Terapia con disturbo bipolare

Salve,
sono un ragazzo di 24 anni a cui è stato diagnosticato il Disturbo Bipolare circa tre anni fa.

La terapia iniziale dal primo specialista era:
- 900 mg Carbolithium
- 200 mg Lamotrigina
- 30 mg Duloxetina.

Dopo, per vari motivi, ho cambiato specialista che inizialmente ha mantenuto la stessa terapia per poi modificarla con:
- 300 mg Carbolithium (scalando gradualmente dai 900 mg).

- 200 mg Lamotrigina
- 30 mg Duloxetina.

- 1300 mg Depakin CR.
(partendo da un dosaggio basso in corrispondenza dell'abbassamento del Carbolithium).

Il mio problema con il Carbolithium è sempre stato che mi causa un'eccessiva sedazione.

Dal Depakin CR ho tratto solo una discreta risposta.
In una ipotetica scala da 0 a 10, direi 6.

Inoltre io soffro di ipotiroidismo e, quindi, ad ogni variazione di dosaggio di Carbolithium il mio Endocrinologo deve aggiustare la terapia di Eutirox.


Dal momento che mia la risposta alla terapia per il Disturbo Bipolare è solo parziale e l'alternanza delle fasi continua a ripresentarsi, soprattutto nella fase depressiva, che è quella che mi crea maggior disagio, il mio psichiatra ha optato per la seguente terapia:
- Resilient 83 mg RP 1 cp (togliendo i 300 mg di Carbolithium).

- 200 mg Lamotrigina
- 1300 mg Depakin Cr
- 30 mg Duloxetina

Lo psichiatra mi ha detto che il Resilient assunto la sera causa meno sedazione il giorno successivo e che influisce meno sulla tiroide.

E' vero?


Prima domanda:
A quanti mg di Carbolithium corrispondono 83 mg di Resilient?


Lo psichiatria, come mi avevate già spiegato in questo sito (a cui non ho potuto replicare perché il consulto era stato già chiuso) mi ha confermato che il Disturbo Bipolare va concepito nel suo insieme e non come due fasi (maniacale e depressiva) separate.
Il concetto, da quanto ho compreso, è giungere ad una situazione di equilibrio.


Seconda domanda: Secondo voi la terapia di cui sopra è valida per trattare il mio disturbo (del quale non ho ancora capito la tipologia... se I, II etc...) oppure è esagerata oppure sotto-dosata?

Cordialmente.
[#1]
Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 3.9k 196 21
Il suo psichiatra ha ragione, il disturbo bipolare va considerato e trattato nel suo insieme.
La formulazione a rilascio prolungato del Litio, il Resilient, è differente; cercare l'equivalenza con il carbolithium ha poco senso. Occorre basarsi sulla litiemia, perché c'è un preciso range terapeutico, se il livello di litio è troppo basso non è efficace, se è troppo alto va subito ridotto. E il paziente dev'essere molto paziente, mi perdoni il gioco di parole, perché i risultati si vedono dopo mesi, o anche un anno. Però la terapia con litio è tuttora considerata la più efficace sul disturbo bipolare di qualunque tipo.
Nel disturbo bipolare 1 ci deve essere almeno un episodio maniacale.

Franca Scapellato

[#2]
dopo
Utente
Utente
Salve,
la ringrazio per la risposta.
Lei mi ha detto che il Resilient è differente. In che senso? Cosa cambia rispetto al Carbolithium ( oltre al fatto che il Resilient è a rilascio prolungato)?
Io ho avuto più di un episodio maniacale, a cui sono seguite inevitabilmente fasi depressive.
Inoltre, secondo lei la terapia che le ho sopra elencato è valida?
Infine, secondo lei il Resilient è altrettanto efficace quanto il Carbolithium?
Cordialmente.
[#3]
Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 3.9k 196 21
Il carbonato di litio ha un metabolismo diverso dal solfato di litio, che viene rilasciato nel sangue in modo progressivo, senza picchi e cadute, quindi in modo piu' fisiologico . E' un farmaco efficace, ma, come del resto il carbonato di litio, impiega tempo per agire. La terapia che sta assumendo e' adatta al disturbo bipolare. Sarà lo specialista a valutare con controlli regolari se occorrono modifiche o adattamenti, anche e soprattutto sulla base di quello che lei riferirà. Non esiste una cura standard per il bipolarismo e nemmeno una terapia fissa, a parte il litio che quando si puo' usare si mantiene il piu' a lungo possibile
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