Paura e perdita di controllo

Gentile Dottori,
sono in cura dal 7 dicembre con prima Levopraid e poi Cipralex (8gtt al giorno) dopo la prima colazione.
I miei attacchi di panico sono iniziati senza alcuna motivazione, ma avevo una terribile paura di restare incinta, pur usando la pillola anticoncezionale da 4 anni e non avendo rapporti con il mio compagno.
Purtroppo però ho visto dei miglioramenti dopo l'assunzione di questo farmaco solo per quanto riguarda gli attacchi di panico, nel senso che durano molto meno e sono molto più rari rispetto ai mesi di settembre, ottobre e novembre (che avvenivano quasi tutti i giorni).
Quello che mi spaventa è che mi fisso su cose che non esistono (per esempio che il mio compagno abbia con me rapporti mentre dormo), quando so di potermi assolutamente fidare di lui, ma purtroppo questo macigno che la mia testa crea ogni tanto è parecchio pesante da sopportare.
Io e il mio compagno abbiamo davvero uno splendido e duraturo rapporto, che mi dispiacerebbe rovinare per le inutili paure che crea la mia testa, di cui sono molto consapevole ma che purtroppo non riesco a controllare.
Cosa mi consigliate di fare? Mi piacerebbe poter vivere serenamente la mia storia senza paure inutili, dato che penso la pillola anticoncezionale, se presa correttamente assicura un'efficacia del 100%:
Grazie di cuore e un caro saluto
[#1]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

Per quanto concerne il controllo dei fenomeni ossessivi il cipralex è sottodosato a 8 gocce.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#2]
dopo
Attivo dal 2013 al 2015
Ex utente
Si, ma la mia dottoressa aveva pensato di iniziare con 8 gocce dato il mio peso.
Lei pensa che prima o poi passeranno queste paure inutili? e soprattutto,perchè mai sono arrivate queste paure?
Grazie di cuore

[#3]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

Sono domande fini a se stesse. Le risposte sono ovvie e sono a monte delle domande. Produce questo tipo di domande come eco delle cose che già sa.
[#4]
dopo
Attivo dal 2013 al 2015
Ex utente
Gentile Dottore,
La ringrazio molto per la gentile risposta, che però purtroppo non ho ben capito.
Potrebbe rispiegarmelo?
Grazie di cuore
[#5]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

Sono domande a vuoto perché se hanno una risposta è quella che già sa. Io mi chiedo: domani potrebbe piovere ? Evidentemente me lo chiedo perché penso che potrebbe piovere, esiste questa possibilità. Oppure vedo il sole e mi chiedo: e se poi piovesse ? Domanda che nasce dal fatto che so che c'è il sole, ma mi viene un dubbio che possa piovere, perché ovviamente lo ritengo in generale possibile. Non c'è risposta in uscita da queste domande, sono solo completamenti automatici di un pensiero che già c'è a monte. Anche se vedo piovere e dico: smetterà di piovere ? E quando ? E' solo un'eco del fatto che per il momento non smette e che ovviamente penso che potrebbe smettere, innescato dal fatto che vorrei che smettesse subito, o comunque saperlo prima per tranquilizzarmi.
Sono "punti morti", vicoli cieci. Non vanno trattate come domande ma come sintomi.