Incubo aborto per la terza volta

Non scrivo in ginecologia perché il mio quesito non è ginecologico.

Ho avuto due aborti spontanei a 32 e 34 anni.
In mezzo due anni di infertilità.
A 35 anni ho avuto la mia bambina che ora ha 5 anni compiuti.
Da due anni alla ricerca del secondo figlio, ho 40 fatti da pochi giorni.

Questo mese resto incinta.
Ieri ho eseguito il test di gravidanza che ha dato esito positivo ed ho cominciato su indicazione del mio ginecologo la cura con cortisone ed eparina per le mie problematiche di aborti pregressi.

Nel momento stesso in cui io eseguito il test ho avvertito la diminuzione drastica ed oggi la scomparsa dei sintomi, soprattutto il dolore al seno che è per me sinonimo di aborto che sta per arrivare.

Tuttavia so che dovrò affrontare due settimane di ansia, incertezza per me insopportabili da gestire per la terza volta perché prima di fare una diagnosi di aborto bisogna esserne certi e non basarsi sui sintomi riferiti dalla paziente.
Quindi bisogna fare le beta hcg e almeno un'ecografia.
Tutto questo dura due settimane ed io non so come farò e con che spirito affronterò tutto questo per la terza volta.

I sintomi che spariscono non sono un buon segno e lo so per esperienza, perché così è successo nei miei due aborti precedenti, e lo so perché confermato dagli specialisti.
Quindi c'è poco da sperare e da stare allegri.
Faccio questa terapia giusto per... e mi aggiro per casa come uno zombie.
Non sono né carne né pesce.
Non sono né incinta né non incinta... questo stadio di cose mi fa stare davvero male.
Questa incertezza questa ansia... La delusione... il dispiacere... non posso dispiacermi perché agli occhi degli altri sono disfattista è presuntuosa, perché ho la presunzione di farmi la diagnosi da sola... magari fosse così... devo gioire per forza del test positivo...ma quando ho fatto il test i miei sintomi sono scomparsi ed io non piangevo dal gioia ma dal terrore.
Nessuno mi capisce.
Ho avuto due aborti a 30 anni... cosa potrei mai concludere di buono a 40?
Statisticamente le cose peggiorano alla mia età e che cosa dovrei sperare?

Grazie per aver accolto il mio sfogo.
[#1]
Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
Gentile Signora,
so che qualsiasi risposta (tanto più dietro un freddo schermo) in questo preciso momento della sua vita non può essere risolutiva, ma se non altro la ringrazio per aver deciso di condividere il suo dolore, dandoci fiducia.
Dal mio punto di vista, condivido la sua necessità di essere realista e, dunque, non illudersi. Ma ciò vale in entrambe le direzioni, negativa e positiva: per quanto difficilissimo, credo sarebbe importante provare a "sospendere" il giudizio e le previsioni sul prosieguo o meno di questa attesa gravidanza.
Lo stress a cui i suoi pensieri la sottopongono non fa bene a Lei (sia nell'immediato, sia nel futuro prossimo, nella malaugurata eventualità che davvero le cose non vadano per il verso giusto e il dispendio di energie richiesto per elaborare la situazione sarà di per sé già elevato), ma neppure a chi le sta intorno, ad iniziare dalla sua bimba, che non si merita di avere accanto una mamma che si aggira per casa come uno zombie...
Sarebbe meglio per tutti cercare di vivere il presente, senza condizionamenti derivanti dai tristi eventi passati e dai temuti (ma non certi!) eventi futuri.
Scrive che nessuno la capisce, non cita il suo compagno né sua madre, o qualche amica che magari abbia vissuto un'esperienza simile alla sua: non c'è proprio nessuno da cui non si senta giudicata, ma accolta nelle sue preoccupazioni e nei suoi vissuti dolorosi?

Cordialità.

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i

[#2]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno e grazie per la sua risposta,gentile dottoressa.
Io parlo molto con mio marito e le mie amiche. Loro mi stanno vicini, come possono. Mi invitano alla fiducia o comunque allattesa imparziale, senza giudizi anticipati.
Ed è proprio questo che , nonostante la loro affettuosa e amorevole vicinanza,mi fa capire che non possono capire fino in fondo.
Ieri è stata una giornata diversa. I sintomi sono ritornati. Le betahcg erano buone,anche se un solo valore non ha un grande significato. Ed ero più fiduciosa.
Oggi sono meno fiduciosa perché i sintomi sono di nuovo affievoliti.
Io non potrei fare a meno di mio marito e della sua vicinanza. Delle mie amiche. Ma sento comunque che non possono capirmi fino in fondo e di conseguenza mi sento sola con la mia "gravidanza" e con le preoccupazioni ad essa legate. Perché "sospendere il giudizio" è difficilissimo quando questa cosa è nel tuo corpo e ti parla in continuazione,la vivi istante per istante e non si può ignorare. Mi piacerebbe poterlo fare ma non è nel mio carattere purtroppo.
Riguardo a mia figlia,spero davvero che i miei sforzi di dissimulare siano efficaci. Ho mentito dicendo che avevo tanto mal di testa, quando mi vedeva molto prostrata. Ed ora cerco di non esserlo più per lei.
[#3]
Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
"Mi piacerebbe poterlo fare ma non è nel mio carattere purtroppo."

Provi ad ammorbidire tale convinzione: mantenendo fede al suo carattere, sta certamente peggio perché sta già vivendo come se ciò che teme sia concreto e non è pensandoci di più che potrà avere un controllo su quanto comunque accadrà, nel bene (glielo auguro di cuore...) o nel male, o soffrire di meno perché in un certo senso già "preparata".
Se anche davvero le cose andassero nel peggiore dei modi, non sarebbe di alcun aiuto avere avuto ragione. Ma se andassero nel modo migliore, non avrebbe vissuto male queste due settimane ed avrebbe evitato le ripercussioni sull'esserino nel suo ventre delle varie sostanze chimiche che si sprigionano nel suo corpo per lo stress che Lei sta vivendo.

Capisco il suo senso di solitudine, pur attorniata da persone amorevoli e ben disposte nei suoi confronti, perché non mi limito ad una comprensione razionale o empatica, ma di questo strappo nell'anima ne ho conoscenza incarnata: forse è vero che nessuno la può comprendere nel profondo, ma a volte è già importante (e non scontato) che ci sia qualcuno che sa stare accanto a noi nel nostro dolore, senza avere la pretesa di fornirci soluzioni che non ci sono.

Inoltre, anche se sicuramente in modo differente, questo tempo "sospeso" e questa incognita sul futuro lo sta vivendo anche suo marito ed anche lui ha bisogno del suo supporto: continuate ad approfittare di quanto sta accadendo per confrontarvi e conoscervi ancora più intimamente nelle vostre paure e nelle vostre speranze, proseguendo nella definizione via via più dettagliata del vostro progetto di vita, individuale e di coppia, che purtroppo (o per fortuna) non può essere rigidamente programmato.
Su alcuni eventi non abbiamo potere, ma lo conserviamo sul modo in cui li affrontiamo e li viviamo.

Saluti.
[#4]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio, dottoressa.
Quando ho avuto i primi due aborti, ho sentito la delusione soprattutto perché la prima volta ero entusiasta e l'entusiasmo mi si è rivoltato contro, come uno schiaffo. La seconda volta sapevo che non era andata bene eppure continuavo a seguire le indicazioni del ginecologo di fare le beta, aspettare, fare l'ecografia.. i ginecologi ti rassicurano anche mentendo, ma dentro di me le cose le sapevo. Ed ho reagito anche meglio della prima in cui il mio forte entusiasmo,laverlo detto a tutti, è diventato un boomerang emotivo.
La seconda volta, essendo stata più cauta , forse ho sofferto di meno, ero più preparata eppure ho avvertito l'estrema cautela della diagnosi del ginecologo come una "truffa", un inganno a cui mai e poi avrei voluto più sottopormi.
Mio marito ed io abbiamo il matrimonio che abbiamo

sempre sognato. Siamo molto felici e le nostre sofferenze ci hanno sempre uniti, se mai ce ne fosse stato bisogno perché siamo sempre stati estremamente uniti tra di noi. Io parlo con lui e lui con me, la mia sofferenza del momento mi fa concentrare forse troppo su di me, ma io chiedo sempre a lui di parlare e di confidarsi perché diventa consolatorio anche per me poterlo ascoltare. Lui però è davvero molto pragmatico e quindi la sta vivendo coi piedi per terra, nel modo in cui dite voi, senza sbilanciarsi.
[#5]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno, dottoressa. A distanza di qualche settimana ho piacere ad informarla circa gli avvenimenti che si sono succeduti.
Nel giro di questo mese la mia gravidanza per ora procede bene.
Le beta hcg sono cresciute bene, abbiamo visto il battito alla 6 settimana, ieri ho rivisto il mio bambino al secondo consulto col ginecologo.
Dopo la prima ecografia ero in condizioni psicologiche non belle. Ero in una bolla di forte ansia dalla quale non riusciamo ad uscire.
Mi attendevano ancora due dosaggi di beta hcg e tremavo al pensiero dei risultati.
Non potendo stare in quello stato che gravava molto sui miei familiari e soprattutto su di me, ho chiesto aiuto a mio marito per la ricerca di una psicologa. Ed ho iniziato a fare terapia dal giorno dopo. Sono già andata tre volte e ne sto traendo giovamento già dalla prima volta.
Io ho già effettuato terapia psicologica per 4 anni in passato e sapevo che avrei trovato la soluzione così. Fiduciosa quindi sono andata dalla psicologa e mi sto trovando molto bene. I pensieri ci sono ma per la maggior parte sono meno carichi di ansia che all'inizio.
Volevo ringraziarvi per avermi ascoltata in quei giorni difficili
Buona giornata
[#6]
Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
La ringrazio davvero molto per questi aggiornamenti e sono lieta di apprendere che le cose stanno andando meglio: chiedere aiuto quando se ne ha bisogno non è segno di debolezza, ma di responsabilità verso noi stessi e gli altri.

Le auguro ogni bene.

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i

Gravidanza

Gravidanza: test, esami, calcolo delle settimane, disturbi, rischi, alimentazione, cambiamenti del corpo. Tutto quello che bisogna sapere sui mesi di gestazione.

Leggi tutto