Senso di vergogna, inferiorità e timore degli altri

Buonasera gentili dottori, sono un ragazzo di 27 anni, e vivo la mia vita nella costante paura del mondo. Ogni volta che parlo con le persone non riesco a mantenere lo sguardo, contatto oculare, e la voce con cui parlo non è la mia, è stridula ed insicura come se avessi paura di parlare. Ogni volta che esprimo la mia opinione sembra la conversazione di un bambino di 10 anni perché ho paura di apparire "intelligente e maturo" ho sempre paura di non essere creduto, di dire una cosa sbagliata o stupida. Desidero tanto avere delle conversazioni da persone gtande e matura ma non riesco perché credo sempre di essere inferiore agli altri e più stupido, come se io non fossi all altezza di poteri permettere di fare certi discorsi, come se io nn fossi all altezza della considerazione degli altri. Parlo sempre molto velocemente, come un bimbo e penso che sia per via dell ansia che ho OGNI volta che apro bocca, infatti non ho mai fame e ho sempre mal di stomaco per colpa della mia ansia quando dialogo. Ogni tanto sento una forte depressione, senso di vuoto e pianto quando realizzò il disagio che ho, perché vorrei con tutto il cuore avere relazioni appaganti con la gente ma qualcosa,un "muro" mi impedisce di farlo. Da piccolo eppure non ero così, ma ho sempre avuto genitori molto critici nei miei confronti e sono stato per 5-6 anni vittima di bullismo psicologico e fisico da parte dei compagni delle superiori, tornavo a casa ogni giorno con l angoscia e la voglia di piangere ma non potevo perché non volevo che i miei lo sapessero. Non riesco a guardare negli occhi nemmeno mio padre è più i miei patenti, mentre da piccolo in famiglia ero molto presente e scherzavo con tutto i parenti. Ormai mi sono convinto di valere poco, di non essere all altezza di meritarmi l amore degli altri e di essere una persona insignificante..
Vorrei riuscire tanto a parlare con tutti in modo piacevole e gratificante ma non ci riesco perché non so mai cosa dire né rispondere finendo così la conversazione quasi subito rimanendomi un senso di ansia e peso sullo stomaco finendo poi per peggiorare perché mi dispiace di essere così...
Cordiali saluti gentili dottori
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Dr. Giovanni Portuesi Psichiatra, Psicoterapeuta 622 37 1
Difficile dare un aiuto " per posta " ai problemi di cui ci parla. Le segnalerei dei punti essenziali sui quali varrebbe la pena riflettere
I problemi di cui parla hanno una marcata componente relazionale ,apppare quindi sensato pensare a una psicoterapia con una certa frequenza di sedute con un terapeuta preparato.
Per i sintomi depressivi, che magari possono peggiorare il suo senso di inadaguatezza puo' essere utile un antidepressivo. Le segnalo che la paroxetina ha una indicazione per la cosidetta fobia sociale. Chiaramente diagnosi e terapia possono essere fatte solo in una visita medica.
E' possibile che lei si senta piu' a suo agio nello scrivere che nel parlare. Veda se puo' trovare interessante scrivere a qualche amico o amica

Dr Giovanni Portuesi

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dopo
Utente
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La ringrazio dottore per la risposta, si scrivere non mi crea alcun disagio, parlare al telefono e dialogare con sconosciuti invece è difficile.
Ho paura di avere un disturbo da cui non posso guarire, mi sono fissato di essere ormai irreparabile e che non riuscirò mai a guarire riuscendo ad essere la persona che desidero.
Da piccolo ricordo che ero un bambino normale, sorridevo ed ero sempre in compagnia con i bambini, giocavo e socializzavo. Sono sempre stato un bambino di bassa statura e ho sempre dimostrato fisicamente meno anni di quanti ne avevo, infatti alle superiori ero basso e sembravo avere l età di un bambino delle medie fisicamente, sono stato quindi preso in giro e maltrattato perché non potévo difendermi e io rispondevo lo stesso ai bulli con offese aggravando così la situazione.
Oggi sono un ragazzo di statura normale perché poi sono cresciuto. Non ho il coraggio di farmi aiutare e non so perché.. Ho paura di essere una delusione per i miei, e ho paura di avere qualcosa di grave che non puo essere risolto...
Cordiali saluti dottore

Il bullismo comprende una serie di comportamenti violenti intenzionali di tipo fisico o verbale ripetuti nel tempo nei confronti di una determinata persona. Si può manifestare anche in modo virtuale online e sui social network (cyberbullismo).

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