Amori senili
Buongiorno agli specialisti che vorranno rispondere.
Mi trovo in una situazione di vita abbastanza frequente, ma non per questo meno seria.
Sono caduto, con tutte le scarpe, nell’ innamoramento nei confronti di una collega di lavoro.
Come tutte le storie complicate il riassunto è il seguente: Io impegnato, lei impegnata, io padre, lei madre, io 60 anni suonati, lei 47.
Ci conosciamo da due anni e questo coinvolgimento è cresciuto piano piano: sino a pochi mesi fa mi spaventava la parola innamorato ora credo che il nome giusto sia quello.
Vi risparmio le dinamiche della vita quotidiana a lavoro (al di fuori non ci vediamo), dinamiche facilmente immaginabili.
In questa fase non la sfiorerei con un dito, tanto è il rispetto che ho di lei e la paura di rovinare tutto.
Mi interrogo spesso su quale possa essere il suo interesse verso di me, in cuor mio credo che, nonostante l’intesa tra noi, per lei io sia solo un caro collega.
Questo, tuttavia, non cambia le cose, per quanto attiene la mia sofferenza e insofferenza.
E per dirla tutta, se vi fosse la possibilità di una storia, quest’ ultima mi spaventerebbe non poco.
L’unica cosa che mi colpisce e mi incuriosisce è che, alla mia veneranda età, sia stato capace di interessarmi in modo così intenso e pulito a una persona (innamorarmi, insomma), io che sono abbastanza arido nei sentimenti e un po' scostante verso le persone.
In un precedente consulto parlavo di un lungo periodo ove sono preda di una rabbia abbastanza pesante: ora capisco che, forse, la situazione appena descritta potrebbe non essere, almeno in parte, estranea alla rabbia stessa.
Le domande: ma quindi alla mia età ci si può ancora innamorare?
E soprattutto con una intensità quasi adolescenziale?
E ci sarebbe qualche suggerimento pratico per lenire queste ambasce.
Il tutto con i limito del consulto on line E un percorso terapeutico potrebbe aiutare, fermo restando che in questo momento della mia vita non ne avrei la possibilità
Grazie
Mi trovo in una situazione di vita abbastanza frequente, ma non per questo meno seria.
Sono caduto, con tutte le scarpe, nell’ innamoramento nei confronti di una collega di lavoro.
Come tutte le storie complicate il riassunto è il seguente: Io impegnato, lei impegnata, io padre, lei madre, io 60 anni suonati, lei 47.
Ci conosciamo da due anni e questo coinvolgimento è cresciuto piano piano: sino a pochi mesi fa mi spaventava la parola innamorato ora credo che il nome giusto sia quello.
Vi risparmio le dinamiche della vita quotidiana a lavoro (al di fuori non ci vediamo), dinamiche facilmente immaginabili.
In questa fase non la sfiorerei con un dito, tanto è il rispetto che ho di lei e la paura di rovinare tutto.
Mi interrogo spesso su quale possa essere il suo interesse verso di me, in cuor mio credo che, nonostante l’intesa tra noi, per lei io sia solo un caro collega.
Questo, tuttavia, non cambia le cose, per quanto attiene la mia sofferenza e insofferenza.
E per dirla tutta, se vi fosse la possibilità di una storia, quest’ ultima mi spaventerebbe non poco.
L’unica cosa che mi colpisce e mi incuriosisce è che, alla mia veneranda età, sia stato capace di interessarmi in modo così intenso e pulito a una persona (innamorarmi, insomma), io che sono abbastanza arido nei sentimenti e un po' scostante verso le persone.
In un precedente consulto parlavo di un lungo periodo ove sono preda di una rabbia abbastanza pesante: ora capisco che, forse, la situazione appena descritta potrebbe non essere, almeno in parte, estranea alla rabbia stessa.
Le domande: ma quindi alla mia età ci si può ancora innamorare?
E soprattutto con una intensità quasi adolescenziale?
E ci sarebbe qualche suggerimento pratico per lenire queste ambasce.
Il tutto con i limito del consulto on line E un percorso terapeutico potrebbe aiutare, fermo restando che in questo momento della mia vita non ne avrei la possibilità
Grazie
Buongiorno,
Grazie per la condivisione sincera e lucida della sua esperienza. È evidente che lei stia vivendo un momento emotivamente complesso, fatto di desiderio, limiti, conflitti interni e anche di una sorprendente riscoperta di sé.
Sì, ci si può innamorare a qualsiasi età. E non solo: si può provare un innamoramento intenso, totalizzante, viscerale anche quando si è convinti di essersi raffreddati nei sentimenti o di essere diventati impermeabili all’innamoramento stesso. Non esiste un limite anagrafico al coinvolgimento emotivo, né una misura standard su come debba manifestarsi. Quello che lei descrive, con delicatezza ma anche con una certa sofferenza, è un innamoramento reale, carico di implicazioni e vissuti profondi.
La sua lucidità nel non confondere desiderio e rispetto, attrazione e idealizzazione, le fa onore. La consapevolezza del rischio di rovinare un equilibrio già fragile, sul piano personale, lavorativo e relazionale, è altrettanto importante. Ma come spesso accade nelle dinamiche affettive, razionalità e emozione non procedono sempre di pari passo.
Lei si chiede quale sia il ruolo di questa esperienza nella rabbia che da tempo la accompagna. È una domanda centrale. A volte, l’innamoramento proibito può diventare una sorta di valvola o di detonatore: espone al senso di colpa, alimenta il conflitto interno, ma è anche una forma di risveglio. Quando ci si sente nuovamente vivi, desideranti, coinvolti, può emergere un contrasto con la vita quotidiana, con le responsabilità e con una parte di sé che, per anni, ha mantenuto tutto sotto controllo.
In questo senso, la rabbia potrebbe rappresentare non tanto una reazione a questo innamoramento, quanto una spia che qualcosa dentro o fuori chiede un cambiamento, o almeno uno spazio di ascolto.
In assenza, per ora, di un percorso terapeutico (che certamente potrebbe offrirle un contenitore sicuro dove esplorare questi vissuti) alcuni spunti potrebbero essere:
1. accogliere il sentimento senza giudicarlo né idealizzarlo: l’innamoramento è una forma di contatto profondo con il proprio mondo interno, non va né represso né agito impulsivamente
2. scrivere può essere un modo per dare ordine al caos: mettere nero su bianco emozioni, sogni, paure, aiuta a osservarli da fuori e a rileggerli con maggiore distanza
3. crearsi spazi propri al di fuori del contesto lavorativo e familiare, che possano nutrire altri aspetti di sé, può aiutare a riportare equilibrio e a non concentrare tutto su questa figura
4. riconoscere il significato simbolico che questa donna potrebbe avere per lei: rappresenta solo se stessa, o anche una parte di lei che chiede attenzione?
Infine, una riflessione: lei si definisce abbastanza arido nei sentimenti e un po’ scostante verso le persone , ma le sue parole trasmettono profondità, delicatezza e capacità di stare nelle sfumature. Forse questo innamoramento non è solo rivolto a lei, ma anche a una parte di sé che sta tornando a farsi viva.
Un caro saluto e un augurio sincero di attraversare con consapevolezza questo tempo complesso ma anche, in fondo, pieno di vita.
Resto a disposizione,
Grazie per la condivisione sincera e lucida della sua esperienza. È evidente che lei stia vivendo un momento emotivamente complesso, fatto di desiderio, limiti, conflitti interni e anche di una sorprendente riscoperta di sé.
Sì, ci si può innamorare a qualsiasi età. E non solo: si può provare un innamoramento intenso, totalizzante, viscerale anche quando si è convinti di essersi raffreddati nei sentimenti o di essere diventati impermeabili all’innamoramento stesso. Non esiste un limite anagrafico al coinvolgimento emotivo, né una misura standard su come debba manifestarsi. Quello che lei descrive, con delicatezza ma anche con una certa sofferenza, è un innamoramento reale, carico di implicazioni e vissuti profondi.
La sua lucidità nel non confondere desiderio e rispetto, attrazione e idealizzazione, le fa onore. La consapevolezza del rischio di rovinare un equilibrio già fragile, sul piano personale, lavorativo e relazionale, è altrettanto importante. Ma come spesso accade nelle dinamiche affettive, razionalità e emozione non procedono sempre di pari passo.
Lei si chiede quale sia il ruolo di questa esperienza nella rabbia che da tempo la accompagna. È una domanda centrale. A volte, l’innamoramento proibito può diventare una sorta di valvola o di detonatore: espone al senso di colpa, alimenta il conflitto interno, ma è anche una forma di risveglio. Quando ci si sente nuovamente vivi, desideranti, coinvolti, può emergere un contrasto con la vita quotidiana, con le responsabilità e con una parte di sé che, per anni, ha mantenuto tutto sotto controllo.
In questo senso, la rabbia potrebbe rappresentare non tanto una reazione a questo innamoramento, quanto una spia che qualcosa dentro o fuori chiede un cambiamento, o almeno uno spazio di ascolto.
In assenza, per ora, di un percorso terapeutico (che certamente potrebbe offrirle un contenitore sicuro dove esplorare questi vissuti) alcuni spunti potrebbero essere:
1. accogliere il sentimento senza giudicarlo né idealizzarlo: l’innamoramento è una forma di contatto profondo con il proprio mondo interno, non va né represso né agito impulsivamente
2. scrivere può essere un modo per dare ordine al caos: mettere nero su bianco emozioni, sogni, paure, aiuta a osservarli da fuori e a rileggerli con maggiore distanza
3. crearsi spazi propri al di fuori del contesto lavorativo e familiare, che possano nutrire altri aspetti di sé, può aiutare a riportare equilibrio e a non concentrare tutto su questa figura
4. riconoscere il significato simbolico che questa donna potrebbe avere per lei: rappresenta solo se stessa, o anche una parte di lei che chiede attenzione?
Infine, una riflessione: lei si definisce abbastanza arido nei sentimenti e un po’ scostante verso le persone , ma le sue parole trasmettono profondità, delicatezza e capacità di stare nelle sfumature. Forse questo innamoramento non è solo rivolto a lei, ma anche a una parte di sé che sta tornando a farsi viva.
Un caro saluto e un augurio sincero di attraversare con consapevolezza questo tempo complesso ma anche, in fondo, pieno di vita.
Resto a disposizione,
Dott.ssa Elisabetta Carbone
Psicologa sistemico relazionale | Sessuologa clinica |
psicologa@elisabettacarbone.it | 351.777.9483
Utente
Cosa dire dottoressa??
la ringrazio di cuore, ha fornito una risposta articolata , lunga e ricca di spunti pratici. Alcuni molto attuabili, come scrivere che a me piace molto, ma non ci avevo pensato. La terrò i considerazione, vista la sua gentile disponibilità, perché se è vero che l' innamoramento a questa età mi ha piacevolmente colpito ( è sempre stata una evenienza impossibile), è altrettanto vero che vivere con la rabbia non è, appunto, un bel vivere.
Ancora molta gratitudine
la ringrazio di cuore, ha fornito una risposta articolata , lunga e ricca di spunti pratici. Alcuni molto attuabili, come scrivere che a me piace molto, ma non ci avevo pensato. La terrò i considerazione, vista la sua gentile disponibilità, perché se è vero che l' innamoramento a questa età mi ha piacevolmente colpito ( è sempre stata una evenienza impossibile), è altrettanto vero che vivere con la rabbia non è, appunto, un bel vivere.
Ancora molta gratitudine
Sono d'accordo con lei!
Resto a disposizione,
Un caro saluto,
Resto a disposizione,
Un caro saluto,
Dott.ssa Elisabetta Carbone
Psicologa sistemico relazionale | Sessuologa clinica |
psicologa@elisabettacarbone.it | 351.777.9483
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 420 visite dal 21/07/2025.
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