Perdita memoria, insonnia, attacchi di panico

Buona sera,
vi scrivo perchè ho bisogno di risposte per un problema che ormai mi assilla da tempo. Non ho mai avuto il sonno pesante ma ultimamente la situazione sta degenerando; mi sveglio spesso la notte sempre allo stesso orario (verso le 3 precisamente) ansioso, in panico senza capire dove mi trovo ne perchè e con un gran bisogno di urinare. L'altro giorno mia moglie e mia figlia verso le 17.30 mi hanno trovato totalmente sconvolto in cortile che ansimavo e respiravo a fatica senza capire che mi accadesse attorno. Sono stato portato al pronto soccorso perchè avevo una perdita di memoria a breve termine (ogni 5 minuti chiedevo l'ora ed ero convinto di dover spegnere il forno -spento da mia mogli ormai un'ora prima-) oltretutto avevo perso anche la memoria in merito ad eventi passati, non ricordavo per esempio l'aquisto dell'auto nuova o se mia madre fosse ancora viva e continuavo ad orinare. Al prontosoccorso subito sono stato sottoposto a tack risultata negativa come tutti gli altri parametri battito cardiaco, pressione, temperatura corporea e diabete erano tutti nella norma solo dopo qualche ora si è presentato un fortissimo mal di testa. Non mi ricorodo assolutamente nulla di quello che è successo tra le 17.30 e le 8.00 di mattina del giorno dopo, tutto quello che vi scrivo mi è stato raccontato. Ora come ora ho il totale vuoto di quelle ore ma vivo con il terrore di andare a dormire per poi svegliarmi con quella senzazione di angoscia e di panico che ormai mi accompagna da diversi mesi. Posso dirvi che già in passato ho sofferto di attacchi di panico (se uscivo non volevo più rientrare in casa o viceversa) affievoliti/curati grazie anche all'aiuto di un buon psicologo. Ora però la situazione è peggiorate ed io ne la mia famiglia non abbiamo idea di come gestire la cosa.

Spero di essere stato il più chiaro possibile.

Buona serata
[#1]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile Signore,
Il risveglio ricorrente alle 3 di notte fa ipotizzare una sindrome ansioso depressiva. Naturalmente per valutare la sua situazione personale occorre un colloquio sia con uno psichiatra che affrontera' da un punto di vista medico il suo problema e interverra' se lo ritiene con una terapia farmacologica e un colloquio con uno pscologo psicoterapeuta per riprendere la psicoterapia che lei ha seguito in passato.
Come mai la sospese? Le fu consigliato di regolarsi cosi* oppure la decisione fu spontanea?
Si tranquillizzi comunque: la soluzione al suo problema e' senz'altro possibile e probabilmente anche rapida con questa terapia integrata.
I migliori saluti

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

[#2]
Dr.ssa Carla Casini Psicologo, Psicoterapeuta 28 1
Gentile utente,

Concordo con la collega sulla necessita' di effettuare un colloquio con uno psichiatra che valuterà se intraprendere una cura farmacologica, un sostegno psicologico, inoltre, potrebbe esserle senz'altro utile valutando la possibilità di ritornare dal colga che già l'ha seguita visto che aveva avuto buoni risultati e che conosce già la sua storia.
Cordiali Saluti,

Dr.ssa Carla Casini
Psicologa Psicoterapeuta Sesto Fiorentino Firenze

[#3]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Gentile Signore,

quando è stato portato al pronto soccorso è stato sottoposto anche a visita neurologica?
La perdita improvvisa della memoria e della capacità controllare lo sfintere uretrale potrebbe dipendere da un disturbo neurologico: anche se la TAC non ha rilevato nulla sarebbe utile che lei approfondisse la questione per escludere definitivamente che quanto accaduto non abbia una causa di questa natura.

Riguardo ai risvegli notturni, ne ha parlato con il suo medico di base?
Avete accertato che non sia in corso un'infiammazione prostatica?
E' infatti possibile che lei senta più frequentemente che in passato lo stimolo notturno ad urinare a causa delle condizioni della sua prostata, e che il risveglio improvviso causato da tale stimolo avvenga in genere in un momento in cui il suo sonno è profondo: da qui il senso di disorientamento che riferisce, che non è automaticamente addebitabile all'ansia.
Per intenderci è possibile che lei si svegli di colpo per andare in bagno e si spaventi, e non il contrario (risveglio che provoca ansia e che non è causato dall'ansia).
Non ci ha però detto se dopo aver svuotato la vescica riesce a riaddormentarsi rapidamente o dopo molto tempo: può chiarire questo punto?

Come la maggior parte delle persone che in passato hanno sofferto di attacchi di panico lei tende a fornire una spiegazione di questo tipo a situazioni che possono non avere a che fare con l'ansia, perciò la invito a non saltare subito alle conclusioni perchè non tutto quello che riferisce può avere questa spiegazione.

Per quanto riguarda l'episodio di amnesia le vorrei chiedere se prima che sopraggiungesse il buio era successo qualcosa che potrebbe averla spaventata, sempre che sia in grado di ricordarlo.

In questi ultimi mesi si è sentito particolarmente stressato o teso per qualche motivo?
C'è qualche cambiamento all'orizzonte?
Qualcosa la spaventa?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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