Confusione e insonnia

Vi scrivo perché una confusione interiore mi impedisce da giorni di non dormire.



Ho avuto una relazione con un ragazzo, entrambi 26 anni, per più di due anni, di cui la metà passati a distanza perché io ho dovuto finire gli studi.
Avevo il desiderio, terminata la laurea, di andare all'estero per qualificarmi in un titolo.
C'è da dire che in questi due anni e mezzo la lontananza, ha rovinato molte cose, (anche se prima le discussioni erano comunque all'ordine del giorno) , le conversazioni quasi esclusivamente telematiche, la mancanza di rispetto nei toni, le pretese dell'uno e dell'altro.
Quando lo conobbi, ero molto innamorata, e lui era disposto a viaggiare con me ovunque fosse stato necessario, ma in realtà non è stato così, infatti, la distanza è stata causa sua, che non ha "potuto" stare con me, come mi aveva illuso, poiché possiede un cane e non vuole farlo soffrire nel viaggio. Dice che vuole vivere bene con me, ma sempre in relazione con il suo cane che per lui è come un figlio (cito testualmente). Fu così che a seguito di questo dilemma, mi lasciò la prima volta, e io in preda all'angoscia, lo richiamai e umiliandomi nonostante io fossi stata abbandonata, recuperai la questione.

E questo stesso problema si è ripresentato in questo caso, dicendomi che la cosa "corretta" sarebbe che io stessi dove lui può stare, e che non è giusto che io me ne vada in giro per il mondo. E' naturale quindi che io debba seguirlo, rinunciando ad ascoltare altre mie aspirazioni, che questa dovrebbe essere la primaria, e visto che lui non può.
Da un lato una parte di me riesce a vedere chiaramente la scorrettezza e l'illogicità del discorso che mi propina sotto forma di naturalezza dei sentimenti, però dall'altro mi sento addirittura in colpa, per non essere capace di concordare con lui, che per questo mi lascerà esattamente come ha detto, e sarò punita per questo mio egoismo. E non riesco a levarmi dalla testa che sarà così, che in qualche modo mi farà del male, che lo vedrò felicemente dimenticarsi di me, mentre io sarò andata verso l'ignoto con la possibilità di fallire.La cosa che mi spaventa, è che smetterò di essere speciale per questa persona, che non avrò accesso a lui, pur sapendo che non sono poi così speciale se il cane viene prima di me, o comunque, di noi. Quello che non so è come farmi ragionare, perché d'altronde, è tanto ormai che mi sono accorta che il suo essere speciale per lui non equivale al concetto che io ne ho. E passo le notti insonni rimuginando su queste sciocchezze, su questa scelta gigante che mi ha messo davanti, sulle sottili manipolazioni che fa approfittando della mia debolezza sotto questo punto di vista, sempre, per lui , sono la colpevole, è colpa mia, io non ho fatto questo, io non sono questo. Però allo stesso tempo, mi ama, vuole che stia lì con lui a vivere la nostra (sua?) vita, e sono estremamente cattiva a non sentire lo stesso bisogno che ha lui. E quindi sono sempre a chiedermi, sono cattiva davvero?
[#1]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile signorina,
Da quello che ci dice lei e' vittima di un abuso psicologico.
Le viene pretestuosamente addossata una colpa che non ha per dare a lei la responsabilita' della sua sofferenza, cosi' che lei non possa neanche reagire.
L'amore e' fatto di rispetto, di andarsi incontro, non di manipolazione.
Se questo ragazzo la minaccia di lasciarla per questo prima di dispiacersene valuti la situazione da questo punto di vista. Pensa davvero di non potere fare a meno di un uomo cosi'?

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

[#2]
Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Gentile Utente,

da quello che lei scrive, questa relazione sembra gestita e organizzata in maniera completamente asimmetrica. Lei ha un conflitto sul polo della "dipendenza affettiva" con un partner idealizzato/svalutante e, purtroppo per lei, manipolatore affettivo.

Lei non riesce a concordare qualcosa con questa persona perché la sua posizione di dipendenza non lo permette, anche perché molto probabilmente il suo partner ha una personalità con forti tratti narcisistici.

Cerchi di uscire da questa situazione di vincolo, altrimenti rischia di sentirsi in colpa anche facendo la scelta più giusta per lei.

Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it

[#3]
dopo
Attivo dal 2011 al 2015
Ex utente

Gentili dottori,

il che modo si può uscire da questa situazione, sarebbe a dire come posso gestire questo che indica come dipendenza effettiva?

Mi spiegherebbe a grandi linee quali sono i tratti della personalità narcisistica che ha citato?

Io non riesco a concordare è vero, perché semplicemente la sua visione sovrasta la mia, ritrovandomi in un vicolo cieco, o come dice lui, o sola.

Ciò che più mi rende impotente è la sua totale convinzione di stare nel giusto, voglio dire che le sue manipolazioni non credo siano consapevoli, cioè fatte apposta, certo è che poco a poco arriva sempre a ciò che è corretto pero lui, e di questo come ha notato, convince anche me, e mi confonde.
[#4]
Psicologo attivo dal 2013 al 2020
Psicologo
Gentile Utente,
se crede di essere entrata in un circolo vizioso, la cosa migliore sarebbe rivolgersi ad un professionista che le permetta di comprendere appieno quello che le sta succedendo.
[#5]
Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Gentile Utente,

le mie affermazioni sono chiaramente solo ipotesi che vanno approfondite nella sede adeguata.

Come il Collega, qualora lei continui a trovare difficoltà in questa relazione, le suggerisco di chiedere una consulenza psicologica. In questo modo avrà l'opportunità di comprendere meglio questo rapporto.

Come descriverebbe il suo partner?
[#6]
dopo
Attivo dal 2011 al 2015
Ex utente
E' una persona buona sotto molti punti di vista,mi è stato accanto in tante situazioni, all'inizio, ma è incapace di dare senza ricevere, ogni qualvolta ha l'impressione che gli è stato fatto un torto, semplicemente chiude le porte e tronca il dialogo, ponendosi in una posizione di superiorità. Si aspetta che gli altri facciano i primi passi. E nel mio caso se questo non succede, manda frecciatine per recriminarlo.

Nelle discussioni provoca in una forma infantile, si parla solo quando ne ha voglia, e se non concorda con le cose dette semplicemente inizia una raffica di risposte passive, "si si, fai come vuoi, non mi interessa", o addirittura con mancanza di rispetto. E se glielo faccio notare, sono pure colpevole perchè vedo il male, ho una pessima opinione di lui. Queste provocazioni mi esasperano.

In un discorso una volta parlammo del fatto che raramente mi sento considerata bella da lui. E gli feci notare che avevo bisogno della sua attenzione, che non deve darmi per scontata. Bene, questa mia confessione la usò sotto forma di battuta sarcastica nella discussione dicendomi "vattene a letto "bella"" giusto per provocarmi, e in preda alla rabbia e la frustrazione, lo schiaffeggiai, et voilà, in un secondo mi ero trasformata nella violenta che "picchia", in quella che non ha rispetto. E del suo commento, quello era perdonabile, erano solo parole.


Una persona completamente dipendente dalla madre, vive ancora con lei perchè disoccupato, che è del tutto gelosa e competitiva nei miei confronti. Il rapporto si è incrinato proprio perché un giorno lui ha assistito a una scena tra me e la mia famiglia, e io gli chiesi di far rimanere la cosa tra noi, per rispetto dei miei genitori. Lui si è alterato per questa pretesa, perchè pensa di avere il diritto di dire tutto a la madre e non vuole avere segreti e io sono quella che incrina la relazione tra i due.
Ovviamente questo è continuamente rinfacciato in ogni discussione.

Quello che mi lega, sono i momenti belli passati, è bello quando non discutiamo e stiamo tranquillamente sembra qualcosa come la felicità, ma dura poco, basta poco perchè tutto si ritiri. L'idea che lui mi abbia immaginato come sua compagna, è come qualcosa che non voglio perdere, anche se, le sue idee non coincidono con le mie.




[#7]
Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
<... è bello quando non discutiamo e stiamo tranquillamente sembra qualcosa come la felicità, ma dura poco, basta poco perchè tutto si ritiri.>

Questo è un tipico meccanismo insito in un certo tipo di relazioni in cui i momenti di "felicità" e apparente calma, altro non fanno che confonderla e farla sentire in colpa, in attesa della annunciata fase successiva, quella in cui tutto torna come prima o anche peggio.

Concordo con i Colleghi sull'opportunità di sentire uno psicologo di persona, si chieda se le conviene continuare a stare in un rapporto tossico che sembra non promettere nulla di buono per lei.


Cari auguri

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

[#8]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Carissima,

la situazione è la stessa che ci ha riferito in ottobre - o anche peggio, se mi consente di dirlo.

Le avevamo suggerito già allora di consultare di persona uno psicologo e non posso che suggerirle nuovamente di farlo: come vede non si tratta di una situazione che si risolverà da sola perchè lui è un manipolatore e lei è troppo debole per vedere questo e respingerlo una volta per tutte.

Chiaramente un conto è analizzare ciò che accade da fuori e un altro conto da dentro, ed è per questo che lei ha assoluto bisogno di uno sguardo esterno che la aiuti a ragionare sulla situazione.

Questo sguardo però non può venire da noi, perchè non conoscendola e non potendo parlare e interagire direttamente con lei non possiamo nemmeno aiutarla ad elaborare una diverso modo non solo di rapportarsi a lui, ma anche e soprattutto di concepire sè stessa come giovane donna che ha il diritto di non stare più con una persona che la maltratta psicologicamente e le toglie ogni serenità.

Ci rifletta seriamente.
[#9]
dopo
Attivo dal 2011 al 2015
Ex utente
Vi ringrazio,

lo so, sto assillando amici e parenti con la stessa storia da mesi.

Ho provato a chiedere un consulto, ma non essendo residente nella città in cui vivo, non ho l'accesso ai consultori, o almeno questo mi riferirono dal centralino.

Sapreste consigliarmi altri enti che possano effettuare un servizio gratuito?


[#10]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile ragazza,
Stare in relazione con una personalia' narcisistica e' davvero difficile.
Sono persone che non hanno la capacita' di entrare in empatia con gli altri.
Utilizzano gli altri solo per i loro scopi senza riuscire a fare diversamente.
Le loro esigenze sono le uniche che vedono e perseguono.
Che lei perceisca d essere sovrastata e' la prova che ci troviamo in questo fangeente
Spesso attirano personalita' complementari che hanno bisogno di dedicarsi a loro e che solo da questo vengono gratificate.
Chi ha tale dipendenza affettiva dovrebbe ricorrere ad uo psicoterapeuta per spezzare il circolo vizioso che rimettono in atto inevitabilmente. Spesso alla base di tale dipendenza vi sono carenze infantili che hanno dato forma a tale bisogno.
Le auguro davvero di trovare uno specialista che possa aiutara a superare questa situazione in modo definitivo.
I migliori saluti



[#11]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Risiede nella città che risulta nella sua iscrizione al sito?
[#12]
dopo
Attivo dal 2011 al 2015
Ex utente
si certo, è la stessa
[#13]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Se si trova lì per motivi di studio può informarsi sul servizio erogato dallo sportello psicologico per studenti della sua università.

Indipendentemente dal fatto che sia lì per studiare o per lavorare può provare ad andare direttamente al consultorio per verificare se non c'è alcuna possibilità di accedervi o se possono consigliarle qualche altra struttura alla quale rivolgrsi.
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