I sessuologi non accettano pratiche sessuali diverse da quelle tradizionali?

Se una persona racconta al proprio terapista sessuologo che ha rapporti con più persone diverse e che non crede nei rapporti stabili ma che questo non lo disturba, il sessuologo come si comporta con il suo paziente?
Lo convince ad avere una relazione di coppia stabile oppure gli dice di continuare come meglio crede se questo non lo disturba?
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Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
Gentile Utente,
uno psicologo, secondo il Codice Deontologico che regola la nostra professione, non impone il proprio sistema di valori, né cerca di influenzare in alcun modo la vita delle persone che a lui si rivolgono.
Allo stesso modo, uno psicologo psicoterapeuta che si occupi specificamente di sessuologia clinica "si impegna a rispettare la dignità, il diritto alla riservatezza, alla autodeterminazione e all’autonomia delle persone che si avvalgono delle sue prestazioni." (Art. 2 Codice Deontologico FISS - Federazione Italiana di Sessuologia Scientifica)
Inoltre, l'Art. 10 recita: "L’operatore è tenuto al rispetto delle opinioni e dei valori del cliente anche se personalmente non li condivide. A sua volta è libero di non collaborare al raggiungimento di obiettivi che contrastino con le proprie convinzioni etiche, pur impegnandosi, ove possibile, ad informare ed indirizzare il cliente verso chi possa adeguatamente aiutarlo nel perseguire il suo obiettivo."
Spero di aver chiarito i suoi dubbi.

Cordialità.

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
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