è possibile che la mia cura non sia adeguata?

Salve, ho 26 anni.
Da sempre soffro d'ansia e di ipocondria, ma 3 anni fa ebbi un periodo di particolare stress che mi portò ad avere un episodio psicotico (io lo chiamo così, ma di fatto non ho tutt'ora ricevuto una diagnosi in merito)

Tutto accadde quando iniziai l'università e, nel periodo in cui dovevo sostenere un esame di filosofia, iniziai a ossessionarmi con quegli studi e a comprare libri che non mi servivano per l'esame, ma per le mie "speculazioni filosofiche".
In pratica riflettevo giorno e notte su alcuni temi che venivano affrontati nei libri che mi ero procurato.
Dopo aver sostenuto l'esame (con esito positivo), la cosa degenerò e una notte mi spaventai nel constatare che avevo dei pensieri "automatici", che irrompevano nella mia mente senza che lo volessi, il cui contenuto era di tipo mistico/religioso.
In quel momento realizzai che il tutto stava degenerando ed ebbi un attacco di panico per la paura di perdere il senno, in quanto mi rendevo conto che stavo avendo dei sintomi assimilabili alla schizofrenia o ad altre gravi patologie psichiatriche.
Allora telefonai allo psichiatra, gli spiegai la situazione e mi curò con olanzapina 5 mg e 150 mg di Sertralina, dicendomi che avevo fatto "indigestione" di filosofia e che il mio disturbo era di tipo ossessivo.

In seguito avevo forti suggestioni mistiche, un senso di grandiosità legato alla mia persona e, dulcis in fundo, a un punto cominciai anche a pensare di avere un compito importante da svolgere e che stesse finendo il mondo (era il periodo del Covid).

Io ero abbastanza conscio che i miei pensieri erano deliranti, ma avevo la forte suggestione che ciò che stavo pensando poteva, benché assurdo, essere possibile; però mi ripetevo che dovevo affidarmi al giudizio dello psichiatra e di coloro che mi stavano intorno, perché non ero lucido e perché mi sentivo malissimo, quindi andavo curato... infondo, mi dicevo, magari tutte queste suggestioni sono da intendersi come metafore inconscie.


L'apice di questa situazione durò circa un mesetto, poi smisi di pensare quelle cose e da allora, quando penso a quel periodo, mi viene l'angoscia che potrebbe ricapitarmi una cosa simile, o peggio (in particolare sono ossessionato dalla paura di diventare schizofrenico).

Ora prendo:
Olanzapina 5 mg,
Venlafaxina 150 mg
Ketazolam 15 mg.

Il mio psicologo all'inizio mi disse che aveva l'impressione che fossi bipolare, poi parlando col mio psichiatra si è convinto anche lui che il mio disturbo sia qualcosa di tipo ossessivo.
Il fatto è che, pensando alle dinamiche di quell'episodio mi viene il forte sospetto che fosse un episodio maniacale o ipomaniacale o comunque una cosa di questo genere.
Quindi mi chiedo: non è che dovrei prendere una dose più alta di antipsicotici e associarli a uno stabilizzatore dell'umore? Quello che è successo è compatibile con un "semplice" disturbo ossessivo?
In pratica... non è che lo psichiatra ha sbagliato diagnosi?
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Se ritiene che la diagnosi possa non essere corretta, può rivolgersi ad altro specialista con una visita diretta per dirimere i suoi dubbi.


Dr. F. S. Ruggiero


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