Ripristino sonno fisiologico. interazione valium-melatonina

Buon pomeriggio.
A seguito di dolore cronico constato essere di origine endometriosica e del fatto che esso impediva l'addormentamento e induceva a risvegli per nicturia ho usato in questi mesi (da questa primavera e anchr in precedenza lo scorso anno con una pausa di pochi mesi) uso di benzodiazepine per dormire (quest'estate lyrica e rivotril, accoppiata non appropriata ma impropria dettata dal fatto che l. Non era sufficiente e le crisi di dolore sono state svariate).
Ora, dopo tanti mesi di pillola ormonale, sto leggermente meglio e riesco a mettermi a letto senza dolori seppur mi alzi qualche volta per nicturia indotta dall'endo. Sto usando valium e vorrei scalarlo e abbandonarlo. Partendo da 25gocce sono passata poi a 23 che a volte sembravano sufficienti per farmi addormentare, a volte no, sono poi passata a 21 e in seguito a 20 gocce accostando 1mg di melatonina pura. Ho agito così perché vorrei davvero sospendere l'uso di benzodiazepine e il solo valium non detrrmina sonno alle dosi inferiori, ma so/ho notato che la melatonina aumenta l'effetto del v. Ora mi chiedo se non riesco ad addormentarmi in quanto ho ritmi circadiani deteriorati e capacità di addormentarmi da me assente e lo scalaggio del v. non sembra funzionare per il meglio come comportarsi? È logico far utilizzo di melatonina in abbinamento durante lo scalaggio?
Fin ora mi sono rivolta al mio medico di base che non mi ha dato consigli illuminanti, se volessi un parere più attendibile e um programma altrettanto attendibile dovrei preferibilmente rivolgermi a un neurofisiopatologo del sonno o a uno psichiatra? Non soffro d'ansia, non ho problemi altri al di fuori del l'incapacità di addormentarmi e purtroppo della necessità di interrompere il mio sonno x nicturia evocata dal dolore dell'endo.
Fra 2-3mesi sarò operata per rimuovere i vari siti di endometriosi (sono im fase di valutazione, ma propendo per questa opzione) sperando così di risolvere totalmente il problema epperò un mese prima dell'operazione dovrò sospendere la pillola (ciò mi fa temere nuovi peggioramenti e ripercussioni ulteriori sul sonno dovute al dolore se dovesse aumentare in intensità o costanza). Naturalmente il desiderio di interrompere le benzodiazepine è per la scarsa qualità della veglia, il rimbambimento e il deterioramento delle mie facoltà di concentrazione e apprendimento che implicano il limitarsi nelle proprie funzioni e compiti.
So che b. A < emivita inducono > dipendenza... questo non mi aggrada, ma vorrei dei suggerimenti su come migliorare il mio sonno, su chi consultare e sulle tempistiche di recupero previste dopo molti mesi con ritmi sconquassati del sonno e di uso di farmaci nonché su ciò che a parer vostro è preferibile allo stato attuale per una buona veglia. Purtroppo so che la m. Può aggravare malattie autoimmuni seppure il ginecologo con cui ho parlato ieri non ha evidenziato questo problema e mi rassicurato rispetto alla possibilità di assunzione.
Grazie
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Il dolore somatico è un altro dei sintomi che caratterizza il suo sonno disturbato.

In questo caso il parere di uno psichiatra può essere utile per una valutazione ed un trattamento.

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dopo
Utente
Utente
Lo so purtroppo, ma non credo esistano farmaci efficaci privi di effetti collaterali/interazioni con la pillola x evitare dolore e leggera nicturia e spero l'intervento si dimostri la soluzione erfinitiva. Avevo provato, in accordo col medico di base, il laroxyl a basso dosaggio ma ha determinato un incremento esagerato dell'appetito, stordimento ecc. Io nuovi problemi non li tollero in questo periodo. La realtà dei fatti è che preferirei riuscire ad addormentarmi naturalmente seppure necessiti di alzarmi per andare in bagno qualche volta e finché sono risvegli di pochi minuti il sonno non è colpito in modo devastante (diverso è quando i dolore tiene sveglia ore). Sinceramente sono fiduciosa che questo periodo buono senza forti crisi di dolore possa durare e permettermi di ridurre i farmaci ed è buono anche in funzione della mia alimentazione alla quale l'infiammazione è suscettibile.
La mia domanda sulla melatonina come la ritiene?
Perché psichiatra e non neurofisioptyologo del sonno? Vorrei sapere quali differenze in competenza hanno le due figure per non sbagliare.
Grazie
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Pare che il suo disturbo sia maggiormente secondario alla sintomatologia dolorosa, per cui lo psichiatra ha maggiori competenze su tale tipo di trattamento.

Il laroxyl ha indicazione nel dolore da cefalea non nel dolore diffuso, quindi il tentativo è stato completamente inutile.

Lo psichiatra potrà eventualmente decidere se far valutare la sua condizione presso un centro specializzato in disturbi del sonno.
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dopo
Utente
Utente
Al momento attuale il disturbo è relativo all'incapacità del mio cervello di addormentarsi autonomamente in seguito all'uso delle benzodiazepine oltre che alla distruzione di ritmi circadiani. Ora i dolori sono davvero contenuti, non si presentano in modo costante ma dopo tot ore dal riempimento della vescica e anche gli altri dolori dell'endo evocati altrove sono accennatissimi; questo grazie alla terapia ormonale, sebbene rimanga purtroppo "scomoda" la circostanza in cui dovrò sospenderla un mese prima dell'intervento per ridurre rischi di trombosi (e star di nuovo peggio non mi aggrada dato che ci son voluti 6 mesi per sentire i benefici del trattamento ormonale).
Il laroxyl aumenta la soia del dolore a detta dei medici anche per condizioni altre dalla cefalea, tanto che un tempo mi fu utile (quando ancora non usavo la pilola e mi fu scorrettamente diagnosticata cistite interstiziale ed ero a uno stadio "iniziale") per un periodo, poi i dolori esordirono più prepotentemente e da lì cominciò il tunnel del "vai a capire cosa sta succedendo e cosa è utile" ecc. Tunnel in cui non ho avuto corrette guide, l'endometriosi profonda purtroppo sembra essere di difficile diagnosi/conoscenza ecc... ahimè.
Ad oggi con la pillola presa di continuo per endometriosi e la dipendenza acquisita per il valium o fac simili benzodiazepine per addormentarmi il laroxyl è un'opzione non "sicura" per interazioni possibili. Di sicuro non conosco tutte le opzioni farmacologiche idonee o alternative sebbene ciò che ora desidero più di ogni altra cosa è avere piena lucidità mentale. Oggi ho prenotato una visita da un neurofisiopatologo del sonno essendoci nella mia città tale specialista. Anch'esso non ha competenze sviluppate nella conoscenza di questi farmaci ad ampio spettro? Potrebbe avere un surplus di conoscenze per aiutarmi nella presente/futura sospensione di ogni cosa, presumo. Non posso permettermi di fare doppia visita da neuro. e psichiatra (anche perché ahimè ho già affrontato molte spese sanitarie).
La ringrazio
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dopo
Utente
Utente
Perdoni lo strafalcione ortografico "soglia".
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Esistono diversi presidi farmacologici che agiscono in modo appropriato sulla sintomatologia dolorosa.

Non saprei dirle se lo specialista che consulta ha la possibilità di indicarle un trattamento.

Lo psichiatra certamente ha diversi strumenti per poter valutare la situazione e può rivolgersi ad un servizio pubblico che eroga prestazioni al solo costo del ticket.
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dopo
Utente
Utente
Va bene, terrò conto di quanto mi ha detto sebbene il dolore non sia al momento attuale il motivo fondante dell'insonnia. Valuterò la possibilità di una visita tramite il SSN.
Cordiali saluti
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