Ereditarietà

Salve spiego brevemente la mia situazione:
Ho consultato in poco più di un anno più specialiti (1 neurologo e 3 psicologi psicoterapeuti) e la diagnosi e stata sempre DOC (praticamente ho l' ossessione di essere depresso)...perché? Beh perché mia mamma ha avuto una psicosi post partum dopo la nascita di mia sorella più piccola (ed ha tentato il suicidio) ma ora però sta benissimo!
Ecco questo è il nocciolo del mio problema
Faccio terapia breve stategica da 3/4 mesi e ho notato grandi miglioramenti per l' ansia ma i pensieri purtroppo ci sono sempre. ..la mia domanda è: È POSSIBILE FARE UN TEST GENETICO PER VEDERE SE SONO PREDISPOSTO (se si dove si trova qualche centro)?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.6k 993 248
Gentile utente,

Questo è un tipo di falso problema. Se la diagnosi è già fatta, che senso ha sapere se è predisposto a ciò che le è stato diagnosticato ? (intendo il doc).
Per quanto riguarda l'oggetto dell'ossessione (essere depresso), è un pensiero che non ha senso discutere a livello informativo, anche perché "esser depressi" esiste nella sua mente come preoccupazione, quindi parlare della depressione e delle sue cause c'entra poco.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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Utente
Utente
Grazie per la risposta. ..il test dottore era per la predisposizione alla depressione
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.6k 993 248
Gentile utente,

Non è la sua diagnosi, e comunque la predisposizione si ricava attualmente da notizie sulla storia personale e familiare, senza ricorrere a test genetici che peraltro non direbbero di più.
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Utente
Utente
Sinceramente dottore mia madre ha avuto questo problema dopo il parto di mia sorella (quindi dice lo psicologo ironicamente DATO CHE SONO UN UOMO NON NE AVRÒ DI QUESTI PROBLEMI) e che tale forma di depressione è abbastanza diffusa...in ogni caso lo specialista mi parla sempre di PAURA DI FARE LA STESSA FINE DI MIA MADRE
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.6k 993 248
Gentile utente,

Non deve cercare rassicurazione su un pensiero ossessivo, questo alimenta l'ossessione. Ragionare su un contenuto ossessivo significa volerlo risolvere razionalmente, ma razionalmente si riesce semplicemente a complicare dei dubbi o a ripeterseli senza uscirne. L'uscita dalle ossessioni non sta nel trovare una risposta soddisfacente o rassicurante, ma nell'oscurarle o bloccarle sul nascere, e a questo servono le cure, psicoterapiche o farmacologiche che siano.
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Utente
Utente
Ora lo so dottore che bisogna ignorarle e questo grazie alla terapia breve strategica di Nardone. ..i picchi di ansia sono QUASIi scomparsi...ma i pensieri ci sono sempre...eppure ho consultato vari specialisti ma a volte ho paura che SI SONO SBAGLIATI perché la mia non è ansia ma depressione (ma allo stesso tempo però mi dico: è impossibile che sono tutti incompetenti allora ecco che è il DOC che mi prende per il c...)
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.6k 993 248
Gentile utente,

Sì, questo principio però non è solo della breve strategica, è un principio generale di gestione del doc. Non sempre (anzi quasi mai) è possibile farlo in autogestione, è più facile nelle forme selettive e che non durano da molto.
Non è che "bisogna ignorarle", questo è il risultato. Se lo si riuscisse a fare da solo non ci sarebbe automaticamente il disturbo. La psicoterapia insegna come reagire in maniera antiossessiva alle paure, o semplicemente sollecita reazioni antiossessive che non siano quelle "logiche" suggerite dall'ossessione.
Al momento sembra che questa ossessione in lei sia sempre presente, tanto che è qui a scriverne e a porsi domande che non sono vie d'uscita, tipo appunto "è impossibile che sono tutti incompetenti allora ecco che è il DOC che mi prende per il c."., perché da questo dubbio non si esce con una funzione di elaborazione razionale, si esce con una funzione di "posizione operativa". Al cervello non importa la certezza, opera sulla probabilità che è un concetto astratto, corrispondente ad un giudizio sintetico di esperienza e logica, sempre attraverso un'indefinizione residua, considerata accettabile.
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Utente
Utente
Dottore fare 2 psicoterapie insieme (una settimana BREVE STRATEGICA e una settimana PSICOANALITICA/FREUDIANA ) è controproducente? ??
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Non si possono fare due psicoterapie contemporaneamente.

Non aumenta la possibilità di miglioramento.

https://wa.me/3908251881139
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Utente
Utente
Credevo che agendo sia dal punto di vista piu' comportamentale (con la breve strategica) e con quella più cognitiva (freudiana/psicoanalisi) poteva essere migliore. ..
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.6k 993 248
Gentile utente,

La psicoterapia cognitiva non c'entra con la psicanalisi. La psicanalisi è una teoria non basata su concetti biologici e non dotata di un insieme di dati sperimentali in merito ai suoi effetti sulle malattie mentali.
Il punto è che però non spetta a Lei ragionare su cosa fare, le indicazioni le fornisce e le spiega il medico.
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Utente
Utente
Ma infatti mi sono informato e li si parlava tanto dell' interpretazione dei sogni...
Io credevo che TUTTE le psicoterapie NON SI BASAVANO SU CONCETTI BIOLOGICI ma solo su problematiche mentali (capisce cosa intendo?) che lo psicologo ti aiuta a CAPIRE...
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Utente
Utente
Dottor Pacini poi lei ha detto che la predisposizione si ricava dalla storia familiare. ..quindi positiva dato che mia mamma ha avuto questo problema dopo la nascita di mia sorella minore. ..forse non c'è stato ancora l'evento che può scatenare la mia predisposizione e quindi mi fa stare in pensiero che ne so per un lutto o qualcosa di simile...
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Utente
Utente
Dottor Pacini un ultima cosa; lei ha scritto. ..Non sempre (anzi quasi mai) è possibile farlo in autogestione, è più facile nelle forme selettive e che non durano da molto... lei si riferisce al fatto che sto facendo ssolo psicoterapia senza una cura farmacologica oppure si riferiva al fatto di risolvere il disturbo da soli senza l' aiuto di nessun specialista!?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.6k 993 248
Gentile utente,

No, le psicoterapie si basano su tecniche biologicamente attive. Le interpretazioni sono l'ultima cosa che interessa nelle cure, per prima cosa interessa che siano misurabili e che riducano i sintomi, o subito o nel tempo.
Il concetto di mentale, se non indica l'espressione del funzionamento di un organo, è appunto uno di quei concetti non-biologici di cui parlavo.
"Capire" è utile per curarsi al meglio anche coi propri mezzi (medicine, psicoterapia), ma non da soli. Capire invece non significa "sbloccare" il disturbo, e soprattutto non sempre ci sono cose da capire oltre i meccanismi del disturbo stesso, che non sono spiegazioni psicologiche ma meccanismi cerebrali.
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Utente
Utente
La psicoterapia mi ha aiutato tanto infatti i livelli di ansia forte sono diminuiti grazie agli esercizi che all- inizio credevo lo specialista fosse pazzo ( del tipo pensare 30 minuti al giorno alle cose che penso e ke più mi fanno paura)...ora però devo capire il meccanismo di bloccare questi pensieri (dottore sono 4 mesi che faccio psicoterapia e ho fatto 7 sedute quindi devo essere ancge consapevole che questo disturbo delle ossessioni non lo si risolve subito...
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.6k 993 248
" ( del tipo pensare 30 minuti al giorno alle cose che penso e ke più mi fanno paura)."

Sì, infatti. Questo è un esercizio efficace se riesce ad accettare di farlo senza porsi troppi problemi. E' un meccanismo che produce una maggiore capacità spontanea di bloccare i pensieri, o li fa emergere meno spesso in partenza.
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Utente
Utente
Quindi dottore è inutile continuare a parlare di eredità?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.6k 993 248
Controproducente