Bruttissimo periodo

Salve a tutti, sono un ragazzo di 19 anni.
Da circa un mesetto mi sono reso conto di non star bene e sto passando un bruttissimo periodo.
Come si evince anche dal mio storico consulti sono una persona molto ansiosa e ultimamente penso di soffrire di DOC.
Fin da bambino ho sempre avuto brutti periodi di durata variabile in cui ero in angoscia per svariate paure (paura di morire, paura di non esistere o di essere in un sogno, paura delle malattie e molto altro) e non facevo altro che piangere e pensare a cose brutte.
Durante questo periodo avevo anche dei tic (schiarire la voce ed emettere suoni con la gola, muovere la testa a scatti, sdoppiare la vista, strizzare gli occhi ecc) (sintomi doc??
) all eta di circa 11 anni il tutto migliorò fino a ripresentarsi nel 2019 come una forte ipocondria seguita da svariati attacchi di panico che oggi si è trasformata in un altra brutta paura.
In pratica dopo aver sentito di un brutto caso di cronaca nella mia mente si sono iniziate ad instaurare immagini bruttissime di me che faccio del male (nel senso più brutto della parola che non voglio nemmeno dire) alla mia famiglia.
Ho paura di perdere il controllo da un momento all altro e di fare qualcosa di brutto.
Tutto questo è diventato un pensiero fisso per tutto il giorno da circa un mese e ciò mi causa molta angoscia e molta paura.
In alcuni momenti (poche ore) riesco a non pensarci e a stare felice mentre nel resto della giornata penso solo a questo.
Nei momenti brutti anche se cerco di distrarmi non riesco mentre nei pochi momenti in cui ho la mente libera è come se avessi assunto un farmaco che blocca i pensieri e quindi sono relativamente tranquillo.
Da circa un mese a causa di questo ho iniziato un percorso con uno psicologo che per ora non mi ha aiutato per nulla e che mi ha consigliato anche di fare una terapia farmacologia.
Da li ho iniziato a pensare di essere pazzo e di avere problemi seri, cosa che mi ha devastato, ed ora sono convinto di avere una malattia mentale che mi limita.
Vista la situazione mi sto facendo consigliare uno psichiatra ma devo dire che sono molto scettico.
Non so come mai ma non riesco a fidarmi di nulla.
Penso sempre che il mio disturbo sia dovuto ad una malattia mentale e da quanto ho capito esse hanno cause biologiche e non psicologiche.
Quindi come fa la psicoterapia a curare certe malattie?
Per come la vedo io da ignorante è come parlare a un cuore che ha una malformazione e dirgli di funzionare meglio ed è una cosa completamente senza senso.
Poi per quanto riguarda i farmaci ho visto che danno scarse risposte in caso di doc e quindi non mi fiderei neanche di quelli.
Non so veramente più cosa fare, passo le giornate in preda all ansia e piango spesso, non so cosa fare ed ho paura di non uscirne mai più.

Avvolte ho paura di essere gia in prigione e di vivere in un ricordo/sogno.
Quando mi relaziono con i miei familiari penso sempre cose brutte e mi sento sporco e in colpa.

Potreste darmi una vostra valutazione?
[#1]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 992 248
Mi scusi ma il discorso è chiaramente riportato in una maniera incoerente. Quindi presumo voglia dire questo: va dal medico, ma siccome le consiglia la cosa di per sé più banale del mondo (un farmaco), anziché pensare di avere una cosa non grave, in quanto curabile (perché la logica è questa), pensa di avere una cosa gravissima etc. Ciò è in linea con la sua ipocondria.
Però se lo esprime in termini assurdi, del tipo che si spaventa perché andando dallo psicologo e affermando già di essere molto ansioso da anni e di pensare di soffrire di doc, poi il problema è sentirsi dire che una problema, non torna. Se è andato dallo psicologo è perché non ha nessun problema ? Perché il suo problema è irrilevante ?
Anzi, stupisce che in tutto questo tempo non abbia fatto una cosa comunissima e banale, ovvero farsi valutare da uno psichiatra e seguire eventualmente le cure consigliate.
Se fosse andato dal medico per una diarrea e il medico le avesse dato un prodotto contro la colite o la gastrite, non avrebbe avuto il terrore di poter soffrire di qualcosa di gastrointestinale. Avrebbe probabilmente preso il prodotto contento che la potesse aiutare. Ma, per la natura del suo disturbo, invece in questo caso ha questa reazione paradossale.
Quindi la "gravità" delle cose che si immagina non ha niente a che vedere con l'opportunità di curarsi per far cessare questa preoccupazione che la sta ossessionando in varie forme da anni, su vari problemi, vari oggetti, ma sempre con lo stesso meccanismo.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#2]
dopo
Attivo dal 2019 al 2022
Ex utente
Dottore la ringrazio per la tempestiva risposta. Lei ha ragione. Nulla da dire. Ma continuo ad avere questa paura/scetticismo di non essere compreso e di non guarire. Ovviamente ne parlerò con il mio psicologo e spero che si risolva tutto ma la vedo molto dura perché la mia mente si fa veramente troppe domande che non riesco a gestire. Nel frattempo volevo farle un altra domanda

Posso rappresentare un rischio per chi mi sta intorno?

Nel frattempo che prenoti una visita psichiatra lei sa dirmi, con i limiti del consulto, se potrebbe trattarsi di un Doc? Eventualmente potrebbe darmi qualche consiglio su come gestire i pensieri?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 992 248
Se si fa troppe domande, appunto la strada non è farne altre. Non si perda nel frequente blocco in cui uno invece di farsi fare una diagnosi sta a chiedersi se ce l'ha, cosa ha, cosa non ha etc. e ripete i sintomi invece di procedere ad una cura.
[#4]
dopo
Attivo dal 2019 al 2022
Ex utente
Grazie nuovamente per la risposta dottore. Come le ho gia detto insieme al mio psicologo stiamo cercando un bravo psichiatra e penso di andare a fare una visita settimana prossima. Lei dice bene <Se si fa troppe domande, appunto la strada non è farne altre> ma purtroppo la mia mente viaggia alla velocità della luce ed è impossibile non pensare. Se ci tiene la aggiornerò non appena farò la vista. Grazie ancora.
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