Depressione unipolare o bipolare?

Buonasera, avrei bisogno di un consiglio. Ho 30 anni, da 5 mi è stata diagnosticata la depressione bipolare. La curo con depakin 500 mg al giorno e periodicamente con l'antidepressivo (ne ho provato diversi, ma sempre appartenenti agli SNRI).
Dai 16 ai 19 anni sono stata bulimica, dopo una psicoterapia di un anno ho risolto il problema alimentare ma sono iniziati i periodi di alti e bassi, che non mi hanno permesso di capire cosa volessi fare della mia vita, dove andare. Ho tentato mille strade, terapia yunghiana, cognitivo comportamentale, e poi ho deciso per i farmaci. Ammetto che nei momenti di benessere non ho seguito bene la cura e ogni volta tornavo dal mio neurologo con la coda tra le gambe a dirgli che non avrei più commesso l'errore di smettere. A settembre, nell'ultima visita, gli ho detto che mi sentivo strana e che conoscendomi stavo per entrare in depressione. Lui mi ha detto che sicuramente è il fatto che in questo periodo sono insoddisfatta, non sto bene dove vivo, avrei bisogno di stimoli. NeNonostante ciò, ha mantenuto solo lo stabilizzatore d'umore. Dopo mesi di depressione, ho deciso di provare un nuovo medico ma è stato un fallimento. A livello umano mi sono trovata malissimo, di conseguenza non ci tornerò e non ho accettato il suo consiglio di integrare il Lamictal, per quanto io sia consapevole che la cura non mi vada bene. Non traggo benefici da questo farmaco ed inoltre non sono molto convinta della diagnosi. Sono cosciente di avere un problema, non sto bene, sono apatica, non provo emozioni né interessi. E questa condizione purtroppo è una costante da diversi anni. In realtà ritengo di avere un problema distimico. Vorrei solo capire cos'ho definitivamente e lottare per guarire. I periodi positivi li ho avuti solo sotto antidepressivo, ma sia il mio vecchio psichiatra che l'ultimo, hanno detto che non si dovrebbe usare nel mio caso.
In tutto ciò c'è da dire che la mia mente ancora ha difficoltà ad accettare la dipendenza da farmaco, ma se solo qualcuno mi spiegasse per bene di cosa ho bisogno, non sarei così restia. Lo sono perché da anni vado a tentativi e continuo a soffrire profondamente. Ho bisogno di aiuto e non so più che strada intraprendere. Sono entrata in mille forum, ho letto testi interi sulla depressione, su quella bipolare e non...Le terapie mi hanno fatto analizzare l'infanzia in modo esagerato, facendomi ricordare cose che forse avrei dovuto rimuovere. Ho superato anche questi traumi, ma sono diventata una persona insicura, esageratamente sensibile, triste e malinconica. Ma sempre speranzosa che qualcosa possa cambiare, che la mia vita possa migliorare, e che l'energia che sto reprimendo dentro prima o poi verrà fuori...ma è come se aspettassi una illuminazione che da più di dieci anni non arriva. Guardo le vite degli altri e mi sembrano tutte più belle della mia...vorrei semplicemente iniziare a vivere. Non posso continuare a vivere di rimpianti. Grazie
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Dr. Mario Savino Psichiatra 1.3k 75 10
Gentilissima
è probabile che si tratti di una depressione, un disturbo dell'umore, dello "spettro bipolare": non necessariamente una forma "maggiore" ma sicuramente in grado di inficiare il suo stile di vita. Lei non è dipendente dai farmaci, o perlomeno lo è quanto può esserlo del cibo, dell'aria etc. La verità è che la depressione bipolare VA CURATA, il rischio è che le fasi depressive si aggravino o diventino più lunghe o più frequenti (per non parlare dei problemi secondari all'instabilità).

Il nostro cervello riconosce bene la depressione, al contrario l'ipertimia e la ipomania sono piacevoli e si vivono come un "recupero" dalla fase depressiva.

Si curi, davvero, stabilizzatori dell'umore ed il minimo indispensabile di antidepressivi.

PS ha usato anche il Litio?


MS

Mario Savino
medico
Specialista in Psichiatria

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentile dottor Savino,
La ringrazio per la sua tempestiva risposta.
No, non mi è mai stato prescritto. Ma quindi anche lei ritiene che il mio sia un disturbo bipolare? Mi creda, ho voglia di curarmi, decisamente.
Non sono mai stata così lucida come in questo periodo, consapevole del fatto che sicuramente il contesto in cui vivo non mi aiuta ma che con questa testa starei male in qualsiasi altro posto, e soprattutto non sono in grado di fare niente. Il depakin pare non abbia avuto particolari benefici. Sono stanca di andare a tentativi anche coi medici...non so se andare dal mio psichiatra che mi segue dal 2009 e dirgli che non sto bene, o se provare un altro medico, nonostante la delusione del mio ultimo tentativo. Grazie ancora.
[#3]
dopo
Utente
Utente
Buonasera,
Mi ritrovo a distanza di un anno e mezzo a consultare nuovamente questo ed altri siti alla ricerca disperata di una soluzione. Dal mio ultimo intervento, ho contattato un altro specialista. Mi è stato prescritto il Lamictal. Lo assumo regolarmente dal gennaio 2014 (50 mg al mattino e 75 la sera). Da circa 4 mesi il mio umore ha iniziato ad essere nuovamente altalenante. Ne ho parlato col mio medico ma non riesco forse a spiegargli il mio stato d'animo. Da profana penso sia il caso di provare un altro stabilizzatore, visto che sia il depakin che il lamictal sono riusciti a rendermi stabile per poco più di un anno.
Ovviamente non voglio sostituire il parere di uno specialista, ecco perché vorrei avere un altro consulto. Arrivo sempre a questo circolo vizioso in cui penso che forse il disturbo bipolare di tipo II non sia il mio disturbo, ma leggendo gli articoli da voi scritti a riguardo, mi rendo conto che così non è e che anzi mi rispecchia a pieno.
Gli anni passano, quest'anno compirò 32 anni e ancora non ho trovato il modo di reagire per far funzionare la mia vita in maniera costante.
Sono incatenata in un turbine di pensieri confusi e contrastanti, non riesco a concentrarmi, la mia vita sociale è compromessa e vivo in un contesto lavorativo e sociale che vorrei riuscire a cambiare o ad accettare da anni ma periodicamente crollo in questo vicolo cieco che non mi permette di avere la lucidità adatta per fare una scelta, che sia essa lavorativa o di svago. E' frustrante non potersi fidare di se stessi. So che non si possono avere informazioni private tramite un post pubblico, ma il mio intervento mira ad avere una soluzione pratica per agire al più presto, ossia sapere se in Sardegna ci sia uno specialista di vostra fiducia o se sia possibile prenotare una visita presso il Suo centro (mi rivolgo in questo caso a Lei dottor Savino che gentilmente rispose al mio precedente consulto).
Contatterò tramite mail il suo studio, nell'attesa spero lei possa dirmi qualche parola di conforto e darmi qualche consiglio sul da farsi.
Grazie di cuore.
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