Ansia o schizofrenia

Buongiorno cari dottori, inizio con l'augurarvi buon anno e ringraziandovi per la vostra costante disponibilità. Vorrei porvi questo mio problema che ormai mi affligge dai primi di novembre. Fin dalla tenera età sono sempre stato ipocondriaco, ricordo un periodo in cui mi mettevo spesso la mano sul cuore per vedere se batteva, oppure controllavo sempre il mio battito di ciglio (non so per quale motivo), comunque sono sempre stato molto attento al mio corpo. Dopo aver temuto di essere affetto dalle più svariate malattie nel corso degli anni (tumori, sla, sm, imminente infarti etc.), ora sono arrivato alla paura di star sviluppando una psicosi. Le mie paure sono basate su più sintomi che ho letto: utilizzo cannabinoidi (per un anno e mezzo), la fascia di età, aver avuto problemi perinatale (opissia) con conseguente emiparesi destra, aver avuto un attacco epilettico (caso isolato). Il tutto cominciò a luglio quando dopo aver fumato hashish con un amico; il giorno seguente mi sono sentito male (tachicardia, senso di svenimento, tremori, nausea, insonnia e via dicendo) il tutto si protrasse per un mese e mezzo all incirca, sempre con alti e bassi. Dopo il periodo sopra citato ci fu un piccollissimo periodo di calma apparente (un paio di settimane), per poi tornare verso fine settembre.. Da quel giorno la notte mi sveglio di continuo, non ho problemi ad addormentarmi ma a mantenere il sonno. In una delle mie notti insonni lessi le svariate cause dei disturbi del sonno, tra queste trovai la SCHIZOFRENIA. Da quel giorno non mi do più pace, inizialmente davo moltissima attenzione a ciò che vedevo, ogni volta chiedevo conferma a chi stava con me per qualsiasi movimento strano che vedevo. Passata questa "fissa", ora do moltissima attenzione a ciò che sento, il tutto si è fatto più difficile, perché il campo visivo è quello che è, mentre l'udito è più vasto. Ogni rumore che sento mi allarmo, non sento voci, ma rumori, non so se è ansia, doc o schizofrenia. Ogni rumore che sento devo accertarmi la sua fonte, e se non riesco a trovarla vado nel pallone. Soprattutto di notte, dove mi ritrovo nel letto senza possibilità di muovermi a cercare da dove provenisse, perché ovviamente non voglio disturbare gli altri della famiglia che dormono. Vorrei avere un parere, per quanto possibile da voi esperti. Ogni giorno, cerco rassicurazioni online o comunque consulti di gente con la mia stessa situazione, ed ho letto che potrebbe essere doc

PS: Ne parlai ad agosto con il medico di base, ovviamente per i problemi citati all inizio del consulto, il medico mi rassicuro dicendo che si trattava di ansia e che dovessi tranquillizzarmi. Informandomi poi su internet lessi anche che nevrosi e psicosi si annullano, o si soffre di una o dell altra. Mi sono scordato anche di dire che ho spessissimo mani calde e asciutte, labbra secche, mi irrito molto facilmente, emicrania e dolori a collo e schiena. Per scongiurare problemi neurologici ho prenotato una visita.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 992 248
Gentile utente,

Questi stati di preoccupazione per il proprio stato mentale, frequenti in chi ha i primi episodi d'ansia sotto cannabis, fortunatamente sono trattabili.
Rassicurarsi leggendo o chiedendo circa il fatto che non sia schizofrenia non funziona, dura poco e alimenta l'idea che ci sia qualcosa di cui preoccuparsi.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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dopo
Utente
Utente
Gentile dottore, mi sono scordato di specificare che non faccio utilizzo di cannabis e derivati dal giorno in cui mi ammalai, quindi ormai son passati 6 mesi, non so se questi pensieri si possano far vivi a distanza di tempo. Mi è capitato di stare con amici che fumavano, l'odore mi procurava le prime volte forte ansia. Un altra cosa che mi son scordato di dire.. Nei momenti di forte ansia, dove ero demoralizzato e angosciato, arrivavo anche a vomitare
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 992 248
Infatti le dicevo che è frequente che caratterizzi forme ansiose sviluppatesi in concomitanza con l'uso, poi l'uso generalmente si interrompe, anzi le persone divengono preoccupate di essersi danneggiate, o non tollerano più la sostanza, o sono semplicemente in una condizione mentale in cui non hanno voglia o gusto di farlo.

Mi farei visitare, così le indicano una cura.
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