Bugiardo compulsivo cosciente del problema

Buongiorno
Mi rivolgo a Voi in qualità di compagna di un bugiardo compulsivo. La nostra storia è nata a distanza, del problema mi sono resa conto dopo poco dall'inizio della nostra convivenza. Le bugie che dice sono sciocche, apparentemente senza motivazione. Il meccanismo che fa scattare la bugia è stato sviluppato per sfuggire al rigido controllo della famiglia di origine e, in particolare, del padre. La bugia scatta automaticamente quando gli viene fatta una domanda diretta "dove sei?" e risponde un luogo per l'altro per non dare spiegazioni, oppure "cosa hai comprato al supermercato?" e omette di dire che ha comprato la cioccolata perchè è un prodotto che non era presente sulla lista della spesa e non vuole giustificarne la scelta dell'acquisto. In pratica, mente per non dare spiegazioni, per non doversi giustificare, per evitare l'eventuale contraddittorio, esattamente l'atteggiamento che ha avuto per una vita con il padre che da poco è deceduto.
Per il resto posso aggiungere che ha un senso esagerato della privacy, i suoi spazi non possono essere invasi altrimenti scatta un meccanismo aggressivo di autodifesa.
Le mie domande sono : a chi dobbiamo rivolgerci, ad uno psichiatra, uno psicologo o ad uno psicoterapeuta? Un bugiardo compulsivo, se davvero motivato al cambiamento, può migliorare questo suo atteggiamento? Ha senso avere una relazione con un bugiardo cronico oppure è una relazione senza speranza fatta solo di bugie?
Vi ringrazio in anticipo,
Sarah
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Dr. Stefano Garbolino Psichiatra, Psicoterapeuta, Sessuologo 2.5k 36 2
Gentile utente,

posto che la motivazione ad un eventuale trattamento deve nascere dal diretto interessato, credo occorra distinguere se tali aspetti hanno a che fare con un "trauma" legato a qualche evento specifico oppure si ascrive a qualcosa di diverso.

Ritengo che sarebbe opportuna una diretta conoscenza del soggetto, eventualmente escludenti patologie sottosoglia: nel merito potrebbe essere opportuna una valutazione psichiatrica.

Successivamente si potrebbe ipotizzare l'eventuale trattamento.

Cordialmente
www.psichiatriasessuologia.com