Ansia, attacchi di panico e depressione - fobia sociale, episodi di disturbo ossessivo-compulsivo

Il titolo sembra un classico ormai della materia, ma sono problemi che mi affliggono da anni e che nonostante psicoterapie e farmaci, non riesco a risolvere. Le sedute mi sembrano spesso noiose e scontate ed i discorsi fatti mi scivolano totalmente addosso lasciando la situazione inalterata.I farmaci aiutano, ma sono chiaramente solo un appoggio.

-Una predisposizione caratteriale, attaccamento morboso alla famiglia d'origine, situazioni che si sono verificate e che non ho mai accettato mi hanno probabilmente portato dove sono.
-In questa situazione commetto gravi errore nelle scelte: ho scelto di cambiare lavoro e città senza avere alcuna spinta e voglia nel farlo(tremo all'idea) e creando le condizioni di una convivenza con la compagna che sento di non amare e penso da tempo di lasciare.. tutto cio' aumenta terribilmente i sintomi del mio stato...Quando ci ripenso mi chiedo : ma perchè ho accettato?! E davvero non trovo alcuna risposta....

Chiedo un consiglio su come si possa avere la forza di intraprendere un nuovo percorso di psicoterapia/psichiatria, perchè ho perso la bussola... e non riesco a capire cosa possa strapparmi da questa terribile morsa di sentimenti e sensazioni che sembrano non avere fine.

Grazie mille
[#1]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Buongiorno,

Lei scrive: "Le sedute mi sembrano spesso noiose e scontate ed i discorsi fatti mi scivolano totalmente addosso lasciando la situazione inalterata"

Le sedute di psicoterapia NON sono mai momenti in cui si parla a ruota libera, lasciando così la situazione inalterata, ma soprattutto nelle problematiche ansiose (come pare essere il Suo caso) lo psicoterapeuta fornisce al paziente tutta una serie di prescrizioni comportamentali per imparare a fronteggiare le situazioni problematiche.

Lei parla di psicoterapia: quale tipo di psicoterapia ha fatto? Con quali obiettivi? Alcuni di questi obiettivi sono stati raggiunti?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#2]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno Dr.ssa e grazie per la risposta.
Ho fatto sia psicoterapia cognitivo comportamentale che "psicoanalisi classica" cercando quindi di approfondire le tematiche che possano avere generato questa situazione

Obiettivi raggiunti? :
-Nel primo tipo di terapia,faccio in generale fatica a mettere in pratica azioni come fossero un protocollo da seguire. Esempio : Io mi creo un amico se conosco una persona per caso e tra me e questa persona c'è feeling , non forzandomi a vivere eventi che possano creare le condizioni. Così per un'eventuale relazione ecc ecc. Insomma, la fatica di "agire" perchè sembra che così sia giusto fare, genera praticamente nuova ansia e disgusto.

-Nel secondo tipo di approccio, si arriva a conclusioni che considero scontate e che non mi "sorprendono" o stimolano la riflessione più di quanto non lo faccia già.

Questa è un po' la situazione di blocco in cui mi trovo da anni.

Grazie
[#3]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Sinceramente non è chiaro che cosa ha fatto, nel senso che in una psicoterapia di tipo cognitivo-comportamentale (per quella psicoanalitica non Le so rispondere, perchè non sono una psicoanalista) per prima cosa, dopo la diagnosi, si mettono a fuoco degli obiettivi condivisi tra pz. e terapeuta (che possono anche essere indicati sul contratto terapeutico) che però sono molto specifici.

Ma questo NON è nè un obiettivo nè una prescrizione:
"Obiettivi raggiunti? :
-Nel primo tipo di terapia,faccio in generale fatica a mettere in pratica azioni come fossero un protocollo da seguire. Esempio : Io mi creo un amico se conosco una persona per caso e tra me e questa persona c'è feeling , non forzandomi a vivere eventi che possano creare le condizioni. Così per un'eventuale relazione ecc ecc. Insomma, la fatica di "agire" perchè sembra che così sia giusto fare, genera praticamente nuova ansia e disgusto."

Un obiettivo NON è ad esempio "essere più sereno" perchè è molto generico e a pensarci bene vuol dire tante cose. Ecco perchè gli obiettivi di una psicoterapia devono essere molto specifici e personalizzati.

Lei chiede: "Chiedo un consiglio su come si possa avere la forza di intraprendere un nuovo percorso di psicoterapia/psichiatria"
Sinceramente Le suggerisco di provare a telefonare a psicoterapeuti della Sua zona, spiegare il problema e farsi spiegare modalità e tempistiche, anche perchè -nonostante i limiti del consulto on line- non è chiara la diagnosi, che chiaramente non può essere quella contenuta nel titolo.

Cordiali saluti,
Ansia

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