Long covid, artrite reattiva e fibromialgia
Buongiorno, da fine gennaio presento una serie variegata di disturbi insorti dopo infezione da covid e riattivazione contestuale dell'EBV (attualmente non più in replicazione): dolori diffusi articolari, muscolari e tendinei, rigidita' sopratutto al rachide lombare, dolori alle dita dei piedi e mani, affaticamento muscolare al minimo sforzo, piedi freddi, cefalea, disturbi intestinali e lieve stanchezza.
Dopo innumerevoli esami effettuati e altrettante visite specialistiche in cui ogni medico ha detto la sua, mi ritrovo con un pugno di mosche in mano, senza diagnosi e senza (opportuno) trattamento.
Il primo reumatologo ipotizzo' un long covid, il secondo un'artrite reattiva, il terzo una fibromialgia (senza tender points positivi).
Ho eseguito più esami della NASA: analisi del sangue (tutte negative Emocromo, ves, pcr, IL6, ENA, LAC, GAD, DNA, Anca, FR, funzionalità tiroidea, eccetto Ana 1: 160 presenti dal 2013 in cui ho scoperto la celiachia), Tac torace, visita pneumologica, RMN encefalo, EEG, ECG, Holter ecg, RMN rachide completo, RMN bacino, ecografie muscolo-scheletriche della spalla e delle ginocchia, diverse visite neurologiche e reumatologiche.
Alla fine sto assumendo da tre mesi una serie di integratori (Magnesio, Nicetile, Q10, vitamine del gruppo B e C) e delle gocce di Laroxyl (che però stanno avendo effetto esclusivamente sul mal di testa! ) .
Ho anche assunto per due settimane di seguito un FANS (Naprossene) e cortisone (Deltacortene) con miglioramento lieve e temporaneo dell'astenia e della rigidità articolare.
Quale delle diagnosi formulate potrebbe avere più fondamenta?
Ha senso continuare il Laroxyl?
Il miglioramento temporaneo dato dal cortisone depone per un quadro artritico?
Aggiungo che in famiglia mia madre ha la tiroidite di Hashimoto e mio padre la psoriasi (non artrite psoriasica).
Mi scuso della lunghezza del post e spero in un vostro gradito parere.
Grazie.
Manuela
Dopo innumerevoli esami effettuati e altrettante visite specialistiche in cui ogni medico ha detto la sua, mi ritrovo con un pugno di mosche in mano, senza diagnosi e senza (opportuno) trattamento.
Il primo reumatologo ipotizzo' un long covid, il secondo un'artrite reattiva, il terzo una fibromialgia (senza tender points positivi).
Ho eseguito più esami della NASA: analisi del sangue (tutte negative Emocromo, ves, pcr, IL6, ENA, LAC, GAD, DNA, Anca, FR, funzionalità tiroidea, eccetto Ana 1: 160 presenti dal 2013 in cui ho scoperto la celiachia), Tac torace, visita pneumologica, RMN encefalo, EEG, ECG, Holter ecg, RMN rachide completo, RMN bacino, ecografie muscolo-scheletriche della spalla e delle ginocchia, diverse visite neurologiche e reumatologiche.
Alla fine sto assumendo da tre mesi una serie di integratori (Magnesio, Nicetile, Q10, vitamine del gruppo B e C) e delle gocce di Laroxyl (che però stanno avendo effetto esclusivamente sul mal di testa! ) .
Ho anche assunto per due settimane di seguito un FANS (Naprossene) e cortisone (Deltacortene) con miglioramento lieve e temporaneo dell'astenia e della rigidità articolare.
Quale delle diagnosi formulate potrebbe avere più fondamenta?
Ha senso continuare il Laroxyl?
Il miglioramento temporaneo dato dal cortisone depone per un quadro artritico?
Aggiungo che in famiglia mia madre ha la tiroidite di Hashimoto e mio padre la psoriasi (non artrite psoriasica).
Mi scuso della lunghezza del post e spero in un vostro gradito parere.
Grazie.
Manuela
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Nell’ambito della patologia reumatica è talvolta possibile osservare dei quadri clinici di incerta collocazione nosografica. Tale situazione diventa frequente nel contesto delle cosiddette sindromi funzionali perché queste spesso possono coesistere nello stesso paziente producendo una sintomatologia e delle evidenze di laboratorio e di imaging molteplici e complesse da interpretare. È perciò importante rivolgersi a professionisti esperti di questo tipo di patologie che andando oltre le fini speculazioni diagnostiche riescano comunque ad ingaggiare la sintomatologia migliorando la condizione del malato. Un cordiale saluto
Mauro Granata
https://www.idoctors.it/medico/16613/0
[#2]
Ex utente
La ringrazio per la risposta. Il fatto è che ho consultato diversi specialisti che conoscono disturbi funzionali come la sindrome miofasciale e la fibromialgia ma nessuno è riuscito ad inquadrare la sintomatologia essendo questa sfumata e comune a più patologie reumatiche. Potrebbe essere un quadro conseguente all'infezione da Covid? Grazie ancora
[#3]
Si certo potrebbe essere una delle componenti del puzzle clinico. Cordialità.
Mauro Granata
https://www.idoctors.it/medico/16613/0
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Provi a prenotare una visita al Centro Long COVID a lei più vicino. Chieda al suo medico di medicina generale per avere informazioni a riguardo.
Mauro Granata
https://www.idoctors.it/medico/16613/0
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 5.3k visite dal 19/06/2023.
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