Non so che fare con una vecchia amica

Salve, nel 2001 ho conosciuto tramite carta e penna una ragazza nella città dove vivevo all'epoca (è la città natale di mio marito), eravamo diventate molto amiche, ci scrivevamo lunghissime lettere e poi ci conoscemmo di persona (ma continuavamo comunque a scriverci anche sulla carta), la consideravo una sorella, eravamo e siamo tuttora molto simili, purtroppo però lei era veramente gelosissima di me anche se comunque mi faceva sempre tanti complimenti, mi diceva quanto mi volesse bene, mi elogiava con le altre sue amiche tanto che poi volevano conoscermi, mi diceva quanto fossi bella e artistica in tutto quello che faccio, mi infondeva autostima e anche io la consideravo allo stesso modo, purtroppo però il nostro rapporto si chiuse dopo alcuni anni proprio per i litigi che avevamo avuto, lei poi rimase incinta e nel frattempo io tornai nella mia città con mio marito (all'epoca non eravamo ancora sposati), dopo la nascita della figlia lei tornò a cercarmi, mi disse che sentiva la mia mancanza e che voleva farmi conoscere la bambina, riprendemmo a sentirci e vederci quando andavamo a trovare la famiglia di mio marito, poi dopo poco di nuovo litigammo e troncammo nuovamente, all'epoca stavo anche attraversando un brutto periodo depressivo quindi non mi faceva bene come rapporto.
Tutte e due soffrimmo molto il distacco, so che le mancavo come lei mancava a me ma nonostante ogni tanto tornasse a cercarmi restai distaccata e ferma nella mia decisione di non riprendere a sentirci/frequentarci.
Ho elaborato la cosa, ho cercato di comprendere il suo vissuto, di mettermi nei suoi panni (soffre di dipendenza affettiva), di non giudicarla più.

Ed ecco che due mesi fa, circa, torna nuovamente dopo 10 anni, so che mi vedeva sui social, mi "spiava" e onestamente lo facevo anche io per curiosità principalmente, mi ha contattata scrivendomi un messaggio su Instagram, mi ha chiesto come stessi e mi ha chiesto se poteva seguirmi perché gli piace il mio profilo e il mio stile.
Le ho risposto che il profilo è pubblico e chi ha piacere può certamente seguirmi, da lì ha poi continuato a scrivermi, mi ha detto che prima della pandemia era stata dalla psicologa e ha capito che soffre di dipendenza affettiva e che le dispiace per le scenate di gelosia e la guerra che ci siamo fatte e altro sulla sua relazione con il suo ex e la figlia.

Per ora ci scambiamo solo qualche messaggio, mi chiedo se sto sbagliando, oppure se è possibile creare un nuovo equilibrio ed essere amiche in questa età più adulta (abbiamo 45 anni), ognuna di noi ha avuto le sue esperienze e mi chiedo se è davvero possibile tornare a volerci bene in un'ottica diversa, più matura e consapevole.

Cosa ne pensate?

Ho una cara amica da 10 anni, abitiamo a 200km di distanza e ci vediamo 3/4 volte l'anno, lei mi dice di non farmi manipolare e che si fida del mio giudizio, sapendo quanto ho sofferto a causa di questo rapporto, però penso anche che forse le dia fastidio che la mia ex amica sia tornata ma di sicuro non la sento per creare gelosie ma perché tutto sommato mi fa piacere non doverla considerare una "nemica".

Grazie per i consigli che mi darete.
Dr.ssa Elisa Scuderi Psicologo 114 2
Gentile Utente,
dal suo racconto emerge chiaramente quanto questo legame sia stato intenso, complesso e, a tratti, anche ambivalente: ricco di affetto e stima reciproca, ma anche attraversato da dinamiche dolorose, come la gelosia, le rotture e i ritorni.

Una domanda che potrebbe aiutarla a riflettere in questo momento è: che significato ha per lei oggi il possibile riavvicinamento a questa persona? È un desiderio di chiudere un cerchio, di riconciliazione, di elaborazione più matura di un legame irrisolto? Oppure sente ancora un bisogno di protezione da qualcosa che, anche a distanza di anni, ha lasciato un'impronta dentro di sé?

È interessante notare che parla di una versione più adulta di voi stesse, come se ci fosse in lei il desiderio di testare se oggi siete in grado di relazionarvi diversamente, con maggiore consapevolezza. Questo può essere un passaggio evolutivo importante, ma richiede anche molta attenzione nel distinguere tra ciò che è cambiato davvero (dentro di lei e dentro la sua amica) e ciò che invece potrebbe ripresentarsi sotto nuove forme.

Un'altra riflessione utile potrebbe essere: quali sono i suoi bisogni attuali nelle relazioni affettive? E in che modo questo possibile legame potrebbe contribuire o ostacolare la sua serenità oggi?

Nel lavoro psicologico sul cambiamento spesso ci si muove per piccoli obiettivi: a volte è importante chiedersi non tanto "posso fidarmi di lei?", ma piuttosto "posso fidarmi di me stessa nel riconoscere i miei confini, i miei segnali interni, e restare fedele a ciò che oggi mi fa bene?"

La invito a restare in ascolto delle sue sensazioni presenti, senza la pressione di dover decidere subito il futuro di questo rapporto. A volte è più utile osservare che agire, almeno all’inizio. E questo può già rappresentare un cambiamento significativo rispetto al passato.

Un caro saluto
E.S. 

Dott.ssa Elisa Scuderi
Psicologa | A Genova e online
📧 elisascuderi.ge@gmail.com
3774810243
www.psicologoagenova.wordpress.com

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Grazie per la su risposta, infatti mi preoccupa il fatto che questa donna non abbia la capacità di relazionarsi in modo più maturo e distaccato come faccio io e che viva nel passato di quella che fu la nostra amicizia, visto che comunque è sempre stata lei a cercarmi nel corso degli anni.
Non nutro aspettative o richieste, l'amicizia è un aspetto importante nella vita e avere relazioni sane è altrettanto importante, infatti ho imparato a mettere dei paletti e a farmi valere, quindi per ora la vivo in modo tranquillo e senza alcuna aspettativa, le ho detto che possiamo anche vederci, non ho paura e non mi sentirei a disagio, lei è sembrata contenta e mi ha risposto che le piacerebbe riabbracciarmi. Quindi se mai succederà accoglieró il momento e lo vivrò con il dovuto distacco ma anche con una giusta presenza per quella che sono oggi.
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