Ansia, panico o crisi nervosa?

Salve,
ho 31 anni, da qualche anno soffro di emicrania e cervicale. I problemi di cervicale cominciarono a farsi sentire qualche anno fa, causandomi delle forti vertigini. Proprio in concomitanza con il primo attacco di vertigini ebbi il primo attacco di panico seguito da un periodo in cui manifestavo una forte ansia generalizzata. Prontamente, mi recai preso la asl locale chiedendo ed ottenendo dei consulti per risolvere e non far cronicizzare il problema. I risultati sono stati soddisfacenti, le vertigini da cervicale rimangono, ma l'ansia e la paura che mi generavano oramai è superata. Purtroppo però da qualche tempo, in concomitanza soprattutto della fase pre-mestruale, sto avvertendo strani sintomi e strani attacchi che sembrerebbero di panico ma che, essendo differenti dal precedente ed essendo differenti dall'attacco d'ansia, mi lasciano il dubbio, se tratti di qualcosa che funziona male a livello fisico oppure il ritorno dell'ansia o del panico sotto un'altra forma.
Prima "dell'attacco" c'è sempre di base un crescente nervosismo, sono di norma una modesta fumatrice ma prima del periodo di malessere aumento leggermente il numero di sigarette (noto il mio nervosismo da questo), mi sento già male al mattino, con una specie di spossatezza, come se non avessi dormito, dolori al collo, alle gambe, continui brontolii allo stomaco come se avessi sempre fame, nausea, pesantezza alla testa, fastidio per la luce, i rumori e gli odori (come una leggera forma di emicrania), orecchie e naso tappati. Un malessere generale insomma. Solitamente riesco a portarmi avanti per l'intera giornata, ma in rare occasioni come oggi, di punto in bianco i fastidi aumentano la pesantezza alla testa anche, mi sento svenire e inizio a tremare, non riesco più a reggermi in piedi.
Le prime due volte che è accaduto ho iniziato a pensare alla pressione bassa o un calo di zuccheri, (i sintomi si manifestano nella fase premestruale e soprattutto quando c'è caldo) i brontolii di stomaco ed il fatto che sono piuttosto magra mi ha fatto sorgere il dubbio, ma nonostante io abbia provato a mangiare o bere qualcosa di zuccherato non ha mai migliorato la situazione.
Le analisi di routine sono normali, la pressione l'ho sempre portata un po' bassa, ho la tiroide ingrossata, ma che funziona bene.
A questo punto mi chiedo si tratta di una forma ansiosa? Oppure il problema potrebbe essere di natura ormonale legato al ciclo?
Ho scritto che "solitamente riesco a portarmi avanti per l'intera giornata" perché la sintomatologia si manifesta da circa 1 anno nella fase pre-ciclo. Mentre "gli attacchi" si sono manifestati tre volte "Luglio-Dicembre-oggi" in concomitanza con un inaspettato anticipo del ciclo, che generalmente è regolare e ben pre-annuciato.
Vi sarei grata se poteste indirizzarmi per risolvere il problema.
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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Gentile Utente,

>>..qualcosa che funziona male a livello fisico oppure il ritorno dell'ansia o del panico sotto un'altra forma<<
>>A questo punto mi chiedo si tratta di una forma ansiosa? Oppure il problema potrebbe essere di natura ormonale legato al ciclo?<<

per discriminare se si tratta di un problema fisico si deve rivolgere necessariamente al suo medico curante. Se vien esclusa una causa di origine organica può rivolgersi ad un Collega per una valutazione psicodiagnostica e successivamente le varranno indicate le tipologie di trattamento più adeguate al suo caso.

Che significa "tiroide ingrossata"?
Le disfunzioni della tiroide possono anche avere dei sintomi a livello psicologico.



Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it

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Psicologo attivo dal 2013 al 2020
Psicologo
Gentile Signora,
la prima cosa da fare è recarsi dal suo curante il quale valuterà se è il caso di prescriverle degli accertamenti diagnostici. Tutto questo per essere sicuri che le cause della sintomatologia da lei lamentata non siano di tipo organico.
Qualora i disturbi siano di origine psicogena, il passo successivo è quello di farsi valutare da un collega per un inquadramento diagnostico ed eventualmente un percorso psicologico.
[#3]
dopo
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Pensavo di parlare al medico e di prenotare una visita da un ginecologo, al più presto.

Tiroide ingrossata: è di dimensioni notevolmente superiori alla norma, mi hanno detto che potrebbe essere "infiammata". Dalle varie analisi, però risulta ancora ben funzionante. Anche se mi è stato detto che la devo tenere sotto controllo perché tendente all'ipertiroidismo.

Grazie per le precoci risposte.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Gentile Utente,

posto che è indispensabile che lei si sottoponga ad accertamenti medici per stabilire se vi siano alterazioni ormonali o altri segni degni di nota, vorrei suggerirle la lettura di questo articolo sui malesseri che precedono l'attacco di panico:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1709-gli-attacchi-di-panico-sono-prevedibili-e-prevenibili.html

E' possibile che il suo problema non sia stato risolto con il ciclo di colloqui che ha prontamente effettuato anni fa, e che vi sia una quota di ansia residua che si manifesta con la contrattura della muscolatura del tratto cervicale e con altri malesseri che in alcune occasioni sono (probabilmente) culminati nell'attacco di panico.

Le consiglio di indagare anche questa eventualità chiedendo un consulto psicologico, perchè potrebbero essere presenti dei segnali di malessere che lei non ha finora inquadrato come effetto dell'ansia e che sarebbe bene portare alla luce per individuarne le cause e intervenire di conseguenza.

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

[#5]
dopo
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Farò tutti gli accertamenti del caso per escludere una causa di origine ormonale, ma ho scritto per un consulto nella sezione psicologia proprio perché, come mi è successo anni fa per la cervicale, è come se l'ansia o il panico avessero trovato un altro sfogo (i problemi ormonali mi convincono poco). Fino ad un anno fa non avevo mai avuto nessun problema, poi a seguito di un "forte stress" è arrivata la sindrome premestruale e tutti questi nuovi fastidi.
Inoltre, per quanto male io possa essermi sentita, non avevo nessun altra alterazione fisica oltre al fatto che tremavo e mi "sentivo" svenire. Dico questo perché ho visto persone star male per cause ormonali o per cali di pressione o di zucchero, ed a loro si vedeva distintamente il malessere, cambiavano di colore non si reggevano in piedi perché non ne avevano la forza. Io per quanto potessi star male e tremare sono arrivata in auto con le mie gambe, e con qualche piccola sosta sono arrivata a casa, senza svenire, cambiare di colore ecc ecc
Circa l'articolo, vorrei dire una cosa, per quello che ho passato anni a dietro posso confermare che nel mio caso l'attacco di panico (ne ho avuto più di 1) si preannunciava sempre con uno stato di malessere generale o trovava appiglio nel mio malessere fisico (ad esempio quello generato da una banalissima influenza ne scatenò uno).
Grazie ancora, in tutti i casi qualche ulteriore colloquio mi sarà utile.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
In cosa è consistito il forte stress che ha subito?

Per quanto riguarda i colloqui che ha effettuato anni fa, ha semplicemente terminato il ciclo di sedute previsto senza possibilità di farne altre o eravate effettivamente giunti ad una conclusione?
[#7]
dopo
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Lo stress è derivato della precoce morte del padrone dell'azienda per la quale lavoravo,la conseguente perdita del lavoro e gravi problemi di salute di mia madre (è stato un bel mix). I problemi di salute di mia madre, mi hanno fatto reagire immediatamente! Almeno credevo, perché da allora come ho spiegato, è come se tutta l'ansia venisse fuori nel momento in cui mi sento fisicamente più debole.
Prendo l'esempio di ieri, perché è molto più recente ed è stato peggiore: non potevo prevedere un anticipo del ciclo ma, questo comporta per tutte le donne un certo senso di malessere, e credo che sul quel malessere l'ansia o la paura di star male abbiano trovato campo libero.
Non vorrei essere presuntuosa, insistendo tanto sul fatto che sono convinta che la maggior parte dei miei fastidi siano di natura ansiosa, ma so che un problema fisico trova un rimedio efficace nel farmaco, mentre l'ansia è molto più dura da combattere, richiede più lavoro. Ho vissuto problemi derivanti con la cervicale associati ad ansia e panico, ed è stata un esperienza terrificante. Vivo gli stessi problemi di cervicale senza ansia e panico, sono molto fastidiosi, ma non hanno niente di terrificante.

I colloqui che effettuai erano effettivamente giunti a conclusione, non avrei lasciato le cose a metà, perché in famiglia mia sorella soffre d'ansia e panico e per lei la terapia durò più di 4 anni.
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Psicologo attivo dal 2013 al 2020
Psicologo
Gentile Utente,
sicuramente i problemi d'ansia sono fastidiosi, ma questo non significa assolutamente che non possano essere affrontati adeguatamente. Tuttavia, come le è già stato esposto, è necessario un corretto inquadramento per poter pensare ad un efficace trattamento psicoterapico.

Le Psicoterapie, pur perseguendo tutte lo stesso fine ovvero il benessere del paziente, hanno caratteristiche diverse. Lei scrive che il trattamento di sua sorella è durato 4 anni, questo non significa che lo stesso debba valere per lei. Ci sono Orientamenti terapeutici orientati al presente (come ad esempio la psicoterapia cognitivo-comportamentale) che permettono un miglioramento clinicamente significativo già dopo poche sedute.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Nell'invitarla a sottoporsi ad accertamenti medici non intendevamo dire che non riteniamo probabile che i suoi problemi siano di natura psicologica, ma la cautela è d'obbligo soprattutto quando manca il contatto diretto con chi ci interpella.

Che tipo di terapia ha effettuato?
[#10]
dopo
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Comprendo che la cautela sia d'obbligo, anche in caso di colloquio diretto bisogna sempre esser certi di sapere su che cosa si sta lavorando, se su un problema di natura natura esclusivamente psicologica oppure su un "aggravamento" di natura psicologica derivato da altri problemi.
Precedentemente, dopo aver effettuato due sedute generiche di inquadramento (non so come vengono chiamate), sono stata indirizzata ed ho effettuato dei colloqui di tipo sistemico-relazionale.

Per rispondere al dr. Mita, vorrei dire che non sono preoccupata dalla durata del trattamento, il panico o l'ansia sono veramente due brutte "malattie" vanno curate, con tutto il tempo ed il rispetto che richiedono, e che anche se probabilmente non sono riuscita a risolvere il problema qualche anno fa ho comunque tratto un gran beneficio a livello personale.
[#11]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Può proseguire il lavoro riprendendo da dove ha terminato provando a cambiare tipo di orientemento.
Visto che ha già effettuato 4 anni di terapia (che non sono pochi) secondo un approccio orientato al presente potrebbe esserle utile un diverso approccio, che scavi un po' più a fondo e le permetta di risalire alle vere cause dei suoi problemi per disinnescarle.
E' infatti possibile che il lavoro precedente non abbia consentito quell'approfondimento che spesso è necessario se non ci si pone solo l'obiettivo di contenere dei sintomi, ma si vuole andare alla radice del problema per scongiurare future ricadute.
In questo senso potrebbe effettuare una psicoterapia di tipo psicodinamico/psicoanalitico, che le darebbe una prospettiva differente sulla sua situazione e sul percorso che ha portato a un tale esito.
[#12]
dopo
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Credo di esser stata fraintesa, io feci un solo ciclo di sedute, fu mia sorella ad esser stata seguita per quattro anni. Intendevo dire che anche qualora dovessi proseguire la terapia per 4 anni, non ne faccio un problema. In questi 3 giorni, mi sono resa conto che il problema di qualche anno fa non è stato risolto. La mia costante e involontaria monitorizzazione di possibili sintomi, la tachicardia, gli sbandamenti e le vertigini ne sono la prova, sono in poche parole sempre in allerta, coscientemente e razionalmente so che è solo uno stato ansioso, ma la razionalità in questi casi può aiutare ma non risolvere.

Ho parlato con il medico per una visita e delle analisi più approfondite, per escludere la causa organica, ed ho già prenotato per un nuovo ciclo di sedute, che inizieranno la settimana prossima.

Ringrazio tutti per la cortese attenzione e per il servizio che offrite.
[#13]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Benissimo, ha preso la decisione migliore e le auguro di lavorare proficuamente per risolvere del tutto il problema.

Se vuole ci aggiorni sulla situazione.

Un caro saluto,
Ansia

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