Schizofrenia?

Buongiorno, sono una studentessa di lettere e filosofia, vivo con una ragazza pugliese da circa 3 anni e il suo comportamento negli ultimi mesi ha cominciato a preoccuparmi. Di discorsi "strani" ne ho sentiti tanti, fin dall'inizio della nostra convivenza, ma ingenuamente pensavo che fosse solo un suo bizzarro modo per fare colpo ed entrare nelle mie simpatie. Sosteneva di essere sensitiva e di essere in contatto con le anime dei defunti, con i santi e con la Vergine Maria. Ora però negli ultimi tempi, dal mese di settembre per la precisione, la sento spesso parlare da sola e urlare nel cuore della notte, cose tipo "fuori!" oppure "basta!". Quando siamo entrambe nella stessa stanza si controlla un po' di più ma osservandola di sottecchi noto continuamente le sue espressioni facciali, sembra sempre che sia disgustata, contrariata, a volte afflitta e sofferente, gli occhi vagano senza posarsi su nulla di reale, come se stesse ascoltando un discorso immaginario e in più scuote la testa come a dire "no, no". Potrebbe trattarsi di schizofrenia? Ho la certezza che nessuno dei suo familiari si sia mai preoccupato della sua situazione, al contrario, avallano la teoria dei poteri extrasensoriali. Cosa si può fare per lei in un contesto in cui nessuno sembra rendersi conto che forse questa ragazza ha bisogno di aiuto? La sento girare inquieta e parlare fino a notte fonda, la mattina chiaramente recupera il sonno perso ma quando si sveglia ricomincia tutto da capo. Io fingo di non vedere né sentire ma quando raccolgo le sue confidenze su queste visioni di spiriti e fantasmi non so mai se dirle esplicitamente che penso abbia un problema mentale. Faccio male? Grazie.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
Forse sarebbe il caso di informare la famiglia, anche se dovessero avallare i "poteri extrasensoriali" comunque dovrebbero prendere conoscenza del fatto che la ragazza potrebbe non stare bene.

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dopo
Utente
Utente
Sono stati già contattati e proprio in quell'occasione ho avuto modo di capire che non hanno il giusto approccio alla questione e che non prenderanno gli adeguati provvedimenti. Probabilmente non abiteremo insieme ancora per lungo tempo ma nel frattempo qual è il giusto modo di rapportarsi con una persona con questo disturbo? Cerco di stabilire un contatto in ogni modo perché penso che potrebbe aiutarla a distogliere l'attenzione dalle voci, dalle percezioni e quant'altro ma ho come l'impressione che per lei le cose importanti non siano quelle del mondo reale. Un momento prima siamo sul divano insieme oppure a tavola, l'attimo dopo è in bagno a parlare da sola. Le uniche persone con cui intrattiene conversazioni spontanee e interessate sono quelle che la chiamano per farsi dire "le voci mi hanno detto che devi fare questo e quello"...quelle insomma che la considerano una consulente spirituale. Paradossalmente sono gli unici momenti della giornata in cui sembra essere a suo agio e recuperare un po' di lucidità, nonostante gli argomenti trattati. Continuo a far finta di niente oppure no? Provare a smontare queste sue "fantasie" potrebbe mandarla in confusione e peggiorare la situazione? E' una brava ragazza ma non ha alle spalle una famiglia che la indirizzi verso la giusta soluzione e al tempo stesso è talmente immersa in questa situazione da non capire che solo lei può fare qualcosa per stessa perché tutti quelli che hanno dei vincoli di parentela con lei hanno deciso che va bene così. Grazie.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
Dovrebbe evitare di intervenire sui contenuti.