Depressione mascherata dolore cronico scarsa efficacia dei farmaci

Buonasera a tutti i Medici che vorranno dire la loro sulla mia situazione, per quanto possibile con un consulto online.


Soffro ormai da vari anni di dolore pelvico cronico (CPPS) e fibromialgia diagnosticate da vari Medici, che tuttavia ultimamente, a furia di tentativi, hanno trovato un certo miglioramento grazie all' assunzione degli unici 2 farmaci tra tutti quelli tentati (di tutti i tipi, antineuropatici, antiinfiammatori, oppioiodi...ecc tutti con scarsa efficacia e tanti effetti avversi) ; i farmaci in questione sono il lyrica ma soprattutto il Samyr; mi aiuta anche il Valium.


Tutte le altre terapie non farmacologiche indicate per la neuropatia del pudendo-cpps (infltrazioni radiofrequenze ecc...) si sono rivelate inefficaci, solo grazie a lyrica e soprattutto samyr (che mi ha fatto fare un vero salto di qualità) i dolori (altrimenti da follia...ho passato anni d' inferno) , diventano tollerabili e riesco a fare almeno le attività fondamentali.


Il problema è che questi farmaci (il valium in primis...che comunque ho eliminato scalandolo in circa 1 anno...ma anche Lyriva e samyr) mi provocano gravissime turbe dell' umore: il valium mi provoca stanchezza estrema tristezza e disperazione...idem il lyrica anche se meno, mi provoca anedonia; e purtroppo anche il samyr mi provoca un pò di cattivo umore ma soprattutto agitazione ed esacerbazione dei pensieri ossessivi anche se è stato l' unico farmaci in grado di sollevarmi letteralmente dal letto e dal divano e di darmi una energia e frenesia a fare le cose incredibile rispetto a come stavo prima che lo prendessi; quando lo prendo spariscono quasi del tutto i dolori divento iperattivo non sento più nessun tipo di stanchezza,

Per ovviare a tali riflessi negativi sull 'umore il neuropsichiatra che mi segue ha provato ormai svariati antidepressivi (zoloft citalopram laroxyl norcapto cymbalta wellbrutin...laroxyl cymbalta e norcapto li prendevo anche per la cpps...eliminati per effetti collaterali devastanti proprio sull cpps) con risultatiti pessimi (in passato per attacchi di panico presi zoloft che funzionò...stavolta un fiasco totale dopo 3 mesi di assunzione) ; l' unico che aveva un certo effetto sull' umore era il laroxyl.


Per fortuna, per puro caso, abbiamo scoperto che l' unico farmaco che ha effetti positivi sull' umore e sull' ansia è il Lioresal (che prendevo per la cpps...un pomeriggio per sbaglio ne ho preso una dose maggiore e dopo il pisolino mi sono svegliato di ottimo umore...e così è stato finora) , che tuttavia non riesce a contrastare del tutto gli effetti avversi del samyr e del lyrica, per cui devo scegliere tra dolori fisici o mentali e fare un compromesso.


Dopo anni di sofferenze fisiche inaudite ora non posso accettare anche quelle mentali per cui, come ennesimo tentativo di cercare di rendere umana un' esistenza che è l' inferno in terra, vorrei sentire anche le Vostre opinioni; Il Medico ora mi vuol far provare il Deniban
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
I tentativi di terapia sono sempre possibili se non ci sono particolari effetti collaterali che possono risultare spiacevoli.

Le indicazioni che riceverà saranno personalizzate anche in funzione della sua storia clinica ed i tentativi precedenti.

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Utente
Utente
Buongiorno Dott Ruggiero e grazie della veloce risposta ; completo quì il mio intervento poichè non ci stavo con lo spazio concesso dal sito.

Come dicevo ora il mio psichiatra vuole tentare come ultima spiaggia il deniban vista la mia risposta positiva al levopraid (che prendo sporadicamente quando nemmeno il Lioresal riesce più di tanto a tamponare le turbe umorali provocate dalla depressione e notevolmente acuite da lyrica e samyr) , dicendomi che si tratta di un farmaco simile ma più indicato per la depressione.

Leggo sul web opinioni mirabolanti circa questo farmaco (è l' unico antidepressivo di cui leggo praticamente un unanime consenso mentre i pareri sugli altri dei pazienti che li usano sono spesso controversi e spesso negativi eccetto forse per lo zoloft che ha una leggera prevalenza di pareri positivi..ma molto dipende dalla risposta individuale come io stesso ho potuto appurare in questi anni di estenuanti esperimenti) con però l' indicazione di una terapia di breve medio periodo poichè il medicamento tende a far alzare la prolattina a livelli difficili da sostenere con importanti effetti collaterali anche sessuali ( simili a quelli che mi provocavano tutti gli altri antidepressivi provati).

Leggo di persone che fanno una enorme fatica a smettere questo farmaco che sembra dia una forte dipendenza con repentini crolli dell' umore non appena lo si smette o si cerca di scalarlo ; ora a me gli altri antidepressivi ( probabilmente per la scarsa efficacia tranne il laroxyl) non hanno dato mai alcun problema nello scalarli anzi quando li smettevo ( li prendevo soprattutto per il dolore neuropatico all' inizio...solo ultimamente quando a seguito del miglioramento dei sintomi fisici ha fatto da contraltare un peggioramento dello stato mentale) stavo meglio e quindi questa cosa mi preoccupa non poco visto che già quando salto una dose di Lioresal il mio umore precipita.

Ma gli antidepressivi ( presi per un periodo congruo) non dovrebbero essere curativi modificando nel lungo periodo un cervello guastato dalla depressione ? oppure bisogna rassegnarsi a prenderli a vita sopportando i talora invalidanti effetti collaterali come i farmaci sintomatici per le malattie croniche incurabili ( tipo il lyrica ed il samyr che prendo io per le mie sindromi dolorse croniche) ?

La prospettiva non mi piace molto ma d' altra parte , se voglio tentare di rinviare il più in la possibile l' ormai accettata ( con estrema serenità invero) prospettiva di suicidarmi, non mi resta che tentare tutto il possible per alleviare le sofferenze fisiche e mentali che patisco da anni.

Il mio medico mi parlava poi della TMS nel caso anche il deniban dovesse fallire per inefficacia o insostenibilità nel lungo perodo degli effetti collaterali.

Come la vedete ?..qualche consiglio ? Grazie ancora per l' attenzione
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
La variazione dipende dal suo specialista. Se rileva di dover fare una prescrizione e lei in via preventiva si preoccupa di cercare nel web opinioni qualsiasi di persone non accreditate, dopodichè ricerca conferme su questo sito specialistico.

Deve primariamente capire se vuole fidarsi del suo medico o meno invece che fare ricerche.

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Utente
Utente
Capisco Dott Ruggiero, e lei probabilmente ha ragione

Tuttavia è più forte di me , fare ricerche per capire di che "morte devo morire" è stata l' unica cosa in grado di permettermi di superare gradualmente la paura di assumere i farmaci ( come accaduto in passato) che altrimenti non avrei mai assunto

Se conosco gli effetti collaterali che possono manifestarsi quando questi si verificano non mi spaventano più di tanto perchè sono mentalmente preparato.

Probabilmente questo modo sbagliato di pensare di pensare dipende dalla mia malattia mentale e dal mio temperamento ossessivo che cerca di tener sotto controllo le cose nei limiti del possibile.

Evidentemente se sono ancora in questo stato mentale (la mania di controllo è comunque sempre stato un mio forte tratto caratteriale anche prima di ammalarmi; detesto le "sorprese" ed i cambiamenti repentini che colgono alla sprovvista per cui cerco sempre di prepararmi mentalmente prima per essere già abituato) tutti i farmaci tentati finora sono risultati inefficaci, ma tant' è.

Comunque le opinioni che ricerco sono anche quelle dei medici, in primis, e confermano spesso quanto poi nella pratica esperito dalle varie persone in termini di effetti avversi; poi giustamente ogni farmaco agisce sulla persona in maniera diversa ( e me ne sono reso conto nella mia esperienza ) ma tuttavia ho rilevato che grossomodo quando un effetto avverso è molto ricorrente o "tipico" del farmaco purtroppo colpisce anche me ; solo in pochi casi casi questo non è avvenuto e speriamo che questo sia un di questi pochi casi, sennò mi toccherà ricorrere alla tms o addirittura alla tec.

Prima di arrendermi al mio destino voglio almeno avere la coscienza soddisfatta di averle provate tutte per migliorare la mia vita , altrimenti ne prenderò atto e procederò alla chiusura anticipata.

Non sono mai stato di cattivo umore in vita mia , nemmeno quando avevo dolori molto forti; sperimentavo rabbia e nemmeno tanta paura ( forse per effetto dei farmaci...leggevo storie di gente con le mie patologie che erano perlopiù terrorizzati e tristi...io no..reagivo solo con rabbia, a volte, e fastidio) ed ero piano piano arrivato a raggiungere una certa serenità nel pianificare la mia dipartita prematura.
Non mi capacito di come al migliorare della sintomatologia fisica , siano via via comparsi i disagi mentali che sono almeno pari a quelli fisici.

E così ora mi tocca sopportare sintomi stranissimi come la spiacevole sensazione di vivere una vita assurda che non è la mia, non riconosco più me stesso la mia casa le mie abitudini.. vivo squassato tra la smania di cambiare la mia vita per dimenticare tutto il dolore patito e l' incapacità di immaginare un luogo ed un futuro diversi e migliori.

A volte mi prende una assurda e paradossale nostalgia di quando avevo i dolori ma almeno "ero io" ed avevo pianificato con calma e serenità la mia dipartita ; ora che fisicamente sto meglio e potrei cercare di fare tante cose che prima i dolori non mi permettevano mi ritrovo in questo penoso stato mentale di angoscia di peggiorare lo stato di estraneità della mia vita ogniqualvolta provo ad immaginare di sperimentare dei cambiamenti anche oggettivamente migliorativi.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Il problema è capire cosa si vuole fare.

I dolori sono certamente una condizione limitante della propria condizione di vita, le terapie possono agire su di essi.

Gli effetti collaterali si presentano a caso, informarsi su di essi non li evita e li può amplificare.

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Utente
Utente
Buonasera Dottori e in particolare al Dott, Ruggiero che è intervenuto nel consulto.

Tra qualche giorno o settimana vedrò il mio Dottore e credo che stavolta, come mi ha anticipato telefonicamente, mi prescriverà il deniban vista la risposta positiva al levopraid anche se mi ha detto che non dovrebbero esserci grosse differenze con il deniban dovrei migliorare un qualcosina e se la situazione non fosse soddisfacente si tenterà eventualmente la tms nella struttura, una clinica privata per le malattie mentali, dove il Dottore collabora.

Poi mi ha anche accennato di esami genetici ( se ho ben capito) per cercare di capire quale può essere l' antidepressivo che potrebbe funzionare meglio ; mia madre , che poverina è stata massacrata dalla depressione maggiore nei suoi ultimi 25 anni di vita, ha trovato parziale giovamento solo con l' adepril 25 che il medico che mi segue le aveva avuto l' intuizione di prescriverle dopo innumerevoli fallimenti terapeutici con svariati dottori e primari...forse è per questo che l' unico antidepressivo che funzionicchiava ( purtroppo a prezzo di effetti collaterali assolutamente intollerabili) è stato nel mio caso il laroxyl?

Comunque , come diceva il Dott Ruggiero il problema è capire cosa si vuole fare, ed io il mio piano lo ho bene in mente ; se con queste ultime terapie ( se avrò la forza di fare la tms qualora fallisse anche il deniban per inefficacia o effetti collaterali non sopportabili) non raggiungerò una condizioni che non sia disperante fisicamente e mentalmente procederò con la dipartita prematura programmata che avevo momentaneamente bloccato visti i miglioramenti sui dolori e sulla disabilità avuti con il samyr il lyrica ed il valium.

Purtroppo dopo 3 mesi di terapia il samyr mi sta facendo uscire di senno anche se prendo una semplice pastiglietta da 200 mg..le ossessioni sono ingestibili, mi colgono momenti nei quali mi sento soffocare senza via d'uscita come se fossi intrappolato e condannato all' inferno eterno del dolore fisico e metale ed il pensiero di continuare a vivere così mi fa letteralmente impazzire dalla disperazione anche perchè per sedare l' agitazione che mi provoca il farmaco devo assumere il maledetto valium che mi provoca tristezza ed abbattimento, nemmeno il lyrica funziona...tutto ciò non ricordo mi capitasse prima di assumere il samyr, mi accadde solo quando 6 anni fa soffrii( di attacchi di panico che curai con successo con zoloft e xanax)...il dottore mi ha detto quindi di vedere di sospendere il samyr , ed in effetti quando non lo prendo ricado nella "placida" rassegnazione che mi aveva portato a pianificare la dipartita prematura ; solo il pensiero ed il grande sollievo che provo nel sapere che ho una via d' uscita per poter scappare da questo inferno quando voglio mi placa nei momenti di disperazione più acuta e mi aiuta a tentare di vedere se posso fare ancora qualcosa per migliorare la mia condizione

penso che senza questa soluzione che ormai è portata di mano mi sarei già fatto fuori violentemente in uno dei momenti di lancinante dolore fisico e/ o mentale che mi colgono

Veramente credo che addirittura il dolore mentale sia peggiore dei pur satanici dolori atroci che mi hanno portato a pianificare la dipartita prematura, e purtroppo devo scegliere tra l' uno e l' altro visto che al momento l' unico faramaco che è stato capace di rimetermi in piedi mi sta devastando mentalmente ; è come se mi avesse svegliato dal torpore in cui ero evidentemente piombato come "autodifesa" per non impazzire dai dolori che mi aveva fornito l' autocontrollo e la freddezza per pianificare una dipartita "ordinata"..il samyr ha slatentizzato il tutto facendomi si rinascere fisicamentema andando anche a risvegliare le ossessioni che credevo ormai sopite

qualche consiglio ? o parere ? grazie ancora
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