Il mio compagno non accetta di essere lasciato
Buongiorno, mi chiamo Giulia e ho 33 anni.
Convivo con il mio compagno da dicembre 2021 ma diciamo che è stata una convivenza forzata causa COVID (uscivamo da poco più di due mesi ed era più comodo a lavoro se si stabiliva a casa mia).
È una bravissima persona e preciso che non mi ha mai fatto nulla di male ma purtroppo le cose non vanno.
Siamo completamente diversi e abbiamo un modo di vedere la vita esattamente agli opposti.
È da più di un anno ormai che il nostro rapporto è finito, non dormiamo nemmeno più a letto insieme.
Il problema è che ogni volta che cerco di parlare dell'argomento dato che vorrei che si trovasse un'altra sistemazione lui o piange facendomi sentire terribilmente in colpa e dicendo che è colpa mia o fa finta di niente e dopo continua a fare come se nulla fosse.
Io non me la sento di sbatterlo fuori di casa con cattiveria perché lui ha la famiglia lontana e dice che sarebbe perso senza di me (praticamente è come avere un foglio).
Ma io non ce la faccio veramente più, sono frustrata, con un inizio di depressione e sono al punto in cui non ho più piacere a stare a casa mia.
Oltretutto io ho diversi animali che amo più della mia vita e la situazione sta pesando anche a loro che mi vedono sempre meno presente e sempre nervosa.
Ho bisogno di un consiglio su come fare perché la situazione è davvero pesante.
Vorrei che lui capisse che può avere tutto ciò che vuole ma non con me e che sicuramente così non è felice nemmeno lui anche se non lo ammette.
Grazie in anticipo per l'aiuto.
Convivo con il mio compagno da dicembre 2021 ma diciamo che è stata una convivenza forzata causa COVID (uscivamo da poco più di due mesi ed era più comodo a lavoro se si stabiliva a casa mia).
È una bravissima persona e preciso che non mi ha mai fatto nulla di male ma purtroppo le cose non vanno.
Siamo completamente diversi e abbiamo un modo di vedere la vita esattamente agli opposti.
È da più di un anno ormai che il nostro rapporto è finito, non dormiamo nemmeno più a letto insieme.
Il problema è che ogni volta che cerco di parlare dell'argomento dato che vorrei che si trovasse un'altra sistemazione lui o piange facendomi sentire terribilmente in colpa e dicendo che è colpa mia o fa finta di niente e dopo continua a fare come se nulla fosse.
Io non me la sento di sbatterlo fuori di casa con cattiveria perché lui ha la famiglia lontana e dice che sarebbe perso senza di me (praticamente è come avere un foglio).
Ma io non ce la faccio veramente più, sono frustrata, con un inizio di depressione e sono al punto in cui non ho più piacere a stare a casa mia.
Oltretutto io ho diversi animali che amo più della mia vita e la situazione sta pesando anche a loro che mi vedono sempre meno presente e sempre nervosa.
Ho bisogno di un consiglio su come fare perché la situazione è davvero pesante.
Vorrei che lui capisse che può avere tutto ciò che vuole ma non con me e che sicuramente così non è felice nemmeno lui anche se non lo ammette.
Grazie in anticipo per l'aiuto.
Gentile utente,
il problema mi sembra configurarsi come un'occupazione abusiva del suo appartamento.
La lo chiama "il mio compagno", ma a quanto pare non è tale. Gli dia un termine preciso entro il quale trovarsi un altro alloggio: camera a pensione, ostello, amici disposti ad ospitarlo, e a quella data lo estrometta di casa lasciando le sue valigie fuori e chiedendogli le chiavi, anche in presenza di un poliziotto, se necessario.
Recentemente un padre ha vinto una sentenza contro il figlio che voleva restare a casa sua oltre l'età ragionevole; lei vuol tenersi in casa un estraneo, adulto, che lavora?
Lei dice che il suo ex ha la famiglia lontana. E quelli che vivono in un altro continente, allora? Tutti ospiti a casa degli ex?
Del resto il suo torto sta nel voler far cambiare idea a lui, infatti scrive: "Vorrei che lui capisse che può avere tutto ciò che vuole ma non con me e che sicuramente così non è felice nemmeno lui anche se non lo ammette".
Perché dovrebbe capire questo, che forse per lui non è vero? Il problema non è quello che può capisce lui, ma chi è il padrone di casa.
il problema mi sembra configurarsi come un'occupazione abusiva del suo appartamento.
La lo chiama "il mio compagno", ma a quanto pare non è tale. Gli dia un termine preciso entro il quale trovarsi un altro alloggio: camera a pensione, ostello, amici disposti ad ospitarlo, e a quella data lo estrometta di casa lasciando le sue valigie fuori e chiedendogli le chiavi, anche in presenza di un poliziotto, se necessario.
Recentemente un padre ha vinto una sentenza contro il figlio che voleva restare a casa sua oltre l'età ragionevole; lei vuol tenersi in casa un estraneo, adulto, che lavora?
Lei dice che il suo ex ha la famiglia lontana. E quelli che vivono in un altro continente, allora? Tutti ospiti a casa degli ex?
Del resto il suo torto sta nel voler far cambiare idea a lui, infatti scrive: "Vorrei che lui capisse che può avere tutto ciò che vuole ma non con me e che sicuramente così non è felice nemmeno lui anche se non lo ammette".
Perché dovrebbe capire questo, che forse per lui non è vero? Il problema non è quello che può capisce lui, ma chi è il padrone di casa.
Prof.ssa Anna Potenza
Riceve in presenza e online
Primo consulto gratuito inviando documento d'identità a: gairos1971@gmail.com
Utente
Grazie Dott.ssa per la gentile risposta.
Purtroppo lui continua a fare la vittima, piange, dice che ha fallito tutto ed è arrivato a fingere un quasi malore.
Io faccio veramente fatica ad essere drastica perché mi dispiace vederlo così, è comunque una brava persona a cui voglio bene ma non come compagno. Vorrei poterlo aiutare ma vedo che non coglie. Cercherò di essere più ferma e decisa, anche perché veramente io se fossi al posto suo me ne sarei già andata più di un anno fa....
Purtroppo lui continua a fare la vittima, piange, dice che ha fallito tutto ed è arrivato a fingere un quasi malore.
Io faccio veramente fatica ad essere drastica perché mi dispiace vederlo così, è comunque una brava persona a cui voglio bene ma non come compagno. Vorrei poterlo aiutare ma vedo che non coglie. Cercherò di essere più ferma e decisa, anche perché veramente io se fossi al posto suo me ne sarei già andata più di un anno fa....
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 4.1k visite dal 14/04/2024.
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