Ansia o disturbo borderline

Buongiorno sono un ragazzo di 26 anni e vorrei chiedere una cosa. In pratica da.un anno soffro di ansia con panico e agorafobia e sono in cura con paroxetina e xanax. Da anni pero assumo keppra per una sospetta forma di epilessia temporale non ancora diwgnosticata completamente ma solo.sospettata . I miri sintomi erano sensazione di irrealta tipo derealizzazione e a volte attacchi di una forte sensazione di distaccarmi dalla realta come un restringimento di coscienza che duravano pochi secondi. Da quando assumo keppra sono quasi scomparsi come frequenza. Inoltre ho un eeg che mostra anomalie epilettiformi associate a derealizzazione. Un neurologo pero mi ha fatto due volte il test mmpi2 e il primo aveva punte un po fuori ilsecondo dopo anni molto meglio ma.lui.sostiene che io possa avetebil disturbo borderline di personalita. Ma è possibile diagnosticarlo con un test? Io ho letto qualcosa in merito ma non mi rivedo in nessun sintomo tipo paura dell abbandono, iprrvalutazione e svalutazione, ira incontrollata,ecc. Solo la detealizzazione che avevo prima del keppra poteva centrare, voi cosa ne.pensate?grazie
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
Gentile utente,

la valutazione clinica diretta, a prescindere dai test, è quella che consente di effettuare una corretta diagnosi psichiatrica.

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dopo
Utente
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Gentile Dottore, La ringrazio, in effetti è quello che immaginavo anch'io ma mi ero un po impaurito nel vedere questo referto medico del test e questa quasi totale sicurezza da parte di questo neurologo nella diagnosi (seppur precisando che la mia era una forma lieve). Ma io ho chiesto allo psichiatra che mi segue (e che mi da appunto la paroxetina e lo xanax) e lui ha detto di stare trqnuillo che non ce l'ho il disturbo berderline. Certo è anche vero che allo psichiatra ho solo parlato del mio problema di ansia, non mi ha fatto tante domande da poter capire che persona sono ecc però mi ha detto che non ce l'ho comunque. Mi è anche venuto il dubbio che considerando che questo psichiatra mi considera una persona molto emotiva e ansiosa (cosa relativamente vera), ho pensato per un attimo che non volesse dirmi si ce l'hai pe non spaventarmi, ma poi credo che un medico abbia l'obbligo di dire la diagnosi, bella o brutta che sia.
Lei ritiene che ci possano essere dei punti fermi nei quali si possa essere sicuri di non soffrire di tale disturbo, cioè dei segni o sintomi che in mancanza di questi si può essere sicuri che la patologia non sussiste?
Grazie
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
Il punto fermo più importante è che il suo psichiatra lo ha escluso a prescindere da ciò che dice le diagnosi si fanno anche con l'osservazione e la comunicazione non verbale.
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