Lei sulla scelta di un farmaco.
Non mi sembra un modo di giudicare sensato.

Quando a queste distinzioni "attivante" o "sedativo", inutile riferirli a diagnosi diverse, sono connotati dell'uso antidepressivo.

L'entusiasmo per la cura è prematuro, va giudicata dopo un mese dall'inizio a seguire.
Ansia

Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.

Leggi tutto