Psicosi

Buongiorno ho 34 anni e da un po di tempo vivo delle reazioni emotive che non.riesco del tutto a comprendere e mi stanno preoccupando. Ho una relazione importante da 3 anni da sempre accompagnata da un sottofondo di ansie e episodi direi eccentrici durante le.discussioni. conosco l'ansia e gli attacchi di panico perche ne ho sofferto in passato per travagli familiari ma quello.che mi accade direi che e diverso. Se abbiamo una lite cosa che rifuggo come la peste appena sento I toni alzarsi inizio ad avere un turbinio mentale di emozioni e paranoie che mi fanno vedere la situazione tragica e irrisolvibile. A questo segue che quando lui tenta di chiudere la lite (andando a letto o uscendo) io inizio yna specie di dramma che non riesco a fermare in cui mi dispero respiro male e mi iperossigeno mi cedono le gambe e ho un po di delirio rabbia e una paura viscerale. Davvero inquietante. Poi mi riprendo quando lui mi da conforto e cure. Sono arrivata a pensare che sia una situazione che il mio inconscio mette in atto ma non saprei. Ovviamente ho sentito diversi psicologi che mi hanno spelato il portafoglio con ore e ore di analisi per poi giungere a poco, al massimo la consapevolezza. Leggo con tristezza.che ci sono disturbi che hanno a che fare con le emozioni e mi sto spaventando. Ovviamente questi picchi di stress ansia mi hanno isolato: lasciato il lavoro sto sempre piuspesso sola in una situazione che sento piu gestibile e quando non ho episodi sto benissimo e vivo una vita serena. Insomma non riesco a tenere a bada le mie emozioni che sono un problema con ogni contrasto che mi susciti rabbia. Sapete di cosa possa trattarsi?
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.8k 506 41
"Sapete di cosa possa trattarsi?"

Gentile signora,

come saprà dalle Linee Guida del sito noi non possiamo porre una diagnosi, perchè non abbiamo modo di valutarLa direttamente, ma possiamo senz'altro cercare di capire insieme che cosa succede.

Intanto Lei dice che grazie ad alcuni analisti è diventata più consapevole. Di che cosa? Di ciò che Le accade? Di che cosa succede durante un litigio? Di altro? ecc...

Fermo restando che a nessuno piace litigare e che si impara anche a gestire un conflitto, esistono disturbi legati al discontrollo delle emozioni, ma più semplicemente si potrebbe ipotizzare anche un problema legato all'ansia e alla sua gestione. Non sempre e non tutti sotto stress riescono bene: alcune persone sì, altre vanno nel pallone e possono accadere quelle situazioni che Lei ha descritto.

Posso chiederLe quale diagnosi è stata posta dagli analisti che ha già consultato?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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dopo
Utente
Utente
Gentile Dott.ssa ha perfettamente ragione.
Ho cambiato 3 psicologi nel corso della mia vita, uno in eta adolescenziale e gli altri due piu recenti. Tutti d'accordo sul fatto che io soffrissi di ansia e mi perdoni se non ricordo il termine esatto disturbo dell'abbandono. Lo psichiatra segno invece disturbo ossessivo compulsivo dandomi xanax. La successiva psicologa mi fece emdr e mi disse che gli episodi della mia infanzia (ripercorsi davvero tante volte) mi creavano queste ansie. Alla fine avevo parlato tanto, fatto tanta analisi del passato ma di fatto non ho mai risolto gli stati emotivi di ansia insicurezza e adesso pure questi. Ho dovuto mollare perche due volte a settinana da psicologo privato per 1 anno non potevo piu. Io vorrei sapere se esistono dei percorsi che insegnino come gestire questo disagio mentre tutte le volte devo ripartire da troppo indietro. Non so piu a chi affidarmi.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.8k 506 41
Molti approcci ritengono oggi che non sia sempre necessario accedere ad informazioni così datate nella vita del pz.
Soprattutto per i disturbi d'ansia (se di questo parliamo), è possibile focalizzarsi sulle soluzioni al problema, il pz non ha bisogno di andare indietro, ma di capire oggi cosa non riesce a fare e qual è la sua strategia disfunzionale che spesso alimenta addirittura il problema stesso.

Qui trova ulteriori dettagli: https://www.medicitalia.it/news/psicologia/7761-la-psicoterapia-a-seduta-singola.html

Però è indispensabile prima una diagnosi corretta. Solo successivamente si potrà pensare ad impostare un adeguato trattamento.

Cordiali saluti,