Attacchi di panico ansia dopo il parto

Buongiorno
sono una ragazza di 26 anni, ho partorito al mia prima figlia il 17 settembre 2011, sono felicissima di lei e sono felice della mia famiglia con mio marito. il problema che però ho da un po' di tempo e che va e viene è che in certi momenti vorrei solo piangere, mi sento sola, (sono a casa da sola tutto il giorno fino a sera) mi sento che mi manca l'aria e che certe volte vorrei scappare. Eppure io l'ho desiderata tanto, ho avuto un parto naturale andato bene, adesso non l'allatto + perchè mi è finito il latte da 15 giorni, dorme è tranquilla e io sono contenta quando gioco con lei, ma in certi momenti per esempio quando vorrei farla addormentare ma llei piange o quando non so cosa fare perchè fuori piove e io sono stanca di fare su e giù per la casa con lei in braccio mi sento che vorrei non essere qui, mi viene da piangere. se riesco ad uscire a fare 1 passeggiata non mi sento così oppressa ma se sono in casa si, e poi comunque verso le 7 di sera quando è ora di cena mi si chiude lo stomaco, perchè la bimba piange o perchè è stanca e non riesce a fare un pisolino o perchè è annoiata e noi che dovremmo cenare non riusciamo. io non riesco a cenare se lei piange e cmq anche se non piange mi sento lo stomaco chiuso e mi sento incline al pianto. ne ho parlato con mio marito e cerca di dirmi che va tutto bene ma io non capisco perchè in questo perodo che dovrebbe essere il + bello della mia vita invee mi sento così triste e anche pensare a queste cose mi fa stare ancora + male. Ho una nonna che è molto disponibile e mi dice spesso anche tutti i giorni di andare da lei abitiamo a 7 km di distanza però io sonon sempre stata indipendente e alcuni giorni vado ma andarci sempre mi fa sentire fallita e non andarci mi fa sentire sola, in + il tempo grigio e piovoso mi fa sentire in casa come se fossi in prigione. Non so come concentrarmi su qualcosa di positivo, vi prego potete darmi qualche consiglio?
grazie
[#1]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
"andarci sempre mi fa sentire fallita e non andarci mi fa sentire sola"

Gentile mamma, tanti auguri per prima cosa!

Quello che Le accade è piuttosto frequente: la Sua bimba Le chiede tante energie, che sono tutte focalizzate sul benessere della piccolina. Tuttavia non deve trascurare neppure se stessa e quindi prendersi una "tregua". Senza sentirsi né in colpa se affida per qualche ora la bimba a qualcuno, né se mostra una SANA dipendenza. Tenga presente che la dipendenza non è sempre patologica: ben diverso sarebbe se Lei non avesse mai fatto nulla in vita sua senza dipendere da altri e andando in sofferenza se è da sola, ma lei dice il contrario.
Il puerperio è un periodo stressante, come la gravidanza, ma più impegnativo. Il ruolo del papà, ma anche dei nonni, è quello di facilitare l'impegnativo compito della mamma. Quindi, si faccia aiutare dalle persone che Le vogliono bene. Solo quando si prenderà bene cura di se stessa potrà prendersi cura con più gioia della Sua piccolina. Se andare dalla nonna La fa stare bene, lo faccia!

Saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#2]
Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 123
Gentile ragazza, certe reazioni, dopo la gravidanza, sono abbastanza frequanti, la cosa peggiora se attribuiamo a queste un significato negativo nella convinzione che non sia giusto averle

(..)non capisco perchè in questo perodo che dovrebbe essere il + bello della mia vita invee mi sento così triste(..)

in periodo particolarmente critico non c'è nulla di male fare qualcosa di diverso per poterlo superare, lasci stare che è stata sempre autonoma e accetti l'aiuto di sua nonna.
solo dopo, se la cosa dovesse continuare, ne parli con un terapeuta.
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

[#3]
dopo
Attivo dal 2011 al 2012
Ex utente
Buongiorno grazie per le risposte, però il problema è che posso andare da mia nonna e sto bene per qualche ora ma prima o poi devo tornare a casa, ho paura che questa fuga, comunque dovrà essere affrontata, e non è che a casa mia sto male, non so come spiegarlo, avrei bisogno di più gente intorno a me forse per distrarmi e fare passare queste giornate difficili,credo.
grazie
[#4]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Perchè dice che si tratta di una fuga? Da che cosa?

"...avrei bisogno di più gente intorno a me forse per distrarmi e fare passare queste giornate difficili..."

Signora, lo credo! Come Le ho scritto sopra è molto impegnativo occuparsi di un neonato che è totalmente dipendente da Lei: recuperi un po' di energie fisiche e mentali, distraendosi in compagnia delle persone con cui sta bene. Si faccia aiutare.

Cordiali saluti,
[#5]
Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
Gentile giovane neo-mamma,
anche se sembrerebbe paradossale, è più frequente "incappare" in disturbi dell'umore in seguito ad un parto (ad esempio, per problematiche ormonali) che dopo un aborto: questo la dice lunga sulla difficoltà oggettiva del periodo che sta vivendo.

Questo è sì, per certi versi, il momento più bello della sua vita, ma ciò non esclude affatto che possa anche essere, per altri motivi, il più tremendo mai attraversato.

Sia meno severa con se stessa, meno convinta che ci sia un modo corretto di " dover essere" e uno sbagliato, ascolti di più le sue necessità e le sue emozioni e non abbia timore a soddisfarle.
Non consideri una fuga uscire di casa, o cercare compagnia perché non lo sono: perché mai dovrebbe restrasene isolata e rintanata nella sua abitazione, solo perché ha un cucciolo da accudire?
Cerchi la compagnia di altre neo-mamme per condividere con loro dubbi, frustrazioni, progressi ed esperienze esaltanti: può essere davvero di grande aiuto. A volte nei consultori organizzano degli incontri dopo parto, potrebbe informarsi su questo, tanto per iniziare.
Ora che non allatta più, si prenda anche cura di se stessa: il suo peso andrebbe rivisto, poiché anche questo può renderla più debole e affaticabile.
Non si vergogni a chiedere aiuto (pratico o morale) e se ritiene di averne bisogno, si rivolga ad uno psicologo per un sostegno.

In attesa di conoscere quali decisioni avrà preso in merito, le invio cari auguri di buon anno.

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i

[#6]
dopo
Attivo dal 2011 al 2012
Ex utente
Buongiorno, lunedì pomeriggio sono venute a trovarmi delle mie amiche e mi sono sentita meglio erano 3 giorni che stavo male e dopo aver passato il pomeriggio con loro mi sento meglio ancora oggi. Comunque ho già sentito il consultorio e mi hanno dato 1 appuntamento con una psicologa per il 13 gennaio. In questi giorni c'era a casa mio marito e quindi non sono andata dai miei parenti, ma settimana prossima che torna a lavorare sicuramente andrò. Sa cosa, trovo che uscire di casa mi faccia sentire davvero meglio e trovarmi con altre mamme o amiche, credo che il mio punto debole sia la solitudine, il rimanere in casa bloccata con la bimba con giornate brutte.
Comunque grazie ancora per il supporto
S.
[#7]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
In questo periodo delicato non è infatti opportuno isolarsi, ma chiedere aiuto e lasciarsi anche un po' accudire da chi Le vuole bene.

Dopo il colloquio, se vuole, ci faccia sapere.

Saluti,
[#8]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Signora,
Il dopo parto, e' un momento estremamnete delicato per la vita di una donna e della coppia.
Il bagno ormonale, che le ha fatto compagnia per ben nove mesi, non le appartiene piu.' , le ovvie fatiche correlate all' accudimento della piccola, la stanchezza cronica e la vulnerabilita' emotiva, completano il quadro.
Non si si senta in colpa o a disagio per quanto sta sperimentando, e' normale e transitorio, accetti le amorevoli cure di sua nonna, faranno bene a lei ed al bambina, inoltre la piccola, in perfetta empatia e simbiosi con lei, risentira' in positivo, della sua ritrovata serenita', magari piangendo di meno.
Le braccia della mamma, rappresentano un ' amorevole prolungamento del'utero, se lei vivra' tensione e stanchezza anche alla piccola passeranno le stesse emozioni, amplificate dall'assenza di capacita' di decodifica.
Un caro saluto e tantissimi auguri.

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

Ansia

Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.

Leggi tutto