Effetti collaterali degli antidepressivi triciclico

Buonasera,

Scrivo qui per porre una domanda riguardo la mia vicenda con gli antidepressivi triciclici.
Circa un mese e mezzo fa per via di una ricaduta del mio stato emotivo mi viene prescritto da uno psichiatra Anafranil da 25mg da prendere la mattina, al massimo all'ora di pranzo.
Già dai primissimi giorni ho sviluppato diversi effetti avversi quali palpitazioni, tachicardia, vampate di calore, incapacità di stare fermo.


In accordo con il medico lo interrompo subito per qualche giorno per sostituirlo con laroxyl, da prendere la sera, iniziando da 1 goccia al giorno incrementando di una ogni due fino a raggiungere la quota di 10.
Vengo anche un po' redarguito dal medico in quanto riferisce che in 20 anni di servizio non gli era mai capitato un caso simile al mio per dosaggi così bassi.


Procedo comunque secondo indicazioni.
Da circa tre settimane assumo regolarmente le 10 gocce prescritte.
Nella prima settimana inizio a notare il ripresentarsi delle palpitazioni, senso di "cuore in gola" e lievi vertigini che ho superato, con un po' di pazienza e il supporto di ansiolitici.


Nei giorni le palpitazioni si sono attenuate, lasciando il posto a frequenti e duraturi (anche tutto il giorno) episodi di estraneamento/distacco/difficoltà a sentirmi presente e lentezza nei pensieri e reazioni, difficoltà visive, vertigini, debolezza (tipo calo di pressione che ho verificato invece essere normale), irritabilità, scarsa sopportazione agli stimoli e suoni.


Anche in questo caso mi sento rispondere che 10 gocce rappresentano "una dose quasi omeopatica".
Ho interpellato anche un secondo psichiatra il quale più o meno concorda con l'altro.


Nessuno dei due mi ha dato indicazioni precise in merito a come comportarmi.
Alla mia domanda, con un po' di riluttanza, mi viene indicato di provare a ridurre un po' regolandomi da solo.


A me sembrano sintomi legati o attinenti a uno stato confusionale, anche se leggero.
È corretto?


Se quindi il farmaco non può causare queste conseguenze a tali dosaggi, quale altra spiegazione si può attribuire alla mia condizione?
Sembra quasi che mi stia inventando questi sintomi, quando in realtà li soffro e li vivo realmente.


Se anche riducendo il dosaggio i sintomi dovessero attenuarsi, rimarrebbe comunque sensato continuare a usare questo farmaco per ansia e depressione?


Ringrazio anticipatamente.
[#1]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.6k 993 248
" in 20 anni di servizio non gli era mai capitato un caso simile al mio per dosaggi così bassi."

Continuamente, specie in ambulatorio. In reparto, quasi mai.

"Se quindi il farmaco non può causare queste conseguenze a tali dosaggi, quale altra spiegazione si può attribuire alla mia condizione?"

Questo è semplice: alla diagnosi. Stiamo parlando di effetti iniziali, che poi chiaro, se si inizia con una goccia etc compariranno quando si arriva ad una certa dose. Alcuni dicono per esempio che in realtà è meglio evitare queste lungaggini, che tanto gli effetti iniziali ci sono comunque, e almeno in reparto così durano di meno e la dose c'è già.
In ambulatorio si va piano, lenti, e però gli effetti iniziali ci sono. Il meccanismo d'azione del farmaco li produce, ma non in chiunque, in chi ha un determinato disturbo, che significa un cervello in una certa condizione biologica di ricettività. Alcuni sono per paura, altri proprio per il farmaco e per il disturbo in sé.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#2]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno Dottore,

La ringrazio per la pronta risposta, la quale mi conforta anche se in parte perché mi sembra di capire che la situazione non sia gestita in maniera opportuna.

Effettivamente la "componente paura" è presente e viene, anch'essa, gestita per mezzo degli ansiolitici.

Quello che rimane dunque è l'effetto dato dal farmaco in questa fase iniziale.

Ma quando dice "in chi ha un determinato disturbo" si riferisce a qualcosa in particolare? Forse meccanismo di azione del farmaco influisce e può esacerbare questo stato confusionale? E se fosse, a questo punto, potrebbe attenuarsi con il tempo assieme agli altri sintomi?

Grazie infinite
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