Io e il sonno

Salve ho 23 anni, la mia psicologa che mi segue da qualche mese mi ha detro di rivolgermi per un aiuto ad un neuropsichiatra infantile. Vi spiego: nel mese di aprile dopo un periodo di stress una notte non mi prendeva sonno mi sentivo il sangue che non arrivava al cervello, scappai dalla guardia medica avevo la pressione molto bassa, quando tornai a casa, mi misi al letto chiudevo gli occhi e mi sentivo come se svenissi nel sonno, ero cosciente avevo paura che stavo per morire e per sentirmi viva muovevo le dita dei piedi per scrollarmi e svegliarmi. Capitò quella mattina e la sera seguente poi non più.. ma iniziò il calvario, mille visite, mille analisi, tac risonanze all encefalo nulla sana come un pesce tranne che uno strabismo latente mai curato (che sto curando). Comincia a diventare ipocondriaca, piango spesso, tutti i giorni guro su google per conoscere che malattia posso avere e ne trovo TANTE, TROPPE e ni convinco di averle tutte. A vokte guido e mi perde perchè la mia testa pensa alle malattie, tumori, sedie a rotella ecc ecc.. finchè 2 sere fa capitò di nuovo quel problema nel sonno, mi ero svegliata alle 3 e stavo provando ad addormentarmi ero tanto stamca e di nuovo chiusi gli occji e mi sentivo la nausea come se stessi svenendo,poi però crollai nel sonno e la mattina quasi non ricordavo l episodio ma solo l'intensità della nausea. Sono crisi di panico? O è qualche problema ben più serio?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Che senso ha reinserire lo stesso consulto identico ?

Le è stato già indicato di rivolgersi ad un medico, non si sa perché per persone sotto i 18 anni visto che ne ha 23, ci sono psichiatri per adulti.
Mi pare logico che le sia stato riferito visto il tipo di quadro che descrive.

La domanda finale su cui evidentemente vuole una risposta alla lettera non ha senso, è una domanda connaturata al tipo di disturbo che ha. Altrimenti non classificherebbe l'aspetto psichiatrico come "non serio", questo significa solo che per lei esiste la preoccupazione di avere qualcosa di corporeo, e questo le fa dubitare di dover intervenire sulla parte psichiatrica.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
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