Sentirsi in trappola a casa propria

Buongiorno

Sono una studentessa universitaria di 20 anni.
Sono una ragazza molto ambiziosa che ha 3.000 idee al giorno e che forse pensa un pò troppo.
Già dalle elementari soffrivo di piccoli attacchi d'ansia, sentivo una forte nausea e mi veniva da piangere, morale della favola mi facevo venire a prendere anticipatamente dai miei genitori.
Ad ogni modo, alle medie il problema non si è più ripresentato, fino a quando il primo anno di liceo dopo aver subito diversi episodi di bullismo ho ricominciato a sentirmi insicura e ansiosa (nei limiti del normale)
Quando avevo 14 anni durante una gita in barca a Malta mi è capitato di vomitare (nemmeno poco) a causa del mare mosso.
Ora direte, nulla di strano (il che è vero, non c'è nulla di anormale nel vomitare quando vieni sballottato da una parte all'altra in una barchetta) ma questa cosa mi destabilizzò.
Mi sono vergognata moltissimo (ancora oggi non so il perchè) nel vedere tutte quelle persone che mi guardavano e mi compativano.
Di lì fino alla fine della vacanza non ho quasi toccato cibo, ogni volta che uscivo avevo il groppo alla gola e mi veniva difficile anche deglutire, questo continuava anche dopo essere tornata a casa mia, non volevo uscire per nessuna ragione al mondo.
Poi, dopo aver conosciuto il mio attuale ragazzo qualche anno dopo è magicamente svanito tutto.
Adesso a distanza di 4 anni sono ricomparsi questi sintomi: tachicardia, extrasistole (anche piuttosto frequente), difficoltà nella deglutizione, nausea e anche forti conati di vomito (sporadicamente)
Grazie a Dio sono una tipa determinata che non vuole finire chiusa in casa sua per il resto dei suoi giorni, ma a volte è davvero difficile fare le piccole azioni quotidiane.
Mi sento triste, apatica (nonostante le cose nella mia vita vadano quasi quasi per il verso giusto) passo le ore sul divano, poi mi alzo provo a fare qualcosa e poi sono di nuovo "stanca" e mi rimetto giù.
Non so cosa fare...mi sento in una "dolce trappola" qui a casa mia perchè ci sto bene ma anche male.
Cosa mi consigliate di fare?

Grazie mille per l'attenzione.
[#1]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.2k 1k 63
Sarebbe utile una valutazione psichiatrica per l'inquadramento ed il trattamento dei suoi sintomi attuali.

Dr. F. S. Ruggiero

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