Rapporto conflittuale con mia madre

Gentili Dottori,
Ho 25 anni e vi scrivo per avere una vostra opinione circa il rapporto fortemente conflittuale che ho con mia madre.
I mie genitori sono separati da quando avevo 4 anni, sono due persone totalmente opposte mio padre è una persona molto poco presente e fondamentalmente molto infantile, mentre mia madre è una persona eccessivamente protettiva e ansiosa.
Con mia madre il rapporto è sempre stato turbolento lei ha sempre preteso che io pensassi e agissi come lei, nel momento in cui ,chiaramente, questo non avviene si mostra aggressiva verbalmente nei miei confronti per poi togliermi la parola.
Sono una ragazza che non hai mai dato problemi, sono stata sempre molto indipendente e ho sempre cercato di preservare questa mia caratteristica. Non mi sento mai supportata da lei anzi svalutata e sminuita costantemente, non ho fiducia nei suoi confronti e non mi confido mai con lei in quando quelle poche volte che l'ho fatto esprimendo chiaramente che la confidenza doveva rimanere privata ha divulgato la notizia senza riserva alcuna. L'anno scorso mi hanno diagnosticato la sclerosi multipla e mi sono trovata nuovamente a dover essere io il supporto per lei anziché il contrario, è una persona che si lamenta costantemente di ogni cosa dalla sua salute ai rapporti con le persone che la circondano. Dopo la mia diagnosi ho aperto finalmente gli occhi e mi sono resa conto che il problema nel nostro rapporto non sono esclusivamente io (che spesso stremata dalle sue continue lamentele rispondo in modo brusco) ma anche il suo modo di rapportarsi a me. Ad oggi mi sento una figlia genitorializzata e mi rendo conto che mia madre dipende totalmente da me, le sue richieste nei miei confronti spaziano dall' occuparmi di lei accudendola se sta male al fare gran parte dei lavori di casa, di prepararle i pasti e via dicendo nonostante io abbia tante cose da fare come lavorare e terminare la mia tesi di laurea.Chiaramente tutti questi gesti non sono mai abbastanza e si lamenta per qualsiasi cosa. In tutto questo non riesco mai pensare a me o sentirmi libera di esprimere un mio malessere perché lei tanto risponderebbe dicendo che sta male come o peggio di me. Qualche mese fa è scoppiata un'altra bomba in quanto le ho detto che a Gennaio prossimo, a seguito della laurea, andrò a convivere con il mio fidanzato in un'altra regione. Ha iniziato a cercare di demoralizzarmi e a non parlarmi più come segno di disappunto. Le ho proposto di intraprendere un percorso psicoterapico che non sta andando bene in quanto CHIARAMENTE non si sente dire ciò che lei vorrebbe e quindi chiude totalmente le vie comunicative. Non so più come comportarmi, mi esaspera e non sopporto più tutte le sue lamentele.
Vi ringrazio anticipatamente per le risposte che mi darete
[#1]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 576 66
Gentile utente,

il "non so più come comportarmi"
è il problema più semplice:
si comporti come ha deciso.
Lei è grande, ha l'età giusta del distanziamento.

Se Sua madre non riesce ad accettare
nè purtroppo a farsi aiutare,
ritiene di potersene fare carico per sempre?

Ma se ha scritto a noi significa che qualche corda nonostante tutto vibra:
sensi di colpa?
Che altro?


Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
dopo
Utente
Utente
No senso di colpa no però vorrei supporto da parte sua e non un continuo svalutarmi o criticare le mie scelte. Cerca sempre di apparire come la vittima in qualsiasi situazione, probabilmente per cercare attenzioni. Non so cosa pensare
[#3]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 576 66
Quando si è diventati adulti non si può immaginare di ricevere supporto dai genitori in tutte le proprire scelte.
Alcune delle quali vengono da loro presentate come inopportune semplicemente perchè ..
non piacciono loro.

E questo in specifico per quanto riguarda le strade dell'autonomia lavorativa ed affettiva.

Sua madre la svaluta?
L'importante è che nin sua LEI a farlo verso di sè
o il Suo partner,
non crede?
Siete voi ora la nuova alleanza.

Dott. Brunialti