Rifiuto penetrazione

Buon pomeriggio.
Illustro brevemente la mia situazione. Sto avendo una relazione da qualche mese con una ragazza più giovane. Io ho 45 anni e lei 35.
La storia in realtà comincia anni a dietro ma adesso io mi sono deciso, dopo un periodo in cui ci eravamo lasciati (io avevo lasciato), a rimetterci insieme definitivamente. Mi sono riproposto spinto da sentimenti mai provati prima corteggiando per mesi la mia compagna.
Man mano che la relazione ha cominciato a diventare più intensa, nel tempo si è riproposto un mio antico blocco. Col passare del tempo l'amore è diventato ansioso fino a compromettere le mie erezioni. L'ansia ha cancellato il desiderio ed ha invaso la mia vita nei momenti in cui stiamo insieme pronti per avere un rapporto. A questo mio problema si aggiunge però un'altra questione...lei è vergine e nel momento in cui mi avvicino per penetrarla va in ansia e scappa. MI sono rivolto ad uno spicologo sessuologo della mia zona. Mi sono imbattuto in un ragazzo di 27 anni che mi è sembra preparato ma non ancora maturo a trattare questioni di questo tipo.
Escluderei cause organiche per quanto mi riguarda: ho erezioni durante i rapporti orali. Erezioni mattutine. Erezioni durante la masturbazione. Fisicamente sono abbastanza in forma. Pratico sport muscolare e aerobico. Le analisi del sangue fino a 2 anni fa testimoniavano livelli buoni di testosterone.

Volevo sapere:
- le motivazioni per lel quali io sono inibito sessualmente e fuggo dalla penetrazione (adesso anche da quella anale);
- L'ansia da prestazione dipende da un discorso di ansia più generale;
- Il blocco della mia compagna può influenzare anche me nel senso di indurre ansia anche in me;

Grazie.
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Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
Gentile Utente,
alla sua prima domanda non è possibile rispondere efficacemente a distanza, se non con ipotesi che rischiano di lasciare il tempo che trovano: le suggerirei piuttosto di contattare un altro professionista, se con il precedente non si è trovato bene, magari informandosi in modo più approfondito precedentemente...nell'affrontare tali situazioni è più opportuno scegliere a ragion veduta chi riteniamo fare al caso nostro, che non "imbattersi" in uno specialista qualsiasi.
D'altra parte, non si farebbe così anche per un dentista o un idraulico?

Per quanto concerne le altre due domande, è probabile che esistano le correlazioni che ha evidenziato.
Le allego una lettura sull'argomento:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1852-ansia-da-prestazione-e-spectatoring.html

Saluti.

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Buonasera,
con i benefici del dubbio perché siamo online, voi siete la classica coppia bianca:
Lei impenetrante e lei (la sua donna) impenetrabile.

Non vi siete scelti a caso, ma trattasi di scelte collusive, l'uno protegge la disfunzione dell'altro.


Troverà tutto spiegato in questa video intervista, nel mio sito e blog troverà poi tante letture

https://m.youtube.com/watch?v=OoK4PCWSahE

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#3]
dopo
Utente
Utente
Grazie per le risposte.
Per la dott.sa Randone: conosco questo suo video avendo visto parecchio materiale in merito. Ovviamente ritengo che questa situazione sia inaccettabile e vada risolta. E' tempo di affrontare i propri blocchi e scioglierli. Ci sono quindi margini per andare avanti o dobbiamo cambiare partner?
In altri termini...possiamo arrivare ad una vita sessuale "normale"?
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Come faccio a risponderle senza conoscervi?

Se avrà visionato il mio materiale saprà che la diagnosi differenziale della coppia è il primo step da cui partire.

Dalla diagnosi dipende la terapia e, solo dopo, si parlerà di prognosi.