Difficoltà ad urinare

Salve
Ho 20 anni. Quando ero piccola facevo pipì 2 volte al giorno, mattina e sera. Non mi scappava mai e bevevo solo durante i pasti(ora so che è una cosa sbagliatissima).
Due anni fa mi sono sentita male, mi hanno portata in ospedale. I risultati delle analisi portavano a una cistite.
Da quel giorno mi sono accorta di avere problemi psicologici ad urinare: Non riesco a fare pipì nei luoghi pubblici, a casa degli altri e neanche a casa mia se ho persone in casa.
C'è qualcosa che mi blocca, non so cosa. Non riesco a capire.
So solo che sta diventando un grande problema. Sto sempre con l'angoscia quando esco, con la paura che mi scappi la pipì da un momento all'altro e di non sapere come fare.
Non soffro di ansia o altri disturbi simili.
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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
>>Non soffro di ansia o altri disturbi simili.<<
in realtà sembrerebbe proprio il contrario, soprattutto quando scrive: "Sto sempre con l'angoscia quando esco, con la paura che mi scappi la pipì da un momento all'altro e di non sapere come fare."

Sarebbe utile rivolgersi ad un Collega di persona e magari parlarne anche con il medico di base per cercare di comprendere quanto la cistite possa incidere su questa sua difficoltà.






Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it

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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile ragazza,

Le è stata diagnosticata una cistite: il medico ha impostato una terapia specifica per la cura? Accanto a tutto ciò, pare che Lei abbia in qualche maniera appreso a trattenere la pipì, fino a quando questo comportamento è diventato -pur nella sua anomalia- la normalità per Lei, causando disagi.

Accanto alla cura medica, sarebbe importante anche una consulenza psicologica, perchè questi quadri tendono a peggiorare con il passare del tempo ed è probabile che possa esserci una componente ansiosa, sebbene Lei non sia consapevole...
Le persone ansiose infatti fanno molta fatica a mentalizzare e tutto il disagio finisce sul corpo, con la grande difficoltà a collegare tale malessere e a leggerlo correttamente.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica